"Classicismo naturalista": l'arte di Simone Cantarini nel San Giovanni evangelista

La nota

2011, Diciassettesima puntata

Una delicata opera di Simone Cantarini, il San Giovanni Evangelista conservato in collezione privata, fornisce ad Ambra un'occasione per parlare dell'originale stile del pittore pesarese: il suo, come detto nella puntata, è uno stile che guarda da un lato al classicismo di Guido Reni e dall'altro al naturalismo dei caravaggeschi. "Classicismo naturalista", potremmo dire!

Sebbene per molti il suo nome non riecheggia nell'olimpo delle celebrità artistiche, Simone Cantarini fu un importante esponente di quel tardo rinascimento marchigiano che ancor oggi risplende delle sue meravigliose incisioni ed opere pittoriche.
Spicca tra queste, San Giovanni l'Evangelista, nel prestigioso connubio fra un classicismo idealizzato ed un naturalismo appena accennato.
Candida la sua pelle e folta la sua capigliatura che pian piano emerge dall'oscurità che lo circonda incorniciando un volto lievemente piegato verso il basso.
Non si innalza al cielo il suo sguardo bensì sul candore di quelle pagine sottili che l'inchiostro suo colorì nella profonda e motivata volontà di testimoniare ciò che in vita sua ebbe modo di udire ed osservare.

E come Dante scrisse nel venticinquesimo canto del Purgatorio nella sua Divina Commedia: “Questi è colui che giacque sopra 'l petto del nostro pellicano, e questi fue di su la croce al grande officio eletto...”, San Giovanni, figlio di Zebedeo fu, insieme al fratello Giacomo, uno dei primi discepoli di Gesù e l'unico a non abbandonarlo al momento della sua crocifissione.
Considerato il discepolo prediletto di Gesù, Simone Cantarini lo raffigura ancora molto giovane con in mano il suo Vangelo così come l'iconografia classica è solita rappresentarlo.
La sua mano destra, posta dolcemente sul suo petto, si fa spazio fra le pieghe di un bellissimo manto rosso che forse allude alla Passione di Gesù, mentre la mano sinistra sostiene le proprie scritture.

Un classicismo naturalistico quello di Cantarini capace di descrivere con un tratto fine e delicato l'idealizzata fisionomia di colui che visse e testimoniò, nel quarto Vangelo, la vita di Gesù.
E se un profondo eclettismo caratterizzò la vita di un così abile artista, l'incertezza ed il mistero velarono la sua crudele morte avvenuta forse a Verona per una mancata consegna o forse a Mantova a seguito di una lite furiosa con un artista coevo.

Ambra Grieco








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