Vicenza, Teatro Olimpico

Musei d'Italia

2014, Seconda puntata

Nella puntata di oggi, Ilaria ci porta nella bellissima Vicenza per farci conoscere il teatro più bello d'Italia: il Teatro Olimpico, capolavoro rinascimentale di Andrea Palladio, con il palco caratterizzato dalla scenografia originale di Vincenzo Scamozzi, progettata per la rappresentazione inaugurale e mai più rimossa. Il Teatro Olimpico (così chiamato in quanto l'incarico di costruirlo fu affidato al Palladio da parte dell'Accademia Olimpica di Vicenza, un vivace circolo di intellettuali nato nel 1555, che sopravvive ancora al giorno d'oggi). Prima di accedere allo spazio teatrale, alcuni corridoi spiegheranno al visitatore la storia del teatro e illustreranno le opere lì conservate.

In questa nuova puntata della nostra rubrica torniamo in Veneto e precisamente in una città di cui abbiamo già parlato nella scorsa stagione, ovvero Vicenza, una delle città preferite dal nostro Federico. :-)

L'avevamo già descritta come la città del Palladio, il grande architetto del Cinquecento che diede un aspetto meraviglioso a Vicenza, realizzando palazzi e monumenti riconosciuti in tutto il mondo per la loro grazia e bellezza. Percorrendo le vie della città, di piccole dimensioni, ma molto graziosa, ci troviamo ad ammirare Palazzo Chiericati, sede della Pinacoteca Civica, la Basilica Palladiana, che si affaccia sulla splendida piazza principale, e il Palazzo del Capitano, anche quest'ultimo nella piazza dei Signori. Ovviamente non poteva mancare il monumento che raffigura lo stesso architetto. Nella scorsa stagione di Musei d'Italia avevamo presentato il Museo Diocesano, museo nato nel 2005 che ospita le testimonianze dell'arte sacra prodotta a Vicenza in un percorso cronologico molto interessante.

Ilaria all'ingresso del Teatro Olimpico
Ilaria all'ingresso del Teatro Olimpico

Questa volta, invece, vi portiamo alla scoperta di un vero gioiellino della città, realizzato da Andrea Palladio. Stiamo parlando del Teatro Olimpico: un capolavoro.

L'architetto viene incaricato dall'Accademia Olimpica di realizzare un teatro stabile nella città, e già questa è una novità, in quanto precedentemente i teatri consistevano in un allestimento temporaneo in cortili di palazzi o in saloni di edifici importanti.

Realizzò la progettazione nel 1580, ma purtroppo, a causa della sua morte, non poté vedere l'opera compiuta; sarà Vincenzo Scamozzi a completare lo splendido edificio. Il Teatro si ispira ai teatri greci e romani dell'antichità: una grande gradinata a forma di ellissi circondata da statue e fregi di fronte a uno spettacolare palcoscenico.

L'impressione, stando seduti sulla gradinata, è stata quella di sentirsi abbracciati e protetti all'interno di un edificio che emana il fascino dell'antichità. Altra cosa che vi capiterà una volta dentro, è il non riuscire a staccare lo sguardo dal palcoscenico a cui vi trovate di fronte. Questo perché è una magia della prospettiva: sembra che la scenografia continui oltre il limite della vostra vista.

La scenografia di Vincenzo Scamozzi
La scenografia di Vincenzo Scamozzi

Prima di accedere al teatro vero e proprio, si percorre un lungo corridoio, in cui pannelli esplicativi ci raccontano la sua storia e in particolare la prima rappresentazione teatrale avvenuta su quel palcoscenico. Siamo nel Carnevale del 1585 e si decide di rappresentare l'Edipo Re di Sofocle, una tragedia greca. La scena rappresenta le vie di Tebe, la città dove è ambientata la tragedia. Fu Vincenzo Scamozzi a realizzare questa suggestiva scenografia e piacque talmente tanto che ancora oggi ci è possibile vederla come parte integrante del teatro stabile.

Quando abbiamo visitato il Teatro Olimpico, seduti sulla gradinata studenti stranieri stavano cercando di riprodurre la scena in prospettiva. Emozionante vedere come un capolavoro di questo tipo sia ancora oggi oggetto di studio dal vero.

Il Teatro conobbe un periodo di interruzione nel periodo della Controriforma per la censura antiteatrale e venne utilizzato solamente per accogliere persone di prestigio, come papa Pio VI e l'imperatore Francesco I d'Austria. Gli spettacoli riprenderanno regolarmente nell'ultimo dopoguerra e ogni anno viene programmata una ricca stagione teatrale.

Un gioiello della storia dell'arte italiana che merita di essere ammirato e visitato, facendovi provare un'emozione unica.



Informazioni utili



Il Teatro Olimpico di Vicenza si trova nel centro della città, nella Zona a Traffico Limitato. Le strade a ridosso della ZTL hanno disponibilità di parcheggio, ma sono tutti a pagamento, e per trovarne di liberi è necessario lasciare l'automobile in zone distanti dal centro (viale Trieste e dintorni). Per chi invece arriva con i mezzi pubblici, la stazione, rispetto al Teatro, è situata nella parte opposta della città. Si può però prendere l'autobus (linea numero 1) e scendere in piazza XX Settembre: da qui basta attraversare il ponte degli Angeli per trovarsi nei pressi del Teatro. Il Teatro fa parte del circuito dei Musei Civici di Vicenza: consigliamo di acquistare la "Museum Card" che con una modica spesa consente l'ingresso a diversi musei in città (tra cui anche il Museo Diocesano di cui vi abbiamo parlato lo scorso anno). Per info su orari e biglietti vi consigliamo di visitare il sito dei Musei Civici di Vicenza e, ovviamente, il sito del Teatro Olimpico.


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Ilaria Baratta








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