Le Sommeil (il Sonno)

Autore: Gustave Courbet
1866
Parigi, Petit Palais

Oggi, 17 maggio, è la Giornata Internazionale contro l'Omofobia, e per celebrarla abbiamo deciso di proporre, come opera del giorno, un dipinto a tema omoerotico: Le sommeil (Il sonno) di Gustave Courbet, che raffigura due donne, interamente nude, che riposano su un letto, probabilmente a seguito di un amplesso lesbico. Ci sono diversi elementi che ci lasciano supporre che prima del sonno ci sia stata una passione travolgente: il letto sfatto, la collana di perle rotta (così come rotta è l'ampolla sul tavolo), i gioielli sparsi sul letto. L'opera, che fu eseguita nel 1866, è firmata e datata e oggi è conservata al Petit Palais di Parigi.

Il dipinto, che ancora oggi stupisce gli osservatori e colpisce con violenza quelli più "puritani", riuscì a evitare la censura in quanto fu realizzato direttamente per la collezione privata del committente, il diplomatico turco Khalil Bey, che fu anche un collezionista d'arte interessato ai dipinti dei pittori realisti. Fu esposto al pubblico per la prima volta solo nel 1988, nel corso di una mostra dedicata a Courbet che si svolse a Brooklyn. Una delle due modelle, quella coi capelli scuri, è una modella celebre: si tratta di Joanna Hiffernan, la stessa ragazza (all'epoca poco più che ventenne) che posò per la famosissima Sinfonia in bianco n° 1 di James Whistler, dipinto conosciuto anche come La ragazza in bianco e conservato oggi alla National Gallery di Washington.

Courbet è considerato il padre del realismo, e anche questo dipinto non si sottrae alle logiche del suo stile: immagini fortemente veritiere, al punto da risultare sconvenienti per l'epoca, che facevano uso di modelli veri e raffigurati dal vivo, con descrizioni minuziose di molti particolari della scena. In questo dipinto, Courbet non lascia alcunché all'immaginazione. Le due donne sono assopite, con la mora che appoggia le sue gambe sul bacino della bionda mostrando quindi i glutei all'osservatore: questo intreccio di gambe è forse il particolare più sensuale della composizione. L'erotismo, oltre che dalle pose (la bionda peraltro sfiora con le labbra il seno della mora) è accresciuto dal fatto che Courbet non nasconde neppure le zone intime del corpo femminile, dal momento che riusciamo a intravedere anche i peli pubici della bionda. Il tutto ispira quindi voluttà ed erotismo, anche perché Courbet ci mostra due corpi avvenenti, belli, che rispondevano in pieno ai canoni di bellezza dell'epoca.

Il letto in disordine, la posa, il vaso di fiori che notiamo sulla consolle sullo sfondo, fanno pensare che Courbet si sia liberamente ispirato alla Olympia di Manet conservata al Musée d'Orsay di Parigi, ma è anche probabile che l'artista abbia tratto suggestioni dalle numerose illustrazioni pornografiche che circolavano nella Parigi dell'Ottocento. Di certo, si tratta di uno dei massimi esempi di omosessualità nell'arte.

17 maggio 2014

Le Sommeil (il Sonno) di Gustave Courbet

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