San Giovanni Evangelista a Patmos

Autore: Cerchia di Domenico Ghirlandaio
1480-1490 circa
Budapest, Szépmuvészeti Múzeum

Secondo la tradizione cristiana, san Giovanni Evangelista avrebbe condotto la propria predicazione del messaggio di Cristo in Asia, e una delle tappe del suo viaggio sarebbe stata l'isola di Patmos, che si trova nel mar Egeo, al largo delle coste dell'Asia Minore (oggi è amministrativamente parte della Grecia): qui, secondo alcune fonti, sarebbe stato peraltro anche esiliato. Sempre secondo la tradizione, proprio a Patmos san Giovanni avrebbe risieduto anche durante la stesura dell'Apocalisse, e avrebbe avuto la visione di una nuova venuta di Cristo. Oggi, nei pressi della grotta identificata come quella dentro alla quale san Giovanni avrebbe composto l'Apocalisse, si trova una monastero intitolato proprio al santo: tutto il complesso fa parte del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

In questo dipinto, il santo è raffigurato proprio seduto sull'isola, mentre è intento a scrivere l'Apocalisse: notiamo il titolo del libro nella pagina che Giovanni sta vergando con la penna. Nella mano sinistra tiene un rotolo in cui sono riportate le prime parole del suo Vangelo: In principio erat verbum (in principio era il verbo). A fianco a lui l'aquila, il suo simbolo. Dietro, uno splendido scorcio del mar Egeo solcato da velieri che partono da coste verdeggianti, i cui promontori si perdono oltre l'orizzonte. Il santo è raffigurato con una carnagione olivastra, con lo sguardo concentrato sulla sua opera. In generale, i colori sono delicati, i particolari sono descritti con minuzia e il dipinto è un'opera di grande qualità in ogni sua parte: anche nei dettagli delle conchiglie e dei sassolini sparsi sulla spiaggia su cui siede san Giovanni.

Nonostante la qualità, non siamo tuttavia certi di chi sia l'autore del dipinto, databile agli anni Ottanta del Quattrocento per ragioni stilistiche. Appare evidente che si tratti di un'opera di un artista fiorentino: è stato fatto più volte il nome di Domenico Ghirlandaio, non sempre accolto però in modo favorevole. Alcuni, come Berenson e Venturi, avanzarono in passato il nome di Francesco Granacci, altri quello del fratello di Domenico, Davide Ghirlandaio, e Longhi addirittura propose il nome di Lorenzo Costa. Negli anni Settanta si diffuse la convinzione che questo San Giovanni a Patmos fosse un'opera della cerchia di Domenico Ghirlandaio, anche se rimase irrisolto il problema del nome: ancora oggi lo si considera opera di bottega o della cerchia, con qualcuno che però ipotizza un intervento della mano del maestro. Il dipinto è conservato al Museo di Belle Arti di Budapest, che lo acquistò sul mercato antiquario.

7 giugno 2015

San Giovanni Evangelista a Patmos di Cerchia di Domenico Ghirlandaio


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