Adorazione del Bambino

Autore: Mariotto Albertinelli
1497-1498
Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina

Questo splendido tondo, un'Adorazione del Bambino molto delicata e devota, è opera di Mariotto Albertinelli, a lungo collega del più celebre (e più fortunato) fra' Bartolomeo. L'artista ha pensato a una composizione simmetrica, con il Bambino al centro esatto della scena che gioca con un crocifisso (una premonizione) che gli viene mostrato dall'angelo a sinistra: a destra la Vergine si inginocchia a mani giunte in adorazione, mentre a destra, più defilato, san Giuseppe sta tenendo l'asinello, come succede in molti dipinti del genere. Mariotto Albertinelli introduce in questo dipinto due novità iconografiche: la prima sono le fasce che tengono fermo il velo che avvolge Gesù Bambino, la seconda sono gli angeli che cantano in alto, nel cielo.

A livello stilistico, l'opera è del tutto simile agli analoghi dipinti di fra' Bartolomeo (si pensi in particolare al tondo della Galleria Borghese: Mariotto Albertinelli ne riprende l'impostazione e alcuni motivi, come il cuscino che sorregge il Bambino) e contiene echi leonardeschi, anch'essi filtrati attraverso fra' Bartolomeo. Il viso della Madonna appare identico a quello della Vergine nella Visitazione, il capolavoro più celebre di Albertinelli, conservato alla Galleria dell'Accademia di Firenze, opera che dimostra però una più accentuata maturità da parte dell'artista. L'albero al centro della scena sembra invece derivare dall'arte del Perugino: tutti questi particolari hanno portato gli studiosi a ipotizzare una datazione, per il tondo, prossima al 1497-1498.

Non sappiamo chi fosse l'originario destinatario del dipinto: i tondi venivano solitamente realizzati per la devozione privata e alla stessa destinazione non dovette sottrarsi l'Adorazione di Mariotto Albertinelli. L'opera si trovava già nel 1663 a Palazzo Pitti (lo sappiamo dagli inventari) e da allora è nelle sale del palazzo fiorentino che la si può ammirare. In antico l'opera era attribuita al Perugino: nel corso dell'Ottocento fu quindi ascritta a Lorenzo di Credi per poi essere correttamente assegnata alla mano di Mariotto Albertinelli nel 1842.

26 gennaio 2017

Adorazione del Bambino di Mariotto Albertinelli

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