Ruggiero libera Angelica

Autore: Arnold Böcklin
1873
Berlino, Alte Nationalgalerie

Questo dipinto di Arnold Böcklin, Ruggiero libera Angelica, rappresenta un passaggio del X canto dell'Orlando Furioso, il capolavoro di Ludovico Ariosto. Angelica, protagonista femminile del poema, era stata rapita da pirati dell'isola di Ebuda (che Ariosto colloca tra Irlanda e Scozia) e legata a uno scoglio completamente nuda ("così ignuda come Natura prima la compose") per darla come pasto a uno "smisurato mostro" ("orca marina" la chiama ancora Ariosto) che si cibava di carne umana. Ruggiero, trafitto da "pietade e amore" e trattenendo a stento le lacrime per la sorte toccata alla ragazza, dopo averla vista le chiese chi l'avesse incatenata alle rocce. Lei però non fece in tempo a parlare che apparve, dalle onde del mare, la terribile bestia: Ruggiero ingaggiò così una lotta contro il mostro, descritta nei dettagli da Ariosto, riuscendo infine a sconfiggerlo e a liberare Angelica.

Il dipinto di Böcklin reinterpreta l'episodio, perché vediamo che Ruggiero sopraggiunge mentre il mostro è già arrivato e sta già minacciando Angelica (mentre nell'Orlando Furioso Ruggiero arriva prima che il mostro si palesi). Ancora, l'artista svizzero cinge le membra della donna con un sottile velo arancione, ma in realtà il pittore contravviene di nuovo al poema, dove si legge che Angelica "un velo non ha pure", cioè "non ha neppure un velo". L'orca è resa come una specie di mostruoso pesce-rettile con il muso da coccodrillo, dotato di aculei e artigli, che sta avvinghiando Angelica, legata a un albero (invece che al "nudo sasso" del poema). Il dipinto (che è peraltro firmato e datato, sotto al muso del mostro: "A. Böcklin 1873") è la tipica rappresentazione romantica di un topos medievale (benché l'Orlando Furioso sia un poema rinascimentale) caro, appunto, al romanticismo: quello dell'eroe che salva la bella dal mostro. La grande raffinatezza della composizione è quella che invece è caratteristica dei pittori del simbolismo, corrente alla quale Böcklin appartenne.

L'opera fa parte di un ciclo interamente dedicato al poema ariosteo e oggi è conservata presso la Alte Nationalgalerie di Berlino.

8 febbraio 2017

Ruggiero libera Angelica di Arnold Böcklin

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