1412 | Piero di Benedetto nasce a Borgo Sansepolcro, l'odierna Sansepolcro. Il padre Benedetto è un commerciante, la madre si chiama Romana di Perino. Il nome con cui è universalmente noto deriva forse dall'appellativo del padre, “Benedetto di Piero della Francesca”, in quanto il nonno aveva sposato una donna di nome Francesca. |
Anni '20 | È a bottega da Antonio di Anghiari. |
1432 | Un documento certifica la prima committenza di Piero: l'opera però non viene portata a termine. |
1435 ca. | Esegue la Madonna col Bambino in collezione privata, la prima opera di Piero che conosciamo. |
1438 | Lascia la bottega di Antonio di Anghiari e si trasferisce ad Arezzo. |
1439 | Piero è a Firenze dove lavora insieme a Domenico Veneziano nella cappella di Sant'Egidio nell'ospedale di Santa Maria Nuova. Nello stesso anno si svolge il Concilio di Firenze con l'incontro tra papa Eugenio IV e l'imperatore d'Oriente Giovanni VIII Paleologo: Piero si ricorderà di questo evento quando realizzerà la Leggenda della Vera Croce. |
1442 | Torna a Borgo dove apre la sua bottega. Intorno a quest'anno esegue il Battesimo di Cristo. |
1445 | Nella città natale gli viene commissionato il Polittico della Misericordia. In seguito a lavori molto tribolati l'opera verrà completata solo nel 1462. |
1445 ca. | È a Ferrara dove viene chiamato da Borso d'Este per eseguire alcuni lavori. In seguito compie anche un breve soggiorno a Rimini. |
1447 | Viaggia nelle Marche: si trattiene a Loreto, a Urbino e ad Ancona. |
1450 | Esegue il San Girolamo. Intorno allo stesso anno scrive il Liber abaci, la sua prima opera come teorico: è un trattato di calcoli commerciali. |
1451 | È a Rimini dove dipinge gli affreschi del Tempio Malatestiano. |
1452 | Ad Arezzo muore Bicci di Lorenzo che era stato incaricato di decorare il coro della chiesa di San Francesco. Gli subentra Piero che in sette anni dipinge uno dei più grandi capolavori della storia dell'arte: la Leggenda della Vera Croce. |
1458 | Dipinge la Resurrezione. |
1459 | Intorno a quest'anno dipinge la Maddalena nel Duomo di Arezzo. Dopo aver terminato la Leggenda della Vera Croce, Piero si trasferisce a Roma dove svolge alcuni lavori (perduti) per Pio II. Tuttavia viene raggiunto dalla notizia della scomparsa della madre e torna a Borgo. Non farà più ritorno a Roma. |
1464 | Piero è di nuovo ad Arezzo. Intorno a quest'anno esegue l'Ercole, l'unica sua opera di soggetto profano che conosciamo. |
1468 | Termina il Polittico di Perugia. |
1469 | Torna ad Urbino chiamato da Federico di Montefeltro che gli commissiona alcune delle sue opere più celebri. |
1472 ca. | Esegue i ritratti dei duchi di Urbino conservati agli Uffizi. |
1474 | Termina la Pala Montefeltro attualmente conservata alla Pinacoteca di Brera di Milano. |
1478 ca. | Dipinge la Madonna di Senigallia. |
1479 | Torna a Borgo San Sepolcro. Ci rimangono pochi dipinti della sua produzione degli anni seguenti. |
1480 ca. | Scrive il suo trattato più famoso, il De prospectiva pingendi, sulla prospettiva. |
1481 ca. | Esegue la Natività conservata alla National Gallery di Londra. |
1482 | È a Rimini dove scrive il De quinque corporibus regularibus, un trattato sulla geometria euclidea. |
1492 | Scompare a Sansepolcro il 12 ottobre. |