Il suo vero nome era Girolamo Francesco Maria Mazzola, ma è passato alla storia dell'arte con il soprannome "Parmigianino", dalla città dove nacque nel 1503: proveniente da una famiglia di solide tradizioni artistiche, il Parmigianino seppe imporsi già da giovanissimo ed ebbe nei primi anni la fama di "enfant prodige" capace di realizzare realizzazioni delicatissime, ispirate a Correggio e a Raffaello. La sua prima opera nota risale a quando l'artista aveva appena sedici anni, e a poco più di venti era già un pittore affermato. La sua pittura, che con il passare del tempo si fece solenne e monumentale, ha anche molti aspetti misteriosi e alcune opere sono intrise di simbolismo e testimoniano la sua passione per l'alchimia. Scopriamo le opere più belle con Ilaria e Federico!
Immagine:
Le vergini sagge (particolare),
1535-39; affresco; Parma, Santa Maria della Steccata.
Approfondimenti
Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto "il Parmigianino" (Parma, 1503 - Casalmaggiore, 1540)
Biografia
1503 |
Girolamo Francesco Maria Mazzola nasce a Parma l'11 gennaio da Filippo, di professione pittore. Non sappiamo bene chi sia la madre, forse una certa Maria di ser Guglielmo. |
1505 |
Muore Filippo Mazzola e Francesco viene affidato agli zii Michele e Pietro Ilario Mazzola, anch'essi pittori, con cui il giovane compirà il suo apprendistato artistico. |
1519 |
Ad appena sedici anni esegue la sua prima opera nota, il Battesimo di Cristo destinato alla chiesa dell'Annunziata di Parma e oggi conservato allo Staatliche Museen di Berlino. |
1520 ca. |
Insieme agli zii e ad altri artisti inizia a lavorare agli affreschi della chiesa di San Giovanni Evangelista a Parma mettendosi in particolare luce e dimostrando il suo precocissimo talento. |
1521 |
Si trasferisce a Viadana. Per la locale chiesa dei francescani esegue il Matrimonio mistico di santa Caterina oggi conservato nella chiesa di Santa Maria Addolorata a Bardi in provincia di Parma. |
1523 |
Esegue il famoso Autoritratto allo specchio del Kunsthistorisches Museum di Vienna. |
1524 |
Inizia a lavorare per Galeazzo Sanvitale alla Rocca di Fontanellato: eseguirà capolavori importanti come le Storie di Diana e Atteone e il ritratto di Sanvitale attualmente conservato al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli. |
1524 |
Soggiorna, insieme a Pietro Ilario, a Roma, dove ha modo di entrare in contatto con l'arte di Raffaello e di Michelangelo. Secondo la tradizione riesce, data la giovane età (appena ventun anni) a stupire papa Clemente VII mostrandogli alcune sue opere. Sempre a Roma, stringe amicizia con Pietro Aretino. |
1526 |
A Roma gli viene commissionata la
Visione di san Girolamo oggi conservata alla National Gallery di Londra. |
1527 |
Il Parmigianino si trasferisce a Bologna per evitare, come molti altri artisti, il sacco di Roma. Nella città felsinea esegue, tra gli altri lavori, il San Rocco con un donatore della basilica di San Petronio. |
1529 |
Visita di Clemente VII a Bologna: Francesco gli regala la Madonna della Rosa oggi conservata a Dresda. |
1530 |
Viene incaricato della decorazione ad affresco della chiesa di Santa Maria della Steccata a Parma. I lavori inizieranno solo cinque anni più tardi e proseguiranno in maniera molto tribolata. La lentezza dell'artista gli procurerà molte grane con i committenti anche di natura legale. |
1531 |
Il pittore ritorna nella città natale. |
1534 |
Inizia a dipingere il suo capolavoro più famoso, la Madonna dal collo lungo, opera rimasta incompiuta. |
1539 |
Viene ordinata l'incarcerazione del Parmigianino per le sue inadempienze contrattuali nei riguardi dei committenti degli affreschi di Santa Maria della Steccata. Il provvedimento viene poi tramutato nell'ordine di non interferire più con i lavori. Al suo posto verrà scelto Giulio Romano. |
1540 |
Muore a Casalmaggiore, dove si era trasferito nello stesso anno, il 24 agosto. Nel suo ultimo dipinto, l'Autoritratto
della Galleria Nazionale di Parma, nonostante l'età di trentasette anni si dipinge come un uomo vecchio e sciupato. |
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Relazioni
Allievo di: Pietro Ilario Mazzola - Michele Mazzola
Guardò a:
Correggio - Dosso Dossi - Il Pordenone -
Raffaello - Il Romanino - Altobello Melone
Maestro di: Girolamo Mazzola Bedoli - Jacopo Zanguidi detto il Bertoja
Guardarono a lui: Francesco Salviati - Francesco Menzocchi - Michelangelo Anselmi - Jacopo Bassano -
Paolo Veronese - Camillo Boccaccino - Niccolò dell'Abate - Giuseppe Maria Crespi - Bartolomeo Passerotti - Pellegrino Tibaldi - Lorenzo Sabbatini - Sofonisba Anguissola - Giambattista Tinti -
Ludovico Carracci - Giulio Cesare Procaccini - Domenico Riccio detto il Brusasorci
Principali mecenati e committenti: Galeazzo Sanvitale - Paola Gonzaga -
Clemente VII papa -
Lorenzo Cybo
"La nota" - rubrica a cura di Ambra Grieco
Il Parmigianino e l'alchimia secondo Vasari - fai clic sul titolo per leggere l'articolo!
Immagini
Opere citate nella trasmissione (facendo clic si apriranno in una pagina nuova):
Battesimo di Cristo (1519; Berlino, Staatliche Museen)
Matrimonio mistico di santa Caterina (1521 ca.; Bardi, Santa Maria Addolorata)
Affreschi di San Giovanni Evangelista:
Martirio di sant'Agata;
Santa Lucia e sant'Apollonia (1520-21; Parma, San Giovanni Evangelista)
Autoritratto allo specchio (1523; Vienna, Kunsthistorisches Museum)
Ritratto di Galeazzo Sanvitale (1525; Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte)
Storie di Diana e Atteone:
Diana e Atteone;
Atteone sbranato dai cani;
I cacciatori;
Ritratto femminile (forse Paola Gonzaga) (1524 ca.; Fontanellato, Rocca Sanvitale)
Madonna con Bambino, san Giovanni Battista e san Girolamo (nota anche come "La visione di san Girolamo") (1527; Londra, National Gallery)
Madonna con Bambino (1525 ca.; Roma, Galleria Doria Pamphilj)
Natività (1525 ca.; Roma, Galleria Doria Pamphilj)
San Rocco con il donatore (1527-28; Bologna, San Petronio)
Pala di Santa Margherita (1529 ca.; Bologna, Pinacoteca Nazionale)
Adorazione dei Magi (particolare) (1528-29 ca.; Taggia, San Domenico)
Pala di San Zaccaria (1530 ca.; Firenze, Uffizi)
Ritratto di Lorenzo Cybo (1526 ca.; Copenaghen, Statens Museum)
La schiava turca (1531 ca.; Parma, Galleria Nazionale)
Ritratto di uomo con libro (1526 ca.; Vienna, Kunsthistorisches Museum)
Affreschi di Santa Maria della Steccata:
Vista complessiva;
Le vergini sagge;
Le vergini stolte (1535-39; Parma, Santa Maria della Steccata)
Madonna dal collo lungo (1534-40 ca.; Firenze, Uffizi).
Altre immagini:
Web Gallery of Arts.
Libri da leggere
Augusta Ghidiglia Quintavalle, Francesca Marini,
Parmigianino, Rizzoli, 2004.
Lucia Fornari Schianchi, Sylvia Ferino Pagden,
Parmigianino e manierismo europeo, catalogo della mostra (Parma, Galleria Nazionale, 8 febbraio - 18 maggio 2003), Silvana Editoriale, 2003.
Mostre e musei da visitare
- Parma, Galleria Nazionale
- Parma, San Giovanni Evangelista
- Parma, Santa Maria della Steccata
- Bardi (PR), Santa Maria Addolorata
- Fontanellato (PR), Rocca Sanvitale
- Firenze, Uffizi
- Bologna, Pinacoteca Nazionale
- Bologna, San Petronio
- Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte
- Taggia (IM), San Domenico
- Roma, Galleria Doria Pamphilj
- Berlino, Staatliche Museen
- Vienna, Kunsthistorisches Museum
- Copenaghen, Statens Museum for Kunst
- Londra, National Gallery
- Parigi, Louvre
- Madrid, Prado
- Dresda, Gemäldegalerie
- Hampton Court, Royal Collection
- York, City Art Gallery
- Fort Worth, Kimbell Art Museum
I libri e i musei indicati nella pagina non vogliono fornire un panorama esaustivo sull'artista ma sono indicativi per poter
approfondire i contenuti della trasmissione.