Se a Pisa la fotografia di rito è quella in cui si posa in prospettiva fingendo di reggere la torre, a Venezia esiste un’altra moda, meno diffusa ma comunque viva e presente: quella di farsi ritrarre vicino a qualche scorcio suggestivo (un ponte, un canale, un monumento riconoscibile)... senza neppure un vestito addosso. La scorsa settimana, durante il ponte del 25 aprile, ha fatto scalpore ed è rimbalzata su tutti i social la notizia della modella che posava nuda su un balcone per un servizio fotografico: per lei, come ha raccontato il quotidiano La Nuova Venezia, multa di 750 euro e daspo urbano per essersi mostrata nuda in luogo pubblico. Sanzione anche per il fotografo che la accompagnava, nel suo caso perché utilizzava, senza permesso, spazi pubblici per organizzare il suo set: per operazioni come queste infatti occorrerebbe chiede al Comune un’autorizzazione, che viene solitamente concessa a pagamento (certo: il Comune non avrebbe mai autorizzato scene di nudo come quelle che il fotografo stava riprendendo).
Il caso ha suscitato molte reazioni, spesso indignate: ovviamente è possibile che una donna nuda davanti a decine di persone, come in questo caso (la polizia è infatti risalita a lei grazie ai tanti filmati dei passanti diffusi sui social), possa urtare la sensibilità di qualcuno, ma altrimenti perché guardare con sdegno a una modella che vuole farsi ritrarre nuda in un vicolo della città? Quello della modella al balcone non è infatti un caso isolato, malgrado abbia suscitato molte reazioni. Tutt’altro: Venezia è la meta preferita di modelle, sia professioniste che improvvisate, che vogliono farsi fotografare nude in pubblico. Cercando sul web è possibile trovare infatti decine di fotografie inequivocabili che raccontano di un’abitudine piuttosto diffusa, durevole nel tempo, che riguarda esclusivamente le donne (molto arduo trovare immagini di modelli che posano nudi), e che a Venezia assume dimensioni con le quali nessun’altra città al mondo può competere. Si provi a fare la stessa ricerca per Roma, Firenze, Parigi, Londra: nessuna regge il confronto con Venezia.
Ma perché proprio il capoluogo lagunare è teatro di tanti servizi fotografici osé? Probabilmente perché a Venezia si può trovare un mix che non esiste in nessun’altra grande città turistica, e che rende la città veneta particolarmente adatta a set di questo tipo: intanto, il grave spopolamento del centro storico (dai quasi 80mila del 1991 ai poco meno di 50mila registrati l’estate scorsa: 30mila abitanti che hanno lasciato la città in appena trent’anni) fa sì che ci siano molte zone della città in cui è difficile incrociare qualcuno, anche quando la stagione turistica è al suo culmine. In certi vicoli non serve neppure attendere il calare della sera per avere la massima tranquillità e avere dunque tutto il tempo di farsi fotografare nude senza il minimo disturbo. In secondo luogo, il fatto che Venezia è riconoscibile ovunque: a Roma potrebbe non essere così semplice farsi una foto nudi davanti al Colosseo, mentre potrebbe esserlo a notte fonda in un vicolo del rione Monti, ma in quanti nel mondo saprebbero riconoscere immediatamente uno scorcio romano? Lo stesso vale per Firenze, per Parigi, per tantissime città: o ti fotografi davanti a uno dei principali monumenti, oppure corri il rischio di non far capire subito dove ti trovi. A Venezia invece bastano un canale o un ponte per identificare subito la città. Da non sottovalutare poi il fascino misterioso di Venezia dove anticamente si girava abitualmente in maschera anche fuori dal periodo di carnevale, fatto che rende più intrigante fotografarsi nude (molte modelle infatti indossano maschere). Non ultimo, il ricordo delle grandi feste della Serenissima rese famose dall’immaginario cinematografico che ci ha restituito un’idea della Venezia settecentesca teatro di orge e bagordi, e le avventure erotiche di Giacomo Casanova rendono Venezia la città perfetta per foto senza veli.
Ecco dunque di seguito una carrellata di donne e ragazze che si sono fotografate nude per Venezia. Si passa dai servizi professionistici (tra cui uno per la celebre rivista Playboy avente per protagonista la playmate romana Chiara Arrighi) a riprese amatoriali, da immagini di grandi fotografi (tra i quali vale la pena citare Helmut Newton) a quelle di buoni professionisti fino ad arrivare al turista con lo smartphone, da raffinate fotografie in bianco e nero a scatti più espliciti che sfociano nel pornografico. Un interessante fenomeno di... costume (anche se qui la cosa che si vede di meno sono appunto i vestiti) che rende Venezia una città ancor più rara e particolare.