L'Evangeliario attraverso un touchscreen: il prezioso manoscritto in alta definizione


Dal 16 dicembre, presso il complesso museale Santa Maria della Scala a Siena, l’Evangeliario della Biblioteca degli Intronati di Siena, il prezioso manoscritto bizantino, sarà consultabile attraverso un touchscreen. 

Il digitale rende sfogliabile l’Evangeliario, il prezioso manoscritto bizantino della Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena. E, attraverso un touchscreen, è possibile avviarne la consultazione. È il frutto del progetto comune realizzato dalla Biblioteca comunale degli Intronati e il Santa Maria della Scala di Siena, che ha visto la realizzazione di una digitalizzazione completa e di una campagna fotografica in alta risoluzione, condotte rispettivamente dal Laboratorio di fotoriproduzione della Biblioteca comunale degli Intronati e da Haltadefinizione, tech company della casa editrice Franco Cosimo Panini specializzata nella digitalizzazione di dipinti, documenti e manoscritti antichi, in collaborazione con il partner tecnologico Memooria.

Il cosiddetto Evangeliario, che è da considerarsi propriamente un lezionario, poiché contiene le lectiones tratte dai quattro Vangeli, da leggere durante le celebrazioni liturgiche di rito bizantino per l’intero anno, rappresenta, per quanto riguarda la legatura, una magnifica testimonianza dell’arte bizantina e veneziana. La coperta, in argento dorato, su cui sono fissati numerosi smalti cloisonné di riutilizzo, è un’opera di oreficeria collocabile cronologicamente tra la seconda metà del secolo XIII e l’inizio del XIV; le placche di smalto bizantine risalgono a epoche diverse e sono databili tra la fine del secolo X e il XIII. La compagine in pergamena è riccamente miniata con quattro figure a piena pagina su fondo oro raffiguranti gli evangelisti seduti dinanzi allo scrittoio, su cui sono posti gli strumenti di lavoro. L’apparato illustrativo del testo, inoltre, è caratterizzato da una grande varietà di iniziali miniate antropomorfe, vegetali e zoomorfe eseguite con notevole cura e raffinatezza.

La storia dell’Evangeliario

Era il 1359 quando lo Spedale Santa Maria della Scala entrò in possesso del prezioso Evangeliario insieme ad un gruppo di reliquie provenienti dal tesoro imperiale di Costantinopoli, grazie a una trattativa condotta a Venezia da frate Andrea di Grazia, emissario dell’ospedale senese, e dal mercante fiorentino Pietro di Giunta Torrigiani. Con atto rogato a Venezia il 28 maggio Torrigiani, che aveva ottenuto le reliquie nel 1357 nella metropoli bizantina, “donò”, infatti, gli oggetti sacri all’ospedale per un valore di 3.000 fiorini d’oro, in cambio di un vitalizio e della disponibilità di una casa. Nel 1786, su disposizione del granduca Pietro Leopoldo, il codice (databile alla seconda metà del secolo XI) passò alla Biblioteca della Sapienza, oggi Biblioteca comunale degli Intronati, e da allora appartiene al fondo manoscritti, individuato con la segnatura “X.IV.1”.

Nel 1996, dopo una lunga fase di restauro presso la Biblioteca Laurenziana per la parte pergamenacea e l’Opificio delle pietre dure per la legatura, l’opera fu ricongiunta al resto delle reliquie in occasione della mostra L’oro di Siena, nel complesso museale Santa Maria della Scala, luogo in cui, in virtù di un prestito a lungo termine concesso dalla Biblioteca, é tuttora conservato. Qui, grazie alla campagna di digitalizzazione, dal 16 dicembre, sarà oggetto di un nuovo allestimento che lo vedrà corredato da un apparato multimediale, tale da renderlo fruibile nella sua interezza, anche in virtù dell’utilizzo della tecnologia gigapixel+3D. Sarà possibile, infatti, grazie a una postazione multimediale interattiva, sfogliare virtualmente e integralmente il volume, navigare e zoomare all’interno delle immagini scoprendo i particolari dello straordinario apparato decorativo.

Data la particolare delicatezza e importanza del manoscritto, tutte le operazioni di digitalizzazione sono state condotte in loco, dove il personale interno ha eseguito anche una copia completa delle carte interne che compongono il codice. Inoltre, l’acquisizione tridimensionale della coperta riccamente decorata ha permesso di mappare con precisione tutte le forme dell’oggetto, rispettando fedelmente la resa di colori, toni, dettagli, geometria, nitidezza e illuminazione della superficie. La realizzazione della copia virtuale, resa possibile grazie al finanziamento di Gruppo Acea S.p.a., permetterà ai visitatori di immergersi e fruire del manoscritto in modo inedito attraverso l’uso di strumenti per la valorizzazione museale pensati per coinvolgere e arricchire maggiormente la visita.

Il nuovo allestimento al Santa Maria della Scala sarà inaugurato giovedì 16 dicembre alle ore 10,30.

Informazioni: complesso museale Santa Maria della Scala piazza del Duomo, 1 - Siena infoscala@comune.siena.it www.santamariadellascala.com 

L'Evangeliario attraverso un touchscreen: il prezioso manoscritto in alta definizione
L'Evangeliario attraverso un touchscreen: il prezioso manoscritto in alta definizione


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