La Mozarthaus: l'unico appartamento viennese in cui visse Mozart ancora visitabile


Al numero 5 di Domgasse, a Vienna, è visitabile la Mozarthaus, l’unico appartamento viennese di Wolfgang Amadeus Mozart che si sia conservato ancora oggi. Nel 2006 è stato inaugurato un percorso museale permanente in occasione del 250° anniversario della sua nascita

In occasione del duecentocinquantesimo anniversario della nascita del grande compositore austriaco Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo, 1756 - Vienna, 1791), è stata inaugurata il 27 gennaio 2006 la Mozarthaus, un percorso museale permanente nell’unico appartamento viennese di Mozart che si sia conservato ancora oggi e che è rimasto tuttora visitabile. In una superficie complessiva di circa mille metri quadrati e con la stessa disposizione delle stanze che presentava l’edificio ai tempi in cui Mozart vi abitava con la sua famiglia, l’edificio offre ai visitatori l’opportunità di conoscere non solo molto sul personaggio e sulle sue opere, ma anche la situazione personale e sociale e com’era l’aspetto di Vienna in quel periodo. Una città sicuramente molto diversa e molto meno popolata rispetto ad oggi: si pensi che all’interno delle mura della città, l’area che ora corrisponde al primo distretto, contava poco più di cinquantamila abitanti.

Ora al numero 5 di Domgasse, originariamente l’appartamento aveva l’ingresso in Schulerstrasse 8 (allora Grosse Schulerstrasse, Stadt numero 845). Dall’aspetto signorile, nel Seicento la casa era suddivisa su due piani, fino a quando nel 1716 venne rimaneggiata dall’allora proprietario, il maestro scalpellino Andrea Simone Carove, cosicché quando nel 1784 vi si trasferì Mozart la casa era su tre piani come lo è oggi. Il compositore ottenne il diritto di domicilio nel piano nobile, che contava quattro stanze, due ripostigli, cucina, piano terra, cantina e due volte in legno per un canone annuo di circa 450 fiorini che spettavano alla famiglia Camesina, o meglio a Maria Anna, nuora vedova dello stuccatore di corte Alberto Camesina, il quale aveva rilevato la casa dopo la morte del suocero Carove intorno al 1720.

Qui Mozart e la sua famiglia vissero dal 1784 al 1787: oggi costituisce una preziosa testimonianza, poiché è l’appartamento più grande, più elegante e più costoso in cui Mozart abitò e l’unico rimasto intatto ancora oggi. Fulcro della Mozarthaus viennese è proprio l’appartamento: è qui che compose una delle sue opere più celebri, Le Nozze di Figaro, oltre a tre dei sei quartetti Haydn. Curato dal Wien Museum, l’appartamento comprende immagini e documenti grazie ai quali il pubblico ha la possibilità di approfondire Mozart e il suo contesto familiare ed è custodito inoltre un orologio musicale, realizzato intorno al 1790, che riproduce una variazione dell’Andante per un cilindro in un piccolo organo, che Mozart compose proprio per questo orologio.

Il secondo piano, La Musica di Mozart, offre invece al visitatore una panoramica sui principali colleghi musicisti nella Vienna del tempo, inclusa la collaborazione con il librettista Lorenzo da Ponte per Le Nozze di Figaro e per il Don Giovanni. Dai soffitti originali in stucco e dalle pitture murali si percepisce come fosse decorato l’ambiente ai tempi del compositore. Viene inoltre analizzato il Requiem, rimasto incompiuto a causa della sua prematura scomparsa, ed è visibile anche un’installazione teatrale multimediale dal titolo Il flauto magico – Risata divina, che mostra collage tridimensionali di scene tratte da Il flauto magico. L’installazione multimediale Figaro Parallelo offre una panoramica delle rappresentazioni di Figaro nei principali teatri d’opera internazionali e dei diversi approcci dei registi.

Il terzo e ultimo piano dell’edificio, intitolato La Vienna di Mozart, intende affrontare la situazione personale e sociale di Mozart a Vienna. La definisce a suo padre Leopold “il posto migliore al mondo per la mia professione” e ”un posto magnifico".

Un’installazione multimediale indica tutti i luoghi in cui Mozart visse durante i suoi anni a Vienna. Il pubblico ha occasione di scoprire informazioni interessanti sui luoghi in cui si esibì e sui maggiori personaggi a cui diede vita nel corso della sua attività, il contesto socio-politico, i suoi legami con la Massoneria e la sua vita sociale, compresi gli aspetti del ballo, del gioco d’azzardo, della moda, della letteratura e della scienza. Un’installazione con cinque spioncini lascia intravedere i divertimenti erotici proibiti dell’epoca: rari spettacoli allestiti ai lati dell’installazione Grabennymphen, in cui i visitatori possono guardare attraverso una porta su una scena stilizzata che mostra raffinati gentiluomini e dame di facili costumi.

Facciata della Mozarthaus. Foto di David Peters
Facciata della Mozarthaus. Foto di David Peters
L'orologio musicale. Foto di David Peters
L’orologio musicale. Foto di David Peters
Installazione multimediale Figaro parallelo. Foto di Virgil Widrich
Installazione multimediale Figaro parallelo. Foto di Virgil Widrich

Ritenuto bambino prodigio per eccellenza, in quanto a quattro anni era in grado già di suonare il clavicordo e di comporre minuetti e successivamente aveva imparato anche a suonare il violino e l’organo, tanto da esibirsi giovanissimo davanti all’imperatrice d’Austria Maria Teresa, Mozart amava da adulto anche divertirsi in compagnia degli amici: aveva infatti un giro di amici illustri e veniva invitato a molti concerti che si tenevano nelle case dei nobili. Anche la sorella maggiore Maria Anna, detta Nannerl, possedeva un grande talento musicale, anche se non ai livelli del fratello. Nato a Salisburgo, il giovanissimo Amadeus cominciò a viaggiare attraverso l’Europa occidentale sotto la spinta del padre Leopold, anch’egli compositore e musicista, per perfezionare le sue conoscenze musicali. Dopo esser diventato organista della corte salisburghese sotto il principe arcivescovo Hieronymus Graf Colloredo, Mozart vive a Vienna come artista, compositore e insegnante. Nel 1782 sposa Constanze Weber; la coppia viaggia a Salisburgo e a Praga e dei sei figli sopravvivono l’età infantile solo Karl Thomas e Franz Xaver Wolfgang. Poco dopo la prima esecuzione del Flauto magico nel Freihaustheater di Vienna, il celebre compositore muore a Vienna il 5 dicembre del 1791, all’età di 35 anni, per una “febbre militare acuta”, lasciando incompiuto il suo Requiem.

Probabilmente gli anni viennesi sono stati per lui quelli più felici, non solo perché qui compone alcune delle sue opere migliori, tra cui Le nozze di Figaro, la prima di una serie di collaborazioni con Lorenzo Da Ponte, che portò anche alla creazione del Don Giovanni e di Così fan tutte (in quattro atti, la trama de Le nozze di Figaro ruota attorno alla storia del Conte d’Almaviva invaghitosi della cameriera della Contessa, Susanna), ma anche perché amava divertirsi alle feste serali in casa della famiglia del botanico, chimico e medico Nikolaus Joseph von Jacquin, frequentata da scienziati e artisti.

Amadeus era solito svegliarsi alle sei del mattino per comporre dalle sette alle nove; il resto della mattina era dedicata alle lezioni (insegnò a suonare il pianoforte anche alla figlia dell’amico Nikolaus, Franziska von Jacquin), e il pomeriggio ricominciava a comporre e continuava fino alle nove di sera, tranne quando doveva esibirsi.

Dal suo appartamento nella Domgasse alla casa dei Jacquins, Mozart doveva attraversare il Glacis, uno spazio aperto tra le mura della città che circondano Vienna e la periferia. Quest’area al tempo era una zona ricreativa con alberi, sentieri, prati, stagni e viali illuminati da lanterne. I resti delle antiche mura della città sono visibili ancora oggi.

Oltre al museo dedicato al compositore, la Mozarthaus ospita ora, nel secondo seminterrato, la Sala Bösendorfer, con il caratteristico soffitto a volta barocco, che viene utilizzata grazie alla sua ottima acustica per concerti di musica da camera, registrazioni musicali ed eventi.

Per saperne di più sulla Mozarthaus è possibile visitare il sito austria.info

Presunta sala dei giochi. Foto di David Peters
Presunta sala dei giochi. Foto di David Peters
I colleghi musicisti nella Vienna del tempo. Foto di David Peters
I colleghi musicisti nella Vienna del tempo. Foto di David Peters
Una sala della Mozarthaus. Foto di David Peters
Una sala della Mozarthaus. Foto di David Peters

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