Roma, a Palazzo Barberini una mostra sul dialogo tra Michelangelo e i suoi seguaci, con confronti inediti


Dall’11 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, Palazzo Barberini a Roma ospita la mostra ’Michelangelo a colori. Marcello Venusti, Lelio Orsi, Marco Pino, Jacopino del Conte’.

Le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospitano dall’11 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020, nella sede di Palazzo Barberini, la mostra Michelangelo a colori. Marcello Venusti, Lelio Orsi, Marco Pino, Jacopino del Conte, a cura di Francesca Parrilla e Massimo Pirondini, con il coordinamento scientifico di Yuri Primarosa.

La mostra presenta un piccolo ma prezioso nucleo di opere che attestano il fecondo dialogo tra Michelangelo (Caprese, 1475 - Roma, 1564) e i suoi seguaci. Giocando sulla doppia rappresentazione dei principali temi sacri trattati dal Buonarroti e puntualmente ripresi da pittori diversi, sarà possibile cogliere lo stretto legame esistente tra le opere in mostra, messe per la prima volta a confronto fra loro, e i disegni del grande artista toscano, esposti in riproduzione.

Il primo focus ruoterà attorno all’Annunciazione di Lelio Orsi, proveniente dal Museo Gonzaga di Novellara (Novellara, 1508/1511 - 1587), in passato attribuita a Marcello Venusti (Mazzo di Valtellina, 1510 - Roma, 1579). La tavola, caratterizzata da un’avvincente storia collezionistica (ebbe diversi proprietari dal cardinale Alessandro D’Este al celebre collezionista Sebastiano Resta, fino al duca di Marlborough John Churchill) sarà accostata all’Annunciazione di Venusti della Galleria Corsini, considerata tra le più importanti testimonianze della perduta pala che il pittore lombardo aveva dipinto, a partire da un disegno di Michelangelo, per la cappella Cesi di Santa Maria della Pace.

Sempre da un disegno di Michelangelo, oggi conservato agli Uffizi, sono tratte le due tavole dell’Orazione nell’orto di Venusti, realizzate in periodi diversi. Traducendo in pittura i disegni che il Buonarroti gli concedeva o che otteneva per il tramite di Tommaso de’ Cavalieri, intimo amico di Michelangelo, Venusti si guadagnò ben presto un vasto consenso, testimoniato dalla presenza dei suoi dipinti nelle principali collezioni aristocratiche della penisola e nelle cappelle gentilizie di numerose chiese romane (Santa Maria Sopra Minerva e Santa Maria della Pace, solo per citarne alcune).

Sferzato dalle correnti controriformistiche, il tema della Crocifissione ha avuto una fortuna senza pari. La composizione di Venusti è il risultato dell’unione di tre importanti disegni di Michelangelo: il Cristo vivo sulla croce, oggi al British Museum di Londra, realizzato per la marchesa Vittoria Colonna, e i due fogli pervasi di ispirazione mistica raffiguranti la Madonna e il San Giovanni dolente ai piedi della croce, conservati al Museo del Louvre a Parigi.

A partire dai modelli michelangioleschi, l’artista dipinse un numero imprecisato di varianti, più o meno ricche di particolari. L’inedito esemplare presentato in mostra, proveniente da una collezione privata romana, si caratterizza per l’aggiunta della Maddalena ai piedi della croce, probabilmente prototipo della nota serie di composizioni con la pia donna.

Nell’esposizione, inoltre, sarà presentato un prezioso Cristo vivo sulla croce di stampo michelangiolesco, anch’esso mai esposto al pubblico, proveniente da una collezione privata londinese, e qui attribuito a Marco Pino (Siena, 1525 circa - Napoli, 1587 circa).

Dalla Galleria Corsini giungerà anche la Madonna del Silenzio, attribuita finora dalla critica sia all’ambito di Marcello Venusti che a Prospero Scavezzi detto il Bresciano (Brescia, 1555 circa - Roma, 1599) ed eseguita sulla base di un’invenzione formulata da Michelangelo per una delle sue ammiratrici più affezionate, la già menzionata Vittoria Colonna, marchesa di Pescara. Dopo un’attenta analisi del dipinto i curatori della mostra si sono orientati verso la prima ipotesi, cioè l’ambito o la bottega di Marcello Venusti. Completerà il percorso espositivo il tema della Deposizione illustrato da una tela poco nota di Marcello Venusti conservata nei depositi dell’Accademia Nazionale di San Luca, accanto alla grande Deposizione di Jacopino del Conte (Firenze, 1515 circa - Roma, 1598) della collezione Barberini: due capolavori del Cinquecento romano restaurati per l’occasione, derivati anch’essi dalle invenzioni del grande maestro toscano.

I visitatori avranno l’occasione di percorrere le sale della mostra con una guida d’eccezione: sono infatti in programma quattro visite guidate gratuite con Francesca Parrilla, co-curatore della mostra, sabato 19 ottobre, 16 novembre, 30 novembre, 14 dicembre, alle ore 17.00. Inoltre è previsto un ciclo di laboratori didattici per bambini dai 5 ai 10 anni che condurrà i partecipanti alla scoperta della mostra e dei capolavori della collezione permanente che si svolgerà da domenica 13 ottobre a domenica 29 dicembre, alle ore 11,30 (escluse le prime domeniche del mese, quando il museo sarà gratuito). Attività su prenotazione all’indirizzo: didattica@barberinicorsini.org. Appuntamento davanti alla biglietteria. Tutte le attività sono gratuite. Per due accompagnatori è prevista una riduzione sul costo del biglietto a 6 euro.

La mostra sarà corredata da un catalogo con saggi dei curatori e schede critiche delle opere esposte. Per tutte le informazioni potete visitare il sito www.barberinicorsini.org.

Nell’immagine: Marcello Venusti, Deposizione (1550-1570; olio su tela, 103 x 78 cm; Roma, Accademia di San Luca)

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraMichelangelo a colori. Marcello Venusti, Lelio Orsi, Marco Pino, Jacopino del Conte
CittàRoma
SedePalazzo Barberini
DateDal 11/10/2019 al 06/01/2020
ArtistiMichelangelo Buonarroti
TemiMichelangelo Buonarroti

Roma, a Palazzo Barberini una mostra sul dialogo tra Michelangelo e i suoi seguaci, con confronti inediti
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