Dieci borghi da visitare nel Lazio


Il viaggio in Italia continua con dieci suggerimenti per borghi da visitare nel Lazio.

1. Caprarola

Il borgo di Caprarola, aggrappato a uno sperone di tufo nei dintorni di Viterbo, fu anticamente un feudo dei Farnese, che hanno qui lasciato una vivissima testimonianza della loro presenza, lo spettacolare Palazzo Farnese di Caprarola, edificio cinquecentesco famoso in tutto il mondo per la sua forma pentagonale: fu realizzato tra il 1559 e il 1575 su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane (cui fu in origine affidato il progetto), al quale poi subentrarono Jacopo Barozzi, detto il Vignola (a lui si deve la celeberrima scala elicoidale) e Baldassarre Peruzzi. L’interno, oltre alla celebre scala del Vignola, serba affreschi di grandi artisti del secondo Cinquecento come Taddeo Zuccari, Jacopo Zanguidi detto il Bertoja, Raffaellino da Reggio e altri. Il caratteristico borgo si dipana lungo una strada principale che conduce direttamente al Palazzo.

Veduta di Caprarola con, in primo piano, la mle di Palazzo Farnese
Veduta di Caprarola con, in primo piano, la mole di Palazzo Farnese

2. Greccio

Situato in provincia di Rieti, su un colle a più di settecento metri sul livello del mare, Greccio è un luogo caro alla religiosità francescana: qui, infatti, si trova un santuario fondato da san Francesco d’Assisi, e qui il santo, secondo la tradizione, inventò il presepe (si ricorda la celebre scena dipinta da Giotto nella Basilica Superiore di Assisi). Ancora oggi l’eremo di Greccio (uno dei quattro fatti erigere dal santo nella Valle Santa: gli altri sono quelli di Fonte Colombo, della Foresta e di Poggio Bustone) è meta di pellegrinaggio: da visitare la chiesa medievale, con un dipinto duecentesco che raffigura l’istituzione del presepe. Nella chiesa di Santa Maria, risalente al XIII secolo, è ospitato il Museo Internazionale del Presepio che ripercorre la plurisecolare storia di una delle più diffuse tradizioni cristiane. Nei dintorni del borgo, è possibile visitare l’imponente abbazia cistercense di San Pastore, e fare escursioni naturalistiche tra i numerosi boschi della zona.

Il santuario di Greccio
Il santuario di Greccio. Ph. Credit

3. Canino

Canino, altro feudo dei Farnese (vi nacque Alessandro Farnese che divenne papa col nome di Paolo III), è luogo ricco di suggestioni etrusche: da qui si può partire per visitare il parco archeologico di Vulci, una delle più importanti città degli etruschi, nei pressi dell’attuale centro abitato di Canino. Il Castello dell’Abbadia, che sorge nelle vicinanze del borgo, al di là di un antico ponte etrusco-romano del III secolo avanti Cristo, è sede del Museo Archeologico Nazionale. Da vedere anche la collegiata di Canino, che racconta un’altra storia, quella di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone e principe di Canino, sepolto nella chiesa.

Canino, il Castello dell'Abbadia. Ph. Credit Walter Gams
Canino, il Castello dell’Abbadia. Ph. Credit Walter Gams

4. Isola del Liri

Isola del Liri, in provincia di Frosinone, è un borgo che si distingue per una bizzarra particolarità: le due cascate all’interno del centro storico. La cittadina infatti si trova su un’isola formata dal fiume Liri, che all’altezza del Castello Boncompagni-Viscogliosi, il principale monumento di Isola del Liri, forma due salti di circa trenta metri l’uno, la “Cascata Grande” e la “Cascata del Valcatoio”. Data l’unicità del luogo, Isola del Liri è stata più volte rappresentata dai pittori nella storia dell’arte. È uno dei principali centri della Ciociaria: da vedere, oltre al già citato Palazzo Boncompagni-Viscogliosi, visitabile, anche le tante chiese del centro storico, molte delle quali di origini medievale ma rimaneggiate tra Sei e Settecento.

Il centro storico di Isola del Liri
Il centro storico di Isola del Liri

5. Bolsena

Centro antichissimo, che dà nome al lago omonimo, Bolsena ha una storia millenaria che risale all’epoca degli etruschi: l’antica Velzna fu un importante centro etrusco (anche se ci sono storici che ritengono che la Velzna etrusca non fosse l’attuale Bolsena), divenuto poi la Volsinii romana (nei pressi del borgo è visitabile il sito archeologico). Nel Medioevo, il centro fu teatro del celeberrimo miracolo della messa di Bolsena: era il 1263 quando, durante una celebrazione eucaristica nella chiesa di Santa Cristina (che conserva ancora in gran parte il suo aspetto romanico e ospita importanti opere d’arte, tra cui un polittico di Sano di Pietro), un’ostia sanguinò (l’episodio è celebrato da Raffaello nelle Stanze vaticane). Oggi, Bolsena oltre che borgo ricco di storia e di arte è anche luogo di piacevoli soggiorni sul lago. Da non perdere la visita al Museo territoriale del Lago di Bolsena, ospitato nella Rocca Monaldeschi della Cervara (racconta la lunga storia del borgo, con molti reperti), il nucleo medievale del borgo con numerose testimonianze antiche, e il moderno lungolago.

Bolsena, la Rocca Monaldeschi della Cervara. Ph. Credit Bjørn Christian Tørrissen
Bolsena, la Rocca Monaldeschi della Cervara. Ph. Credit Bjørn Christian Tørrissen

6. Castel Gandolfo

Uno dei borghi più belli dei colli romani, situato su un promontorio che domina il lago Albano, Castel Gandolfo è nota in tutto il mondo perché ospita la residenza estiva dei papi, il Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo, che gode di extraterritorialità. Costruito tra il 1623 e il 1629 su progetto di Carlo Maderno (proprio nel 1628 Urbano VIII fu il primo papa a soggiornare qui), il Palazzo Pontificio oggi è in parte visitabile. La scelta di Castel Gandolfo come luogo di soggiorno dei papi diede impulso al rinnovamento del borgo, che nel Seicento si arricchì di sontuosi edifici: le testimonianze più vive sono la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova (con la sua inconfondibile cupola) e la chiesa di Santa Maria Assunta. Nei pressi del borgo si trovano anche resti di importanti ville romane (tra cui quella di Domiziano): queste zone erano infatti luogo di villeggiatura già in antico.

Veduta di Castel Gandolfo
Veduta di Castel Gandolfo

7. Sutri

Situata tra i rilievi di tufo nei pressi di Viterbo, Sutri è un antico centro di origine etrusca che ancora conserva molte vestigia dell’antichità. È ancora possibile visitare, nei dintorni del borgo medievale, la necropoli etruscca e l’anfiteatro romano, che poteva ospitare novemila persone. Nel Medioevo, Sutri fu importante sede vescovile e sono molti gli edifici religiosi di pregio che si trovano nella cittadina, a cominciare dalla concattedrale di Santa Maria Assunta. Da vedere anche il Museo di Arte Antica e Arte Sacra ospitato nelle sale di Palazzo Doebbing, intitolato a Joseph Bernard Doebbing che fu vescovo di Nepi e Sutri nei primi del Novecento: l’istituto accoglie numerose opere provenienti dal territorio.

Veduta di Sutri
Veduta di Sutri

8. Montalto di Castro

Piccolo centro balneare del litorale viterbese, il borgo ha una storia antica: l’attuale insediamento risalirebbe al V secolo dopo Cristo, fondato dagli abitanti della costa che cercavano rifugio dalle incursioni dei pirati. Il centro storico è arroccato su una piccola collina e conserva in parte il suo aspetto medievale, con un dedalo di vicoli fioriti che partono dalla centrale piazza Guglielmi, dominanta dalla mole imponente del Castello che ha la particolarità di avere una torre interamente ricoperta di edera. Spingendosi poco lontano dal centro, a Ischia di Castro, tra i boschi che occupano le colline circostanti è possibile compiere una passeggiata nella natura per visitare le rovine di Castro, un tempo splendida capitale di un ducato indipendente, e rasa al suolo nel 1649 dopo che i Farnese, duchi di Castro, persero la guerra contro lo Stato Pontificio. Papa Innocenzo X, dopo la fine delle ostilità, impose la distruzione totale della città: le opere d’arte furono portate altrove e gli abitanti trasferiti. Oggi si può vedere quel poco che rimane interamente coperto dalla vegetazione.

Montalto di Castro, il Castello Guglielmi
Montalto di Castro, il Castello Guglielmi

9. Arpino

Sono due i personaggi che si ricordano di Arpino: Cicerone e Giuseppe Cesari detto il Cavalier d’Arpino. Il grande oratore dell’antichità è ricordato ogni anno dal Certamen Ciceronianum, principale competizione mondiale di traduzione dal latino, che porta nel borgo i migliori studenti da tutto il mondo. Del secondo, il grande pittore che fu anche maestro di Caravaggio, rimane quella che fu la sua residenza, il Palazzo Cesari, dove si ammira, nel salone centrale, l’affresco cl Carro di Apollo, dipinto dal figlio Muzio. Il borgo di Arpino è di aspetto medievale, ma è da non perdere l’acropoli, sito archeologico dell’antica città romana.

Veduta di Arpino
Veduta di Arpino

10. Subiaco

Subiaco si sviluppò nel Medioevo attorno all’abbazia benedettina, costruita sul sito dell’antica villa di Nerone, che qui era solito risiedere. Centro religioso di notevole importanza, era sede di tredici monasteri fondati da san Benedetto, dei quali oggi rimane unicamente il convento di Santa Scolastica, fondato nell’anno 520: è il più antico monastero d’Italia, nonché il più antico monastero benedettino al mondo. Il santuario del Sacro Speco, dedicato a san Benedetto, fu eretto a sua memoria nel XII secolo, per volere degli abitanti di Subiaco. Il borgo medievale è dominato dalla mole della Rocca dei Borgia (o Rocca Abbaziale), costruita nell’XI secolo e divenuta nel Quattrocento possedimento del cardinale Rodrigo Borgia, divenuto poi papa Alesssandro VI. Nei secoli divenne una sontuosa dimora nobiliare, e oggi è visitabile.

Veduta di Subiaco
Veduta di Subiaco


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