L'altalena

Autore: Jean-Honoré Fragonard
1767
Londra, Wallace Collection

Il 5 aprile del 1732, a Grasse nasceva Jean-Honoré Fragonard, pittore-simbolo del Rococò francese. "L'altalena", noto anche come "I felici casi dell'altalena" ("Les Hasards heureux de l'escarpolette") è probabilmente il suo dipinto più famoso: e pensare che non era stato neppure commissionato a lui!

Sappiamo infatti dallo scrittore Charles Collè che l'opera fu commissionata da un non meglio precisato nobile francese (in passato si pensava fosse il barone di Saint-Julien) al pittore Gabriel-François Doyen, un artista specializzato in scene storiche e religiose... insomma, un pittore di dipinti "seri" secondo la logica del tempo. Il nobile descrisse in modo minuzioso come avrebbe voluto il dipinto: avrebbe voluto la sua compagna sull'altalena, spinta da un vescovo, con lui in un cespuglio a guardare sotto la gonna. Doyen però si rifiutò di eseguire il dipinto e passò la commissione all'amico Fragonard.

Fragonard realizzò così uno dei suoi massimi capolavori nonché una delle opere più emblematiche del rococò, anche per via del fatto che l'artista pensò poi di spersonalizzare l'opera per creare un'immagine "universale". Abbiamo così una ragazza, vestita in modo elegante, sull'altalena spinta da un ingenuo marito molto più vecchio di lei mentre l'amante, nascosto nel cespuglio, sbircia le grazie della giovane (che a causa del movimento perde anche una scarpetta) con aria visibilmente esterrefatta. Il tutto si svolge in quello che all'apparenza potrebbe sembrare un bosco ma che si tratta in realtà di un giardino curato secondo una moda del tempo in base alla quale a certi giardini veniva dato l'aspetto di boscaglie incolte. Che si tratti di un giardino lo notiamo dagli attrezzi vicino al cespuglio dell'amante e dalle statue che decorano l'ambiente.

Un dipinto che all'apparenza potrebbe non avere significato: potrebbe trattarsi di una semplice scenetta di vita quotidiana della classe nobiliare del Settecento francese, che era usa passare le proprie giornate tra ozio e divertimenti, e presso la quale l'infedeltà coniugale non era di certo rara. Tuttavia alcuni interpreti pensano che il dipinto possa avere un significato allegorico perché l'altalena potrebbe essere simbolo della volubilità della donna nell'amore. Potrebbe non essere un caso il fatto che le statue siano quelle di Cupido (a sinistra) e di due amorini che tengono un delfino, animale spesso associato alla dea Venere e simbolo, in questi contesti, della passione amorosa.

C'è un erotismo sottinteso in questo dipinto, un erotismo che incontra pienamente il gusto della nobiltà francese dell'epoca. L'opera è attualmente conservata a Londra presso la Wallace Collection.

5 aprile 2013

L'altalena di Jean-Honoré Fragonard

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