La potente figura di San Giovanni Battista è assoluta protagonista di questo grande dipinto (210 cm per 144) realizzato da Giulio Cesare Procaccini, bolognese di nascita ma milanese per formazione e cultura, grande protagonista della pittura controriformata lombarda. La tela fu realizzata durante il soggiorno genovese, tra il 1619 e il 1620: in questa occasione Procaccini ebbe modo di approfondire l'arte di Pieter Paul Rubens, ammirando le opere dell'artista fiammingo conservate a Genova.
Il corpo di san Giovanni Battista occupa pressoché tutta la composizione con la sua massa imponente che si staglia contro un cielo cupo, in un'ambientazione notturna. Il santo tiene tra le braccia il suo simbolo, l'agnello, e regge il crocifisso fatto di canne, altro suo attributo iconografico. La figura sinuosa e massiccia allo stesso tempo, il panneggio della veste ampio e che sembra mosso da un filo di vento, oltre alle lumeggiature che mettono in risalto l'anatomia del santo, paiono derivare proprio da esempi rubensiani, a cominciare dalla Circoncisione che si conserva nella chiesa del Gesù di Genova.
Proveniente dalla villa Fieschi di Sestri Ponente (oggi sobborgo di Genova), l'opera passò poi alle raccolte comunali di Genova per entrare a far parte, nel 1953, della collezione di Palazzo Bianco, dove si trova tuttora.
5 settembre 2016
Per conoscere il Museo di Palazzo Bianco: https://www.finestresullarte.info/musei-d-italia/2012/16-genova-musei-di-strada-nuova.php
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