Daniele nella fossa dei leoni

Autore: Gian Lorenzo Bernini
1655-1657
Roma, Santa Maria del Popolo

Narra il racconto biblico che il profeta Daniele, uomo saggio e giusto, fosse diventato consigliere di Dario re di Babilonia, e che i satrapi del regno fossero però del tutto ostili a Daniele. Così, convinsero il re a emanare una legge secondo la quale chiunque avrebbe pregato qualunque uomo o dio all'infuori del re di Babilonia, sarebbe stato gettato in pasto ai leoni. Daniele era anche un uomo pio che pregava ogni notte: non smetteva di farlo e per questa ragione il re, pur avendo tentato di tutto per salvarlo, fu costretto a gettarlo tra i leoni. Tuttavia, Daniele pregò anche tra le bestie, e Dio fece sì che un angelo tappasse la bocca dei famelici felini. Il re, rallegratosi per l'esito felice della vicenda, liberò Daniele, e al suo posto gettò nella fossa dei leoni i satrapi che lo avevano accusato assieme alle loro famiglie: immancabilmente, tutti furono sbranati dalle belve.

Il profeta Daniele è il protagonista di questa scultura, Daniele nella fossa dei leoni, opera di Gian Lorenzo Bernini, che nasceva il 7 dicembre 1598: vediamo il protagonista che esce da una nicchia ed è intento a pregare in una posa molto teatrale, tipicamente berniniana. Il ginocchio sinistro si protende in avanti in modo scomposto, quasi che Daniele stia cercando di trovare scampo dai leoni (l'altro ginocchio è invece poggiato su una pietra), e le braccia si innalzano al cielo, con le mani che stanno per unirsi in preghiera. Bernini ci restituisce insomma un preciso momento della storia, un fotogramma dell'azione, carico di tensione e di movimento. Non solo infatti il corpo si slancia verso l'osservatore, ma anche i panni che il profeta indossa ci appaiono quasi fluttuanti (sebbene non come in altre realizzazioni di Bernini: del resto, qui, lo spazio era circoscritto alla nicchia che doveva ospitare la scultura). Nella sua torsione, il Daniele di Bernini si ricorda del Laocoonte di classica memoria.

Lo scultore realizzò l'opera (assieme a un'altra scultura, Abacuc e l'angelo) per la Cappella Chigi nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma. Daniele nella fossa dei leoni, in particolare, risale a un periodo compreso tra il 1655 e il 1657. Il committente era Fabio Chigi, esponente di una ricca famiglia di banchieri di origine senese, ed eletto al soglio pontificio proprio nel 1655 col nome di Alessandro VII (i lavori nella cappella furono però commissionati a Bernini quando Chigi era ancora cardinale: i documenti ci riportano visite dell'artista alla cappella per tutto il triennio 1652-1654).

7 dicembre 2016
Per scoprire l'arte di Gian Lorenzo Bernini: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2013/16-gian-lorenzo-bernini.php

Daniele nella fossa dei leoni di Gian Lorenzo Bernini

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