Già nel Seicento la spiaggia di Scheveningen, in Olanda, famosa perché soggetto anche di dipinti di Vincent van Gogh, era luogo di passatempo e attività all'aperto. Lo vediamo in questo dipinto di uno dei maggiori paesaggisti olandesi del XVII secolo, Adriaen van de Velde, che ci restituisce una delle prime immagini della storia della spiaggia come luogo dove trascorrere del tempo (gli olandesi furono i primi a immaginare la spiaggia in senso "moderno"). Questo dipinto, che risale al 1658, è cronologicamente il primo di un nucleo di cinque opere con lo stesso soggetto e divise in diversi musei.
Sulle rive della spiaggia di Scheveningen troviamo una serie di personaggi intenti in diverse attività: persone che passeggiano, altre che vanno a cavallo, c'è chi pesca (un uomo è proprio dentro l'acqua), vediamo una famiglia che fa giocare i bambini sulla sabbia, e c'è anche un uomo, in primo piano, che sta semplicemente in piedi a contemplare il mare. Sullo sfondo, i campanili della città. Lo spazio è occupato soprattutto dal cielo, attraversato da qualche nuvola e illuminato da un sole pallido: tipica di Adriaen van de Velde è questa luce chiara e delicata che dona un grande senso di tranquillità alle sue composizioni.
L'opera, come detto sopra, fu dipinta nel 1658, ed è conservata in Germania, al Museumslandschaft Hessen di Kassel, dove si trova fin dal 1749 in quanto all'epoca proprietà della collezione di Guglielmo III, langravio d'Assia-Kassel.
4 settembre 2017
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