Le Tre Maddalene

Autore: Andrea Sacchi
1634
Roma, Galleria Nazionale d'Arte Antica

Questo particolare dipinto di Andrea Sacchi fu stato realizzato nel 1634 e si trova alla Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini. Conosciamo l'anno di realizzazione perché, in deposito presso la Galleria degli Uffizi, esiste un bozzetto per una variante dello stesso dipinto che fu commissionato al pittore dal cardinale Antonio Barberini che lo mandò a Firenze, al convento di Santa Maria Maddalena dei Pazzi, dove risiedevano le due sorelle di papa Urbano VIII (al secolo Maffeo Barberini, zio di Antonio).

Il soggetto del dipinto è piuttosto inusuale: raffigura tre sante di nome Maddalena (scelta dovuta al luogo a cui era destinata l'opera). Le sante sono, da sinistra, santa Maria Maddalena del Giappone, santa Maria Maddalena, e santa Maria Maddalena de' Pazzi. La santa che sta al centro, Maria Maddalena (riconoscibile perché il putto sotto di lei tiene in mano il vaso di unguento, suo tipico attributo), ha bisogno di poche presentazioni: fu una delle donne più vicine a Gesù ed è una delle santi che più ricorrono nella storia dell'arte. Sulla Maria Maddalena del Giappone (ma alcuni hanno proposto di identificarla anche con una santa cinese o indiana), non sappiamo granché. Notiamo che la donna tiene nella mano destra alcuni carboni ardenti, ma non ci sono sante di nome Maria Maddalena martirizzate in Giappone attraverso il fuoco. Il riferimento al martirio è in basso a sinistra: l'angioletto tiene in mano la palma (simbolo di martirio in quanto nell'antichità greca costituiva il premio per gli atleti che vincevano una gara: allo stesso modo, i santi martiri sono visti come vincitori nel testimoniare la loro fede).

L'ultima santa, Maria Maddalena de' Pazzi, fu una mistica fiorentina vissuta a cavallo tra XVI e XVII secolo. Apparteneva alla celebre famiglia dei Pazzi e fu beatificata nel 1626 da Urbano VIII (fu invece canonizzata nel 1669 da Clemente IX).

Andrea Sacchi fu un pittore sostanzialmente classicista, e ce ne accorgiamo dal fatto che le figure delle tre sante sono idealizzate. Sacchi fu però uno dei primi pittori classicisti ad aprirsi, seppur timidamente, alle novità dell'arte barocca: questo processo di fusione tra classicismo e barocco troverà però pieno compimento nell'opera del più geniale allievo di Sacchi, ovvero Carlo Maratta.

9 maggio 2014
Per conoscere la Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini a Roma: https://www.finestresullarte.info/musei-d-italia/2012/12-roma-palazzo-barberini.php

Le Tre Maddalene di Andrea Sacchi

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