Modenantiquaria 2026: a febbraio la trentanovesima edizione dell’Alto Antiquariato

0

Modena si prepara ad accogliere, dal 7 al 15 febbraio 2026, la trentanovesima edizione di Modenantiquaria, rassegna dedicata all’Alto Antiquariato. La manifestazione, patrocinata dall’Associazione Antiquari d’Italia e dalla FIMA, vede quest’anno anche il sostegno di Confcommercio Imprese per l’Italia, dell’Ente Nazionale per il Turismo, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Modena e della Camera di Commercio locale. La rassegna ha consolidato nel tempo un ruolo di riferimento internazionale per collezionisti, galleristi e appassionati, con un’offerta che riesce a coniugare la tradizione dell’antiquariato con la capacità di dialogare con i linguaggi contemporanei. La governance dell’evento si rinnova nel 2026: Marte S.r.l., società controllata da Confcommercio Modena, ha assunto l’organizzazione della fiera, riconoscendone il valore strategico nel panorama nazionale.

“Siamo orgogliosi di aver raccolto da Modenafiere il testimone dell’organizzazione di Modenantiquaria, la più importante manifestazione annuale di alto antiquariato in Italia”, dice Tommaso Leone, presidente di Marte S.r.l. L’obiettivo, che perseguiremo assieme a tutti gli stakeholders ed i partner coinvolti, sarà quello di rafforzare l’identità della manifestazione, capace di far incontrare Gallerie di grande prestigio con collezionisti, appassionati, mercanti d’arte e semplici curiosi e di coinvolgere sempre più la città con un piano di azioni che sveleremo nelle prossime settimane”.

Fondata trentotto anni fa, Modenantiquaria ha mantenuto la capacità di rinnovarsi, come dimostra l’aumento costante del numero di espositori italiani e stranieri attratti dalla qualità della selezione delle opere.

“Un’opera d’arte antica”, sottolinea Pietro Cantore, vicepresidente dell’Associazione Antiquari d’Italia e direttore artistico della fiera, “non è un semplice oggetto da custodire per il suo valore estetico, ma porta con sé un racconto che attraversa i secoli e continua a sorprendere chi la osserva. È doveroso da parte nostra salvaguardare le opere per tramandarle alle generazioni future: in questo il mercato dell’arte ha un ruolo fondamentale. Modena, con la sua storia, la sua eleganza discreta e la passione per la cultura, è il luogo ideale per una manifestazione come questa. Modenantiquaria non è solo una fiera: è un dialogo costante tra collezionisti ed esperti, un ponte tra passato e presente. La mostra di antiquariato annuale più importante in Italia si è sviluppata proprio in questa città anche per l’attenzione che qui riceve. Essa è un vero e proprio evento cittadino immancabile che si è radicato profondamente da quasi quarant’anni. Oltretutto nel territorio esiste un importante tessuto collezionistico, con profonde radici storiche”.

La forza di Modenantiquaria risiede nella qualità delle opere selezionate dagli antiquari, che riservano ai visitatori pezzi di grande interesse storico e artistico. L’immagine simbolo dell’edizione 2026 sarà, anche quest’anno, il busto di Francesco I d’Este di Gian Lorenzo Bernini, conservato presso la Galleria Estense di Modena e tra le sculture barocche più note al mondo. La rassegna proporrà opere rare, con un’offerta di ricchezza e varietà, nazionale e internazionale, garantita dal vetting realizzato da storici dell’arte e specialisti di fama internazionale, che ne certifica autenticità e qualità.

L’allestimento della fiera è concepito per valorizzare le opere e creare un dialogo continuo tra espositori e visitatori, un percorso che combina rigore e leggerezza e punta a costruire un’esperienza narrativa e coinvolgente. Modenantiquaria 2026 conferma la partecipazione delle principali gallerie italiane e straniere, sottolineando l’attenzione alla selezione e al prestigio dei pezzi esposti. L’evento potrà inoltre contare su partnership consolidate con BolognaFiere, Acetaia Malpighi, Big Broker Insurance Group, Piacere Modena, Visitmodena, Modenatur e Modenamoremio, a conferma della centralità della manifestazione nel panorama culturale ed economico della città e della regione. L’edizione 2026 rappresenta dunque un’occasione per osservare l’evoluzione di un settore capace di dialogare con il presente senza perdere il legame con la tradizione, e per riflettere sul ruolo di Modena come città di riferimento per l’Alto Antiquariato, punto di incontro tra storia, cultura e mercato dell’arte.