San Girolamo penitente

Autore: Marco Zoppo

Il pittore Marco Zoppo, originario di Cento, fu a lungo attivo tra Emilia e Veneto, e questo San Girolamo penitente rappresenta una delle sue opere principali. Non sappiamo quando sia stato realizzato con esattezza, né a chi fosse destinato, in quanto non ci sono documenti certi: da analisi stilistiche è però possibile ricondurre l'esecuzione al 1465 circa. L'opera, che è firmata (vediamo la firma del pittore sulla roccia nel bordo inferiore, in corrispondenza del ginocchio di san Girolamo), proviene dalla collezione Frizzoni, dalla quale fu acquistata nel 1904 dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, dove il dipinto è tuttora conservato.

L'opera fu dipinta in un periodo in cui l'artista lavorava a Bologna, in particolare mentre era all'opera nel Collegio di Spagna: in particolare fu incaricato di realizzare una pala per la chiesa del collegio. Il tema è uno dei più diffusi nella pittura del Rinascimento e ci mostra il santo in penitenza, in un paesaggio brullo e roccioso, davanti al crocifisso, con il leone alle sue spalle: si narra infatti che il santo avesse tolto una spina dalla zampa del leone, e quest'ultimo si fosse ammansito diventando suo fido compagno.

Il teschio che compare davanti al santo è simbolo di penitenza, in quanto simbolo di caducità, e i libri invece simboleggiano lo studio e l'attività di san Girolamo, noto per la sua traduzione della Bibbia in latino (la celebre e importante Vulgata). Il cappello rosso appoggiato all'alberello secco che regge il crocifisso, ci indica che san Girolamo è un cardinale.

Notiamo nell'opera molte delle caratteristiche dell'arte di Marco Zoppo, che rifletté a lungo sull'opera di Donatello e di Andrea Mantegna. Rimanda a Donatello la grande espressività del santo, che si batte il petto con una pietra con aria molto sofferente, ed è invece tipicamente mantegnesco il paesaggio di rocce.

6 novembre 2014

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