Un'edizione di White Carrara tutta dedicata al design: nella città del marmo ecco Design is Back


La manifestazione White Carrara torna dal 14 giugno al 29 settembre 2024, e l’edizione di quest’anno è interamente votata al design Made in Italy coniugato alle eccellenze del territorio.

La manifestazione White Carrara torna dal 14 giugno al 29 settembre 2024, e l’edizione di quest’anno è interamente votata al design Made in Italy coniugato alle eccellenze del territorio, con una mostra diffusa di pezzi iconici che raccontano una storia di ingegno e alto artigianato tramandata di generazione in generazione. L’edizione 2024 di White Carrara, intitolata Design is back e diretta da Domenico Raimondi, vede come protagonista il marmo bianco di Carrara, che nel corso dei secoli ha attratto artisti e creativi da tutto il mondo, sostenuti da maestranze qualificate e tecnologia avanzata. White Carrara è promossa e prodotta dal Comune di Carrara in collaborazione con Internazionale Marmi e Macchine CarraraFiere SpA, con la compartecipazione della Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, il patrocinio della Regione Toscana e il contributo della Fondazione Marmo.

Durante l’estate, Carrara diventerà una sorta di galleria en plein air, un luogo di incubazione di idee, progetti e proposte, nonché un punto di incontro privilegiato tra designer, architetti, artisti, artigiani, aziende e appassionati. La mostra-evento Design is back si articolerà attorno a due principali nuclei: da un lato, il “ritorno a casa” di alcuni progetti realizzati nel tempo nei laboratori della città, dall’altro, le nuove proposte dei designer contemporanei, favorendo l’incontro tra le generazioni e la trasmissione del know-how. Il progetto ha portato rinomati marchi del design italiano, come Alessi, Antonio Lupi Design, Bosa e Martinelli Luce, a stringere nuove collaborazioni con le aziende del territorio, su invito del direttore artistico Domenico Raimondi.

Design is back vuole essere anche l’occasione per rendere omaggio a pezzi fondamentali della storia del design italiano, come il cavatappi Anna G., il tavolo con sedute Tree Table + Rabbit Chair e il pouf Soul, ma anche per presentare nuove produzioni in marmo fuori scala, come il bollitore della collezione Plissè di Michele De Lucchi e il panda Bernardo della designer Elena Salmistraro, ed eccellenze del territorio, come i lavabi Introverso e Pixel di Paolo Ulian. La scultura Anna G., realizzata in esemplare unico in marmo statuario venato dalla Sa.Ge.Van., è stata concepita come omaggio per il ventesimo anniversario del cavatappi omonimo disegnato da Alessandro Mendini per Alessi nel 1994.

Progettato da Stefano Giovannoni e realizzato da Robot City nel 2014 per il Salone del Mobile, Tree Table + Rabbit Chair è un’installazione in marmo composta da tavolo fitomorfo e sedute zoomorfe a forma di conigli. Unendo dimensione ludico-narrativa, ergonomia e funzionalità, Tree Table + Rabbit Chair nel tempo si sono trasformati in una famiglia di prodotti Qeeboo di forte comunicazione mediatica. Soul è invece un pouf-scultura in marmo statuarietto dalle inedite linee fluide. Concepito dall’architetto Simone Micheli e realizzato da Sa.Ge.Van. nel 2023, esalta l’essenza della materia millenaria attraverso forme morbide e inaspettate.

Attraverso una sinergia tra Alessi e Franchi Umberto Marmi, viene celebrata la collezione Plissè, disegnata da Michele De Lucchi, attraverso la proposta di un oggetto contemporaneo dalle radici lontane. Un grande bollitore in marmo, scultoreo eppure leggerissimo, capace di restituire il dinamismo delle vesti plissettate degli anni Cinquanta e Sessanta.

Per White Carrara 2024, Elena Salmistraro e la famiglia Barattini, attraverso Studi d’Arte Carrara, realizzeranno Bernardo nel pregiato marmo bianco della Cave Michelangelo. Bernardo è un panda, disegnato nel 2020 e prodotto da Bosa Ceramiche, simbolo di tutte le specie a rischio estinzione. Un eroe dei nostri tempi pronto a combattere per difendere tutti gli altri animali ricordando a noi, esseri umani, quanto è vitale la salvezza del nostro pianeta.

L’affetto per la propria città porta Paolo Ulian ad esporre per White Carrara 2024 Introverso e Pixel, due lavabi cilindrici disegnati per Antonio Lupi Design, che attraverso l’intervento dell’uomo svelano forme uniche e irripetibili. La tecnica della sbozzatura, solitamente utilizzata per le sculture, consente al designer di spogliare e svelare la forma e l’anima degli oggetti. Tra gli oggetti più piccoli, esposti nelle vetrine ma anche in fondi sfitti, in un’ottica di rigenerazione urbana, si segnalano le lampade di Martinelli Luce, la collezione del design storico Up&Up di Upgroup e la collezione La Casa di Pietra di Gumdesign.

Fossili di Gumdesign, 2014
Fossili di Gumdesign, 2014
Anna G di Alessandro Mendini per Alessi, 1994, produzione in marmo SaGeVan 2014
Anna G di Alessandro Mendini per Alessi, 1994, produzione in marmo SaGeVan 2014
Bernardo di Elena Salmistraro per Bosa, 2020, produzione in marmo Studi d Arte Carrara 2024
Bernardo di Elena Salmistraro per Bosa, 2020, produzione in marmo Studi d Arte Carrara 2024
Introverso di Paolo Ulian Antonio Lupi Design, 2017
Introverso di Paolo Ulian Antonio Lupi Design, 2017

White Carrara 2024 avrà anche un Circuito Off, grazie alla partecipazione degli artisti, dei laboratori e delle gallerie d’arte del territorio, che animeranno il centro storico con esposizioni ed eventi collaterali alla manifestazione. In previsione di White Carrara 2024, l’Accademia di Belle Arti di Carrara ha coinvolto i propri studenti nel recupero della memoria del design a Carrara, che in un passato recente ha visto Santini, Munari, Coppola e Mangiarotti in veste di docenti. Il ciclo di incontri dal titolo Design: tra natura e bellezza, il fascino del marmo, rivolto agli studenti del corso di design e scultura, ha avviato un percorso creativo che si è concluso con la realizzazione di 8 progetti di product design dedicati al marmo.

Sono previsti speciali appuntamenti rivolti alla cittadinanza e al pubblico: visite guidate ai laboratori artistici e nelle aziende del lapideo in collaborazione con Carrara Studi Aperti, escursioni alle cave, attività per i più piccoli, appuntamenti musicali e iniziative enogastronomiche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e dei produttori locali.

White Carrara vuole essere anche l’occasione per promuovere le eccellenze del territorio e confermare la vocazione di Carrara quale Città Creativa Unesco, attraverso un’iniziativa che punta a raccontare il “paesaggio” del marmo, la storia di una comunità e l’identità dei luoghi. White Carrara si svolge in contemporanea alla mostra Romana marmora. Storie di imperatori, dei e cavatori, allestita al CARMI museo Carrara e Michelangelo, tracciando così un ideale collegamento tra le origini di Carrara, legate alla lavorazione artistica del marmo, e le sue attuali declinazioni. Al mudaC | museo delle arti Carrara, è allestita la sezione dedicata alle arti visive di White Carrara, a cura di Cinzia Compalati, con le mostre personali degli artisti Paolo Cavinato e Gabriele Landi, le cui realizzazioni incontrano tangenze estetiche con il tema del design. Per informazioni e approfondimenti: https://whitecarrara.it/.

“Nel corso degli anni”, spiega Domenico Raimondi, “il design italiano e internazionale è ricorso alle cave di Carrara per la realizzazione di oggetti di uso quotidiano, dall’alto valore estetico, utilizzando la storica e perfetta sinergia tra l’alta maestria dei laboratori artigianali e l’innovativa professionalità delle aziende del territorio. Un vero e proprio patrimonio progettuale e culturale, visionario ed estetico, che spesso rimane nascosto alla città, rinchiuso nei luoghi di lavoro e stretto nei tempi di lavorazione, per poi svelarsi negli store e showroom di tutto il mondo, divenendo protagonista del vivere quotidiano. Crediamo nella cultura del progetto come pratica collettiva, in cui idee, abilità e realtà diverse si incontrano e si mescolano, mettendo a disposizione strumenti e qualità di cui ogni progetto ha bisogno. Abbiamo costruito White Carrara 2024 con le preziose forze artigianali, artistiche, culturali e imprenditoriali di una comunità e i tesori di un territorio: è davvero un’esperienza collettiva, fondata sulla responsabilità e la generosità del condividere ciò che Carrara è in grado di fare. La condivisione rende una comunità più forte, coesa, orgogliosa e la rende coraggiosa, forte e flessibile di fronte alle difficoltà. Questa è la White che abbiamo costruito insieme, con passione e determinazione”.


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