A Macerata una mostra mette a confronto ritratti del '700 e ritratti contemporanei.


Dal 28 giugno 2024 al 12 gennaio 2025 ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi di Macerata è in programma la mostra Vis-à-vis che incontra la ritrattistica dal Settecento al Contemporaneo.

Dal 28 giugno 2024 al 12 gennaio 2025 i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata presentano la mostra Vis-à-vis, una riflessione sulla ritrattistica settecentesca e contemporanea, a cura di Elsa Barbieri, Massimo Francucci e Giuliana Pascucci, con oltre 60 opere che accostano maestri del passato e artisti del presente, italiani e internazionali. In mostra dialogano opere di autori settecenteschi: Pier Leone Ghezzi, Sebastiano Ceccarini, Carlo Magini, artisti contemporanei: Evgeny Antufiev, Eduardo Arroyo, Matthew Attard, Luigi Bartolini, Joseph Beuys, Marco Cingolani, Michelangelo Consani, Fabrizio Cotognini, Enzo Cucchi, Thomas De Falco, Antony Gormley, Maggi Hambling, Diango Hernández, Leiko Ikemura, Jiri Kolar, Mark Manders, Annette Messager, Fulvio Morella, Roman Opalka, Laura Paoletti, Vettor Pisani, Carol Rama, David Reimondo, Klaus Rinke, Kiki Smith, insieme alle prestigiose collezioni del museo, in particolare autori del Novecento fra cui Nanda Vigo, Osvaldo Licini, Aligi Sassu.

Il ritratto è, secondo una definizione tanto corretta quanto semplice, la rappresentazione di una persona considerata di per sé stessa. «A viso a viso», come scrisse Alessandro Manzoni, uomini e donne si incontrano, e si scontrano anche, scambiandosi sguardi, gesti e parole, osservati da altri uomini e altre donne in una dimensione pubblica e praticabile all’interno della quale emerge la lotta al riconoscimento che anima la pratica ritrattistica. Vis-àvis prende le mosse dalle diverse possibilità della pratica figurativa a cui la ricerca del vero, fin dal secolo dei lumi, diede impulso decisivo. Guardando al passato, la ricerca del vero ha caratterizzato una larga parte del Settecento dando nuovo impulso a due generi che più degli altri apparivano assecondare questo intendimento: il ritratto e la natura morta. L’uso di far dipingere e conservare gelosamente l’effigie dei propri cari si estese dalle classi aristocratiche alla borghesia di grande e media fortuna facendo sì che sempre più artisti affrontassero il genere. I pittori marchigiani non fecero eccezione a quanto detto e, anzi, seppero dare nuova linfa e lustro al genere proponendo alcuni dei modelli della ritrattistica più avanzati del Secolo, almeno fino alla decodificazione del ritratto da Gran Tour di Pompeo Batoni.

La mostra si propone di dare conto sia dell’evoluzione del genere artistico del ritratto, sia di alcuni fra gli esemplari settecenteschi più importanti, vividi e a volte sorprendenti. Emergono così anche le diverse possibilità all’epoca affidate al pittore stesso, di caratterizzare la figura con l’ambiente circostante, di inserire elementi che richiamassero il ruolo sociale e le passioni del soggetto ritratto, tanto quanto la profondità della lettura psicologica, che dipendeva spesso anche dal livello di confidenza che legava l’artista all’effigiato. Nell’ambito della mostra Vis-à-vis, i Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi presentano Buonaccorsi Rings Up, un’iniziativa espositiva nata dalla collaborazione con le istituzioni del territorio marchigiano che permetterà, nella modalità di una sinergia espositiva e collaborativa, di far incontrare «a viso a viso» le opere esposte, gli artisti coinvolti, i visitatori partecipi e i territori circostanti.

Pier Leone Ghezzi, Ritratto del cardinale Gabriele Filippucci (1706; olio su tela; Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi)
Pier Leone Ghezzi, Ritratto del cardinale Gabriele Filippucci (1706; olio su tela; Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi)
Carlo Maratta, Autoritratto (olio su rame; Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi)
Carlo Maratta, Autoritratto (olio su rame; Macerata, Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi)
Diango Hernández, La Giraldilla (2023; olio su tela, 60 x 50 cm; Collezione S.F. Mirabile). Foto: Antonio Maniscalco
Diango Hernández, La Giraldilla (2023; olio su tela, 60 x 50 cm; Collezione S.F. Mirabile). Foto: Antonio Maniscalco
Fabrizio Cotognini, Self portrait like a swan over the time (2024). Su concessione dell'artista e di Building Gallery
Fabrizio Cotognini, Self portrait like a swan over the time (2024). Su concessione dell’artista e di Building Gallery

Palazzo Buonaccorsi

Voluto dalla famiglia Buonaccorsi in seguito al conseguimento del patriziato cittadino ottenuto nel 1652 e all’investitura a conte conferita a Simone Buonaccorsi nel 1701 da papa Clemente XI, Palazzo Buonaccorsi oggi è sede del Museo della Carrozza, della Pinacoteca Civica e Galleria dell’Eneide, nonché della Collezione del Novecento. Con Vis-à-vis i Musei intendono proporre una mostra che rinnovi la tradizionale modalità espositiva, offrendo al contempo la possibilità sia di far conoscere il proprio patrimonio fuori dalle Marche sia di portare nelle Marche lo sguardo contemporaneo di collezionisti, istituzioni, artisti, stampa nazionale e internazionale.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraVis-à-vis
CittàMacerata
SedeMusei Civici di Palazzo Buonaccorsi
DateDal 28/06/2024 al 12/01/2025
CuratoriElsa Barbieri, Massimo Francucci, Giuliana Pascucci
TemiSettecento, Arte contamporanea, ritrattistica

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