Dal Klimt ritrovato ai maestri segreti: una preziosa mostra alla Galleria Ricci Oddi

La Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza ospita fino al 9 gennaio 2022 la mostra Klimt e i maestri “segreti” della Ricci Oddi, seconda tappa di Progetto Klimt, programma scientifico biennale promosso dal Consiglio di Amministrazione della Galleria.

Curata da Elena Pontiggia, in collaborazione con l’Archivio Marussig per la sezione Marussig, l’esposizione nasce dalla volontà di far conoscere meglio l’opera di alcuni grandi maestri dell’arte italiana del Novecento presenti nella collezione del museo con una sola opera.

“L’aggettivo ’segreti’ del titolo va messo doverosamente tra virgolette”, dichiara la curatrice. "Carrà, Casorati, Marussig, Tosi e Usellini sono pittori ormai storicizzati e hanno un posto sicuro nella storia dell’arte del Novecento, anche se alcuni di loro sono meno conosciuti dal grande pubblico. Tuttavia, ognuno di essi è un unicum nella Galleria Ricci Oddi, come del resto il Ritratto di Signora di Klimt. Nasce da qui l’esigenza di accostare a quell’unicum un piccolo gruppo di altri quadri". 

"Con un’intelligente e stimolante proposta questa mostra, ideata e curata da Elena Pontiggia, ha inteso riaccendere l’attenzione sul Klimt ritrovato e su cinque capolavori del Novecento di Carrà, Casorati, Marussig, Tosi e Usellini, destinati a dialogare con una serie di altri loro dipinti provenienti da collezioni private. Tutto ciò per inserirli in un contesto e spiegare meglio gli intenti che hanno animato nel tempo Ricci Oddi" ha aggiunto Fernando Mazzocca, Presidente della Galleria Ricci Oddi.

Partendo dal Ritratto di signora di Gustav Klimt, tornato nelle sale del museo dopo più di vent’anni grazie al suo recente ritrovamento, e dal Ritratto di vecchio (1917) dello stesso autore, esposto solo una volta prima d’ora, il percorso espositivo si immerge nella poetica di cinque artisti italiani: due tra i maggiori paesaggisti italiani del Novecento, Arturo Tosi (1871-1956) e Carlo Carrà (1881-1966), insieme a tre esponenti del realismo magico, Pietro Marussig (1879-1937), Felice Casorati (1883-1963) e Gianfilippo Usellini (1903-1971). 

Sono dunque visibili al pubblico Agro di Rovetta (1924) di Tosi, Natura morta (1926) di Usellini, I pagliai (1929) di Carrà, Natura morta (1933) di Marussig e Donne in barca (1933-34) di Casorati: opere conservate nella Galleria Ricci Oddi e che in questa occasione dono state affiancate in allestimento progettato ad hoc per una selezione di dipinti dei cinque artisti.

Tra le opere in mostra anche Nudo alcoolico (1895) di Tosi, singolare anticipazione di una ricerca di segno, gesto e materia già sostanzialmente informale; Le lavandaie (1934) di Usellini, esposto alla Quadriennale di Roma del 1935; Ritratto di signora in nero (1924) di Casorati, capolavoro del realismo magico dell’artista, concesso in prestito dall’Eni Museum di Roma, e l’inedita Cucitrice nella soffitta (1931), mai esposta finora; Crepuscolo (1921) di Carrà, opera-manifesto della stagione primitivista dell’artista, e Nel mio giardino (1916) di Marussig, proveniente dalla collezione della Permanente di Milano.

Per maggiori info: www.riccioddi.it

Immagine: Gustav Klimt, Ritratto di signora (1916-1918; olio su tela, 68 x 55 cm; Piacenza, Galleria Ricci Oddi)

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