Il Giardiniere di Van Gogh vola a Pechino insieme a capolavori dalla GNAM di Roma

Capolavori della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma sono volati a Pechino, in occasione della mostra The Infinite Universe of Wuji: Masterpieces from the Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, visitabile al World Art Museum di Pechino dal 23 luglio al 30 ottobre 2022.

L’ambasciatore italiano in Cina, Luca Ferrari, ha inaugurato la nuova rassegna dedicata all’arte italiana ed europea, in seguito al successo dell’inaugurazione di Tota Italia. Alle origini di una nazione lo scorso 10 luglio al Museo Nazionale. Organizzata nel quadro dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022, la mostra è stata concepita dalla GNAM di Roma e prodotta da China Museum International al fine di mostrare al pubblico cinese una delle più grandi e importanti collezioni di arte moderna e contemporanea. La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea ha quindi selezionato sessantadue capolavori nell’ambito di un percorso espositivo di opere italiane ed europee. Tra le opere esposte, il Giardiniere di Van Gogh, considerata la sua più importante opera conservata in Italia, e capolavori di grandi maestri italiani come Amedeo Modigliani, Giorgio De Chirico, Giacomo Balla, Lucio Fontana, Alberto Burri, oltre a opere di artisti internazionali come Kandinskij, Picasso e Degas.

L’Ambasciatore Ferrari ha sottolineato come l’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina sia entrato nel vivo con l’inaugurazione a Pechino e in Cina di diverse grandi mostre italiane, tra cui quella di Giorgio Morandi a Shanghai, Wish You Were Here di Maurizio Cattelan a Shenzhen, e The Road to Baroque – Masterpieces from the Capodimonte Museum a Hong Kong. “La presenza oggi in Cina di queste mostre conferma il ruolo dell’Italia come superpotenza culturale ed è prova della varietà del nostro patrimonio artistico e dell’importanza delle nostre istituzioni museali. Si tratta di iniziative di diplomazia culturale che riaffermano la forza della cultura come strumento di soft power e fattore di avvicinamento tra i popoli”, ha concluso.

Immagine: Vincent van Gogh, Giardiniere (settembre 1889; olio su tela, 61 x 50 cm; Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea)

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