È ufficialmente partito il progetto di restauro dell’opera The Migrant Child di Banksy, uno dei pochi interventi dell’artista britannico riconosciuti sul territorio italiano. L’opera, realizzata nel maggio 2019 sulla facciata del cinquecentesco Palazzo San Pantalon a Venezia, verrà sottoposta a un intervento di conservazione e messa in sicurezza a partire dal 17 giugno 2025. A confermarlo è Banca Ifis, che ha annunciato anche l’imminente avvio dei lavori di riqualificazione dell’intero edificio, oggi in stato di abbandono. Il restauro conservativo dell’opera sarà affidato a Federico Borgogni, restauratore con esperienza nel trattamento di murales realizzati dallo stesso Banksy. Borgogni si è già occupato in passato della tutela di lavori dello street artist, operando in contesti urbani e su superfici murarie particolarmente delicate. La messa in sicurezza de The Migrant Child richiederà circa un mese, al termine del quale cominceranno i lavori più estesi sull’intera struttura dell’edificio.
Palazzo San Pantalon, situato nel sestiere di Santa Croce, è un esempio di edilizia veneziana pre-ottocentesca. Documentato fin dal 1500 grazie alla pianta di Jacopo de Barbari, il palazzo si sviluppa su tre livelli e presenta una porta d’acqua che collega l’edificio ai canali Rio di Ca’ Foscari e Rio Novo. L’immobile, con una superficie interna di circa 400 metri quadri, è rimasto disabitato per anni, finendo in condizioni di degrado tali da rendere necessario un intervento urgente per garantirne la sicurezza strutturale.
L’opera muraria di Banksy è comparsa durante la notte tra l’8 e il 9 maggio del 2019. Il soggetto raffigurato è un bambino con i piedi immersi nell’acqua della Laguna veneziana. Il giovane naufrago è ritratto mentre cerca aiuto brandendo una torcia di posizione, la cui luce è resa con una tonalità fucsia. Il disegno rappresenta una denuncia simbolica sul tema delle migrazioni e dell’emergenza umanitaria nei mari. The Migrant Child è una delle sole due opere firmate da Banksy e confermate ufficialmente dall’artista in Italia. A rilevare la proprietà del Palazzo è stata Banca Ifis, che nel 2024 ha deciso di acquisire l’immobile rispondendo a un appello del Ministero della Cultura. L’obiettivo era di restituire il palazzo alla città di Venezia, promuovendone una nuova funzione pubblica e culturale. Il progetto rientra nell’ambito di Ifis art, un’iniziativa promossa da Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente della banca, con l’intento di contribuire alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico e architettonico nazionale attraverso progetti condivisi tra pubblico e privato.
Per garantire un approccio qualitativamente elevato alla riqualificazione dell’edificio, Banca Ifis ha bandito una gara internazionale che ha coinvolto alcuni tra i più noti studi di architettura. Il concorso è stato vinto dallo studio Zaha Hadid Architects, che ha proposto un progetto capace di coniugare il rispetto per la struttura storica dell’immobile con soluzioni architettoniche contemporanee. Le attività di progettazione e di coordinamento dei lavori saranno realizzate con il supporto di Th&Ma Architettura, dell’ingegnere Davide Sabbadin e dell’ingegnere Alessandro Gasparini. Il cantiere, secondo quanto comunicato dalla banca, sarà allestito a partire dal prossimo martedì 17 giugno, con il montaggio dei ponteggi sulla facciata. Le prime attività, avviate già il 3 giugno, sono di natura propedeutica e includono analisi tecniche, rilievi e valutazioni preliminari sullo stato di conservazione del palazzo e dell’opera muraria.
Il progetto di recupero di Palazzo San Pantalon è stato condiviso con la Soprintendenza dei Beni Culturali, con il Comune di Venezia e con la Regione Veneto. Secondo i promotori, l’intervento vuole restituire al palazzo una funzione attiva nel contesto culturale veneziano, ospitando mostre e attività artistiche, con un’attenzione particolare alla giovane scena contemporanea, italiana e internazionale. In prospettiva, l’edificio diventerà uno spazio espositivo in dialogo con la Biennale di Venezia. L’intervento di Zaha Hadid Architects, in linea con la filosofia progettuale dello studio fondato dall’architetta anglo-irachena, si propone di introdurre elementi innovativi senza compromettere l’integrità storica dell’edificio. La volontà dichiarata è di valorizzare la struttura esistente conservandone i tratti distintivi, ma anche di predisporre nuovi spazi espositivi capaci di accogliere eventi temporanei e iniziative artistiche.
Al termine del restauro, previsto nei prossimi mesi, Palazzo San Pantalon potrà tornare a svolgere un ruolo attivo nel panorama culturale veneziano, offrendo una nuova sede per esposizioni temporanee, progetti artistici e attività divulgative, in particolare dedicate alle nuove generazioni. La presenza dell’opera di Banksy, sebbene fissa nella sua collocazione originaria, potrà diventare un punto di partenza per riflessioni più ampie sull’arte, la memoria urbana e le trasformazioni del paesaggio culturale contemporaneo.
