Era considerata una semplice copia, ma si è rivelata un originale estremamente raro di Auguste Rodin (Parigi, 1840 – Meudon, 1917) piccola scultura in marmo intitolata Le Désespoir (La Disperazione), realizzata nel 1892, è stata recentemente autenticata e battuta all’asta per 860.000 euro, pari a circa un milione di dollari. L’opera, alta circa 28 centimetri, raffigura una figura femminile seduta ed è stata identificata come un’opera autentica del celebre scultore francese dopo una lunga indagine sulle sue origini. La scultura era scomparsa dai radar del mercato dell’arte nel 1906, anno in cui venne venduta per l’ultima volta all’asta, prima di cadere nell’oblio per oltre un secolo. La riscoperta è avvenuta in modo quasi fortuito, in seguito al contatto tra gli attuali proprietari dell’opera e i banditori Aymeric e Philippe Rouillac, coinvolti inizialmente per una questione distinta. Durante il confronto tra le parti è emerso un interesse per la scultura, che ha portato ad approfondire la provenienza dell’opera. Il processo di verifica è durato diversi mesi e si è concluso con il parere positivo del Comité Rodin, massima autorità mondiale per l’autenticazione delle opere dell’artista. La conferma è giunta in tempo per includere l’opera tra i lotti della 37a edizione dell’asta Garden Party, tenutasi l’8 giugno presso il castello di Villandry, una storica dimora di campagna situata nella Francia centro-occidentale. Il lotto 76, corrispondente alla scultura, è stato inizialmente messo all’incanto con un’offerta base di 500.000 euro. Dopo una serie di rilanci, l’opera è stata infine aggiudicata a 860.000 euro, suscitando grande interesse tra i collezionisti e il pubblico di settore. Secondo il Musée Rodin, Le Désespoir è stata concepita come parte del vasto repertorio di figure destinate a La Porte de l’Enfer, uno dei progetti più ambiziosi e noti di Rodin. Il monumentale portale dantesco, commissionato nel 1880 dal Museo delle Arti Decorative di Parigi e rimasto incompiuto, rappresenta un condensato dell’universo creativo dello scultore.
“Anche se la maggior parte delle raffigurazioni di dolore presentava una figura che nascondeva il visto tra le mani o sdraiata prostrata, la scultura di Rodin rappresenta una donna seduta su una roccia con un ginocchio piegato mentre si sforza di allungare l’altra gamba, le mani si stringono intorno al piede”, ha detto il Musée Rodin nella sua descrizione di Le Désespoir.
Una piccola versione in marmo è oggi esposta al Rodin Museum di Filadelfia, negli Stati Uniti, mentre una versione calcarea di dimensioni maggiori, circa 94 centimetri d’altezza, è visibile presso il Cantor Arts Center della Stanford University, in California. Anche il mercato dell’arte ha mostrato interesse crescente per quest’opera nel tempo. Nel 2015, Sotheby’s ha venduto una versione mista in bronzo e marmo, alta circa 33 centimetri, per 785.000 sterline, superando la stima massima di 600.000 sterline fissata prima dell’asta. Nel caso specifico, si tratta di una scultura che, sebbene di piccole dimensioni, rispecchia l’interesse di Rodin per la rappresentazione espressiva del corpo umano, inserendosi a pieno titolo nella sua ricerca sul movimento, la sofferenza e la tensione interiore. Il marmo bianco, lavorato con finezza, restituisce una figura seduta in posizione raccolta, la testa reclinata in avanti e le braccia che abbracciano le gambe, evocando un senso di introspezione e malinconia. La postura, sebbene semplice, richiama l’influenza della scultura classica reinterpretata in chiave moderna, cifra stilistica distintiva dell’artista.
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| Scultura scomparsa di Rodin autenticata e battuta all’asta per 860mila euro in Francia |
L'autrice di questo articolo: Noemi Capoccia
Originaria di Lecce, classe 1995, ha conseguito la laurea presso l'Accademia di Belle Arti di Carrara nel 2021. Le sue passioni sono l'arte antica e l'archeologia. Dal 2024 lavora in Finestre sull'Arte.
