A Vercelli una mostra celebra Viotti per il bicentenario della sua scomparsa. Esposti anche 12 suoi Stradivari

Nel 2024 ricorre il bicentenario della scomparsa del musicista vercellese Giovanni Battista Viotti (Fontanetto Po, 1755 - Londra, 1824), compositore, violinista, musicista celebrato nelle principali corti europee, ammirato da Mozart, Haydn e Brahms, nonché inventore dell’arco moderno. Per l’occasione, Fondazione Viotti e i suoi soci fondatori hanno realizzato una mostra visitabile dal 13 aprile fino al 2 giugno 2024 dedicata al loro concittadino più illustre intitolata VIOTTI E STRADIVARI. La ricerca della perfezione. Si tratta di una mostra immersiva e multimediale, la prima in assoluto dedicata all’artista. La mostra, ideata e curata dal violinista e studioso di Viotti Guido Rimonda, allestita presso il polo espositivo Arca di Vercelli.

La mostra si articola su molteplici registri, quali l’esperienza multimediale narrativa (dialoghi, monologhi drammatizzati, voce narrante, video, musiche, esperienze immersive e interattive conducono il visitatore in un viaggio tra bellezza e conoscenza; il caveau dei violini (saranno esposti alcuni dei preziosi strumenti appartenuti a Viotti, tra cui uno Stradivari); la bottega del liutaio: nella Cappella Pettenati annessa alla chiesa di San Marco verrà ricostruito un laboratorio con la presenza di liutai e archettai per tutta la durata della mostra. Il tutto in un allestimento immersivo e hi-tech realizzato da Heritage.

Per l’occasione sarà inoltre presentato il Risotto Viotti, preparato dall’executive chef Eugenio Moreni con ingredienti legati al territorio vercellese e francese. Sarà presentato durante il Gala il 3 marzo 2024, seguito da una messa solenne nella Cattedrale di Sant’Eusebio, accompagnata dalla musica di Mozart. Durante la mostra, il Teatro Civico ospiterà il XXVI Viotti Festival, con concerti di solisti internazionali e il Quartetto Goldmund, che suonerà strumenti Stradivari appartenuti a Paganini. Gli artisti eseguiranno opere di Viotti, evento molto raro nel mondo concertistico. Saranno inoltre organizzati eventi collaterali come spettacoli teatrali, rievocazioni storiche e workshop. Grande amante degli strumenti realizzati da Antonio Stradivari, Viotti è stato anche il principale artefice del mito di questo famoso liutaio, oggi noto in tutto il mondo. È arrivato a possederne ben dodici e una preziosa selezione potrà essere ammirata in occasione di questa mostra (alcuni sono esposti per la prima volta in Italia). Un aspetto poco conosciuto è il contributo di Viotti alla creazione della Marsigliese, l’inno nazionale francese. Ufficialmente scritta nel 1792 da Rouget de Lisle, la Marsigliese fu in realtà tratta (per la sola parte musicale) da un tema con variazioni di Viotti datato 1781 e ritrovato da Guido Rimonda, direttore musicale del Viotti Festival e grande esperto viottiano.

“La mostra è il primo omaggio a due grandi autori che hanno reso onore all’Italia in tutto il mondo”, commenta Guido Rimonda. “Uno, Stradivari, già noto e celebrato, l’altro, Viotti, in piena fase di riscoperta e meritevole di ogni attenzione. Se pensiamo che un secolo fa il nome di Antonio Vivaldi era praticamente sconosciuto, allora Viotti potrebbe presto essere un nuovo Vivaldi”. 

“Installazioni multimediali immersive, grandi schermi, proiezioni a parete, animazioni ed esperienze interattive, effetti sonori, giochi di luce e riproduzioni di musiche ad alta definizione. Tutto è concepito e sviluppato per far vivere un’esperienza di conoscenza e di bellezza e coinvolgere i visitatori nel significato di una vicenda personale che ha contribuito a cambiare la storia della musica”, aggiunge Elisabetta Bruno, fondatrice e amministratrice di Heritage.

L’esperienza di visita è pensata come un evento, pertanto saranno previsti slot di prenotazione per evitare code e sovraffollamenti e garantire una buona fruizione dell’esposizione. Tutti i dettagli sul sito https://viottistradivari.it a partire dal 4 marzo.

Orari: Dal 13 aprile al 5 maggio, tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.
Dal 6 maggio al 2 giugno, dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 19.

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