Firenze, quattro opere di Picasso in mostra alla Collezione Casamonti

La Collezione Roberto Casamonti di Firenze rilancia il proprio percorso espositivo con un’iniziativa che riporta in mostra i grandi maestri del XX secolo. A partire da febbraio 2025, alcune opere della raccolta saranno periodicamente estratte dal deposito per essere esposte accanto alla selezione di artisti dagli anni Sessanta agli inizi del XXI secolo, attualmente in mostra.

Il primo appuntamento di questo progetto vedrà protagonista Pablo Picasso, con quattro opere visibili fino a sabato 3 maggio 2025 nelle sale della Collezione. I dipinti, realizzati tra gli anni Venti e Sessanta del Novecento, offriranno ai visitatori un viaggio attraverso le diverse fasi della produzione del genio spagnolo, mettendo in luce le evoluzioni stilistiche, le tematiche e le tecniche che hanno caratterizzato la sua carriera.

Un percorso tra avanguardie e innovazione

L’esposizione dedicata a Picasso sarà un’occasione per comprendere la complessità della sua ricerca artistica. Con una produzione sterminata che attraversa più di sette decenni, Picasso ha ridefinito il linguaggio visivo moderno, sperimentando con forme, colori e materiali. Le quattro opere selezionate rappresentano altrettanti momenti della sua evoluzione, offrendo uno spaccato della sua capacità di reinventarsi e assorbire stimoli sempre nuovi.

L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di valorizzazione della Collezione Roberto Casamonti, che ha aperto le sue porte al pubblico il 25 marzo 2018 nel Palazzo Bartolini Salimbeni, in Piazza di Santa Trinita a Firenze. L’edificio, capolavoro rinascimentale progettato da Baccio d’Agnolo, accoglie un percorso espositivo articolato in due sezioni: la prima dedicata agli artisti del primo Novecento fino agli anni Sessanta, la seconda concentrata sulla produzione successiva. Nata dalla passione del gallerista Roberto Casamonti, la raccolta ospita opere di alcuni dei più importanti artisti italiani e internazionali. Tra i nomi presenti figurano Boetti, Schifano, Mirò, Basquiat, Warhol e Christo, testimoniando un’attenzione particolare per le correnti artistiche che hanno segnato il XX e il XXI secolo.