Massa, Museo Diocesano

Musei d'Italia

2013, Ottava puntata

Nel centro storico di Massa, un antico palazzo fatto costruire dal principe Alberico I Cybo Malaspina, ospita oggi le sale del Museo Diocesano: un museo di piccole dimensioni, non molto conosciuto, ma veramente interessante perché offre una visione approfondita sulla storia artistica del Ducato di Massa e Carrara, uno Stato dalla lunga storia in quanto fu indipendente (prima come marchesato, poi come principato quindi come ducato) dal 1473 fino al 1829, anno in cui fu annesso al Ducato di Modena e Reggio. Durante tutti questi anni, caratterizzati dal governo dei Malaspina, molti artisti arrivarono nelle terre apuane o lasciarono testimonianze della loro arte. Tra quelli che si possono ammirare nel museo, possiamo annoverare Bernardino del Castelletto, Jacopo della Quercia, Domenico Fiasella, Gian Lorenzo Bernini, Ferdinando Tacca. Scopriamo le meraviglie del Museo Diocesano di Massa con Ilaria, come sempre la nostra guida d'eccezione!

Eccoci di nuovo qui con la nostra rubrica Musei d’Italia! Il museo di cui parleremo oggi si trova nel centro città di Massa ed è un museo che ha una certa importanza nel territorio, nonostante le ristrette dimensioni.

Il palazzo che lo ospita venne fatto costruire da Alberico I Cybo - Malaspina, principe della signoria di Massa Carrara, che si rivelò grande umanista. Il mecenate si proponeva di fondare una nuova città che non risultasse inferiore agli altri principati del periodo: siamo nella seconda metà del Cinquecento. Il suo interesse per le arti si poteva notare anche dalla decorazione di case e palazzi con affreschi e graffiti, motivo per cui la città venne denominata “Massa Picta”, cioè Massa dipinta.

Destinato inizialmente ai figli della famiglia Cybo-Malaspina, il palazzo in questione cadde in degrado nell’età napoleonica, ma grazie alla duchessa Maria Beatrice d’Este (duchessa di Modena e Massa, che lasciò al figlio il Ducato di Modena per dedicarsi completamente al Ducato di Massa Carrara) riacquistò la precedente importanza con la Restaurazione, facendolo diventare sede vescovile dal 1822 al 1970, fino al decimo vescovo residente nel Palazzo.

Dal 2003 è stato allestito al primo piano del Palazzo il Museo Diocesano, che inizialmente comprendeva solo i “Tesori della Cattedrale”, la Cattedrale dei Santi Pietro e Francesco: sono visibili paramenti e suppellettili liturgiche, tra cui una statua reliquiario del lucchese Giovanni Vambré e un crocifisso realizzato su modello di Gian Lorenzo Bernini. Dopo tre anni sono state aperte anche le sale dedicate alle opere provenienti dalle altre chiese della diocesi.

Ilaria all'ingresso del Museo Diocesano di Massa
Ilaria all'ingresso del Museo Diocesano di Massa

Tra queste si ricordano il trittico realizzato da Bernardino del Castelletto, in cui sono raffigurati la Madonna col Bambino e Angeli e quattro Santi nelle parti laterali, la statua in legno raffigurante un santo monaco, attribuita a Jacopo della Quercia, e la Pietà di Felice Palma.

Inoltre sono presenti opere di Francesco Marti, Agostino Ghirlanda, Domenico Fiasella. Il Museo ospita anche esposizioni; si è da poco conclusa la mostra dedicata al Cardinale per Massa Alderano Cybo nel quarto centenario della sua nascita, una mostra che si snodava tra il Museo Diocesano e l'Archivio di Stato, la Cattedrale e il Palazzo Ducale.

Il cardinale Alderano fu un grande mecenate nella seconda metà del Seicento, tanto da avere una notevole collezione di dipinti (testimonianze di questo si trovano addirittura a Roma nella Cappella Cybo in Santa Maria del Popolo, da cui proviene la Madonna col Bambino di Pinturicchio, affresco che oggi si trova nel Duomo di Massa, nella cappella Ducale), e diventando poi il promotore del classicismo barocco caratteristico di Roma nel ducato di Massa Carrara. Nella mostra che si è tenuta proprio al Museo Diocesano “Dono di Sua Eminenza. Meraviglie del Barocco romano a Massa”, a cura di Fabrizio Federici e Claudio Casini, è stato possibile ammirare diverse delle opere che il cardinale commissionò per Massa, tra le quali lo stesso crocifisso bronzeo realizzato a partire da un modello di Gian Lorenzo Bernini. Concludendo direi che il Museo Diocesano di Massa merita assolutamente una visita per conoscere le opere che hanno fatto la storia del territorio apuano.



Informazioni utili



Il Museo Diocesano di Massa si trova nel centro storico rinascimentale della città apuana. È facilmente raggiungibile sia con mezzi propri che con i mezzi pubblici. Dall'uscita dell'autostrada di Massa basta seguire le indicazioni per il centro storico: nei dintorni del Museo ci sono molte strade con possibilità di parcheggio: il più vicino è quello situato tra via Bastione e via delle Mura Sud, gratuito, ma spesso pieno. Altrimenti lungo viale Chiesa e viale Roma è sempre possibile trovare facilmente un posto. Chi arriva in treno può raggiungere il centro storico a piedi (circa venti minuti) oppure con gli autobus che regolarmente fanno il tragitto stazione-centro storico. L'ingresso al Museo Diocesano di Massa è gratuito, ma apre solo alcune ore e non tutti i giorni (dal giovedì alla domenica): per informazioni precise vi consigliamo di visitare il sito ufficiale del museo, www.museodiocesanomassa.it.


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Ilaria Baratta








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