Santa Lucia

Autore: Francesco Guarino

Dipinta in pendant con una Sant'Agnese, questa Santa Lucia è un interessante lavoro di Francesco Guarino (o Guarini), pittore campano del Seicento formatosi sul solco di Massimo Stanzione e del caravaggismo napoletano. Questo dipinto è stato datato al 1645 circa sulla base di riscontri stilistici: siamo quindi verso l'ultima fase della carriera dell'artista che, scompare prematuramente nel 1651 (secondo la "leggenda", a causa della perdita della donna amata, che l'avrebbe gettato in una profonda depressione da cui non si sarebbe più sollevato).

Guarino dipinge la sua santa Lucia come una bella popolana del meridione d'Italia, girata di tre quarti, mentre osserva noi con uno sguardo intenso. Di particolare effetto sono i diversi colori delle sue vesti e degli accessori (come il velo che scende dai capelli raccolti e ricade sulla camicia bianca, oppure il contrasto tra il rosso delle maniche e il verde dell'abito, e ancora i fiocchetti blu sulle spalle e l'orecchino dorato). Non ci accorgeremmo di vedere una santa se non fosse per i due attributi: la palma del martirio e soprattutto gli occhi poggiati sul libro, il dettaglio più impressionante e crudo dell'opera. Gli occhi appaiono infatti come se fossero stati appena strappati: i bulbi oculari sono ancora sanguinanti e conservano attaccati a loro qualche capillare (e i grumi di sangue sporcano anche la copertina del libro dentro il quale la santa, con grande naturalezza, infila il dito indice per tenere il segno).

Il dipinto fa parte del nucleo della raccolta della Banca Carime (che ha peraltro cessato la propria attività nel 2017 finendo inglobata da Ubi Banca) esposto presso la Galleria Nazionale di Cosenza.

8 maggio 2017

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