Pala di Spedaletto

Autore: Lorenzo Vecchietta
1463-1464
Pienza, Museo Diocesano

Questa splendida pala di Lorenzo di Pietro, meglio noto come il Vecchietta, presenta nello scomparto centrale, il principale, una Madonna col Bambino in trono assieme ai santi Biagio, Giovanni Battista, Nicola e Floriano (tutti identificati dai nomi apposti sullo scalino sul quale si trovano), nella lunetta una raffinata Annunciazione e, nella predella, a sinistra il martirio di san Biagio, al centro la Crocifissione, e a destra la carità di san Nicola alle tre giovani, con ogni scena che è separata dalle altre da figure di santi dipinte a monocromo, in maniera che sembrino statue inserite entro spaziose nicchie.

Si tratta di uno straordinario esempio di pala rinascimentale di formato quadrato, perfettamente integra e conservata, e rappresenta anche una testimonianza importante del percorso artistico del Vecchietta che, con questa pala, dimostra di aver pienamente superato i suoi legami con i fondi oro (che abbondano nella sua produzione) per abbracciare invece modi molto più moderni (benché permanga il retaggio medievale della scala gerarchica delle figure: la Madonna, infatti, da seduta è più alta dei santi in piedi). Malgrado qualche incertezza nella raffigurazione prospettica del loggiato entro cui ha luogo la scena dell'Annunciazione, il Vecchietta si dimostra un pittore al contempo molto raffinato (lo dimostrano la veste dell'angelo, le bordature dorate sinuose in linea con la tradizione senese, le decorazioni del trono e degli abiti dei santi, il marmo che chiude il loggiato entro cui avviene la scena principale) e contraddistinto da una naturalezza decisamente scultorea, ravvisabile soprattutto nei volti dei personaggi. Il Vecchietta, infatti, fu anche scultore, ma non solo: la figura di Giovanni Battista s'ispira chiaramente al san Giovanni Battista in bronzo che Donatello aveva realizzato per il Battistero di Siena. La luminosità tersa e chiara della composizione rimanda invece alle soluzioni di Domenico Veneziano.

Il dipinto fu commissionato al Vecchietta per una grancia (ovvero una sorta di fattoria fortificata), quella di Spedaletto (da cui il nome "Pala di Spedaletto"), nei pressi di Pienza, che dipendeva dallo Spedale di Santa Maria della Scala a Siena. Infatti, agli angoli del bordo inferiore della cornice, si può notare il simbolo dello Spedale. I due santi alla sinistra della Madonna sono i santi eponimi delle due cariche più alte dello spedale all'epoca, il rettore, Niccolò Ricoveri, e il camerlengo, Floriano di Jacopo. Gli altri due santi, invece, alludono ai battesimi che venivano celebrati nella chiesa della grancia, e al fatto che lo Spedale di Santa Maria della Scala possedeva una reliquia di san Biagio, che secondo la tradizione era un medico. L'opera risale al 1463-1464 e oggi è conservata presso il Museo Diocesano di Pienza.

2 agosto 2017

Pala di Spedaletto di Lorenzo Vecchietta

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