Rachida Dati è la nuova ministra della Cultura francese, ma la nomina ha scatenato polemiche e critiche


È Rachida Dati la nuova ministra della Cultura francese. La nomina ha scatenato non poche polemiche sia nel mondo politico sia in quello culturale.

È Rachida Dati la nuova ministra della Cultura francese, già ministra della Giustizia dal 2007 al 2009 sotto la presidenza di Nicolas Sarkozy. La neo ministra, che succede a Rima Abdul Malak, è stata nominata dal presidente Macron su proposta del giovane primo ministro Gabriel Attal, scatenando non poche polemiche sia nel mondo politico sia in quello culturale. Sulla stampa francese si legge che le perplessità e le critiche sono dovute innanzitutto alla sua estraneità al mondo della cultura e al fatto che Dati sia stata indagata nel 2021 per corruzione per servizi di consulenza a una filiale di Renault-Nissan, accuse che lei ha negato. Conservatrice ed ex membro del partito francese Les Républicains (LR), da cui è stata esclusa subito dopo la nomina a ministra della Cultura, questa nomina è stata inoltre vista come una sostituzione in un rimpasto che ha spostato il governo francese a destra.

Il passaggio ufficiale da Rima Abdul Malak (nominata nel maggio 2022) a Rachida Dati nella guida del ministero della Cultura è avvenuto venerdì 12 gennaio e nel suo discorso d’insediamento ha dichiarato: “So quanto la capitale (Parigi) sia ricca di cultura e farò in modo che essa venga mantenuta interessandomi al suo patrimonio e in particolare alla realizzazione della sfida lanciata dal Presidente della Repubblica nel 2019: la riapertura di Notre-Dame quest’anno. Ma voglio che la cultura sia ancora più presente in tutte le città e regioni, in tutti i territori. Dobbiamo costruire una nuova cultura popolare per tutti, dai quartieri alle aree rurali. Ciò può essere fatto solo in stretto legame con gli enti locali della Francia metropolitana e d’oltremare che possono contare su di me per sostenere le loro iniziative”.

“È importante”, ha proseguito, “che la cultura sia accessibile a tutti, soprattutto ai giovani. Questo è lo scopo del Culture Pass. Deve essere uno strumento di educazione popolare. Credo nell’importanza della cultura nell’educazione delle generazioni più giovani. Questa sarà una delle priorità che condividerò con il mio collega Ministro dell’Istruzione. Credo inoltre che il fondamento essenziale dell’Europa sia la cultura che condividiamo e che dobbiamo far vivere insieme”. “La cultura è una battaglia quotidiana, in un mondo dove le sfide sono tante. La mia grande arma è la combattività e la metterò al servizio della cultura, dei suoi rappresentanti, dei suoi professionisti, dei suoi artisti e dei francesi che hanno bisogno di più cultura e di più accesso ad essa”, ha concluso. “Come potete vedere, sono determinata ad agire e ad ascoltare tutti coloro che sono coinvolti nella cultura del nostro Paese”.

Rachida Dati è la nuova ministra della Cultura francese, ma la nomina ha scatenato polemiche e critiche
Rachida Dati è la nuova ministra della Cultura francese, ma la nomina ha scatenato polemiche e critiche


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