Firenze, modelli botanici in cera esposti al Museo dell'Opificio delle Pietre Dure


Solo un mese di tempo per vedere a Firenze, al Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, degli eccezionali capolavori della ceroplastica settecentesca: una selezione di modelli botanici in cera appena restaurati, da una collezione unica al mondo, quella della Specola di Firenze, di quasi 200 modelli a grandezza naturale.

Con il titolo Fiori, foglie e spine. Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze espone, a conclusione del restauro affidato ai tecnici dell’Opificio una sorprendente selezione di modelli botanici in cera dalla collezione, unica al mondo, di quasi 200 modelli botanici a grandezza naturale del Museo della Specola di Firenze. Saranno proposti al Museo dell’Opificio per lo spazio di un solo mese, in una esposizione curata dalla direttrice Laura Speranza.

Quelli esposti al museo dell’Opificio sono capolavori della ceroplastica, considerati tra i più belli al mondo. L’imitazione del reale e la raffinatezza esecutiva degli antichi ceroplasti fiorentini che li hanno creati nel corso del Settecento, destano ancora oggi stupore. Si ammira, in particolare, la creatività con cui questi artigiani – artisti hanno attinto all’uso dei più svariati materiali per ottenere effetti naturali, come l’aggiunta di un pulviscolo argentato per ottenere la brillantezza della superficie dell’Euphorbia canariensis, l’aggiunta di spine vere nei cactus o il ricorso a leggeri filamenti vegetali, simili alla tela del ragno, per simulare quella sorta di peluria che si trova fra le piccole foglie grasse della Sempervivum arachnoideum.

Queste piante in cera documentano la straordinaria varietà del mondo vegetale conosciuto tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo e dovevano stupire ed educare il pubblico del Museo di Storia Naturale di Firenze, voluto dal Granduca di Toscana, Pietro Leopoldo di Lorena, nel 1775.

Al tempo, il Museo venne dotato di una Officina di Ceroplastica dove esperti artisti ceraioli, oltre a realizzare modelli anatomici, produssero anche questi splendidi esemplari botanici identificati con il nome scientifico, in latino, secondo la nomenclatura introdotta da Carlo Linneo solo pochi anni prima (Species Plantarum, 1753). Ogni modello è alloggiato in un elegante vaso di porcellana di Doccia, prodotto nella nota fabbrica Ginori, vero e proprio emblema del gusto raffinato del suo committente e di un’epoca in cui la scienza si faceva accompagnare dalla Bellezza e dall’Arte. Nella piccola mostra al Museo dell’Opificio, prima della loro esposizione nel nuovo allestimento de La Specola alla quale fa in qualche misura da battistrada, si potranno apprezzare sette tra i più interessati modelli botanici in cera, affiancati dalle immagini delle corrispettive piante presenti in Natura.

“Essenziali apparati didattici consentono l’approfondimento della tecnica esecutiva delle piante in cera e delle attività svolte nel restauro appena ultimato, ove la consulenza botanica di Chiara Nepi ha avuto un ruolo determinante”, annuncia la direttrice Laura Speranza.

La Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, Emanuela Daffra, sottolinea, da parte sua, come "il restauro di questo gruppo di preziosi manufatti si inserisca nella tradizione di fruttuosa collaborazione dell’Opificio delle Pietre Dure, attraverso il suo settore di restauro materiali, ceramici, plastici e vitrei, con il Museo di Storia Naturale per il recupero e la manutenzione del suo ricco patrimonio di opere in cera, dai modelli anatomici a quelli botanici". Lucilla Conigliello, Direttore Tecnico SMA- Università di Firenze, afferma: "Come Sistema Museale dell’Ateneo fiorentino siamo davvero lieti di poter dare con questa piccola esposizione un’anticipazione dello straordinario lavoro eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure per il restauro delle cere botaniche che tra pochi mesi tutti potranno apprezzare nel nuovo allestimento del Museo La Specola, che sarà davvero molto suggestivo. Il debito di riconoscenza che ci lega all’Opificio è grande, per tante attività e interventi programmati negli anni, su beni anche tra loro molto diversi. È un privilegio poter collaborare con funzionari e restauratori di altissimo profilo, in condivisione d’intenti, per garantire la conservazione di opere d’arte uniche".

Per tutte le informazioni, potete visitare il sito ufficiale del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraFiori, foglie e spine. Modelli botanici in cera dal Museo della Specola di Firenze
CittàFirenze
SedeMuseo dell’Opificio delle Pietre Dure
DateDal 06/11/2023 al 06/12/2023
CuratoriLaura Speranza
Temiarte e natura

Firenze, modelli botanici in cera esposti al Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
Firenze, modelli botanici in cera esposti al Museo dell'Opificio delle Pietre Dure


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