Stra (Venezia), a Villa Pisani una grande monografica di Federico Garolla. Esposte oltre 100 sue fotografie


Dal 24 aprile al 27 ottobre 2024 a Villa Pisani a Stra (Venezia) è visitabile la grande monografica di Federico Garolla. L’esposizione riunisce oltre 100 fotografie che offrono una visione completa della sua produzione.

Dal 24 aprile al 27 ottobre 2024 presso il Museo Nazionale Villa Pisani a Stra (Venezia) è aperta al pubblico la grande monografica Gente d’Italia. Fotografie 1948 - 1968 di Federico Garolla (1925-2012), a cura di Uliano Lucas e Tatiana Agliani.

La mostra riunisce oltre 100 fotografie che offrono uno spaccato completo della sua produzione, dai suoi reportage dedicati al mondo del cinema al suo innovativo lavoro dedicato al mondo della sartoria romana con ritratti di Valentino, Capucci, le Sorelle Fontana e Schuberth, ma anche ritratti di artisti come Guttuso e De Chirico ripresi nei loro atelier, di musicisti da Stravinsky a Rubinstein, di scrittori come Elsa Morante e Ungaretti. La villa affrescata da Tiepolo, con il suo celebre labirinto e il parco, diventa quindi luogo della messa in scena di uno spaccato della nostra società nel secondo dopoguerra attraverso la sensibilità di Federico Garolla. Anni di ripartenza ma ancora carichi di difficoltà, come la difficile quotidianità di vita nei paesi della Riviera del fiume Brenta, dove la gente comune cercava di sottrarsi a una stentata sopravvivenza. Quella efficacemente colta da un reportage di Garolla realizzato nel 1956 e che, riprodotto in grandi immagini, popola di ricordi il parco della Villa all’interno dello spazio delle scuderie. “Una selezione di fotografie realizzate da Garolla proprio nei luoghi attigui al complesso di Villa Pisani e che abbiamo voluto esporre in un’installazione all’interno del Parco”, sottolinea Loretta Zega, direttrice del Museo Nazionale di Villa Pisani.

L’obiettivo di Federico Garolla era spaziare, con prontezza e lucidità, dal luccichio delle prime sfilate di moda al nascente star system, alla gente comune. Con il suo inconfondibile stile, Garolla osserva questa trasformazione cogliendo la modernità, ma al contempo anche le sue profonde contraddizioni. Sono gli anni Cinquanta: il periodo d’oro delle riviste illustrate e la diffusione della televisione è ancora un fenomeno lontano. Garolla diventerà principale testimone dell’affermazione delle grandi sartorie dell’alta moda romana di cui diventerà uno dei protagonisti, rendendo un servizio di posa un reportage inserito all’interno della quotidianità. 

“Garolla fotografa la gente, quella che sta insieme, riappacificata e riunita, la gente che partecipa ai riti collettivi del divertimento, della gioia dell’essere sopravvissuti. Il suo lavoro è attento ai fatti e di esso ci consegna l’anima e l’essenza”, sottolinea Daniele Ferrara, titolare della Direzione regionale Musei Veneti del Ministero della Cultura, istituzione che, con la Direzione del Museo di Villa Pisani a Stra e la collaborazione di Suazes e Isabella Garolla, promuove questa grande mostra.

“Garolla appartiene alla generazione del fotogiornalismo solo perché, nell’epoca in cui si espresse il suo talento, i musei, soprattutto in Italia, non prendevano in considerazione la fotografia come un’espressione artistica”, sottolinea il curatore Uliano Lucas. “Questa mostra vuole contribuire a collocare nella giusta posizione questo importante nostro fotografo”. 

Federico Garolla nasce a Napoli nel 1925. Nel 1936 si trasferisce in Eritrea con la famiglia, dove si avvicina al mondo del giornalismo e della fotografia, scrivendo sul Corriere di Asmara. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale rientra in Italia, a Napoli, dove collabora con il Mattino, il Domani d’Italia, la Settimana Incom Carta. Nel 1950 si trasferisce a Milano dove si dedica completamente al fotogiornalismo: realizza numerosi reportage per prestigiose testate come L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi. Sui scatti sono pubblicati anche su riviste straniere, quali Paris Match, National Geographic, Colliers, Stern. Nel 1951 è inviato speciale di Epoca, e in seguito per Le Ore. Dal 1953 documenta la nascita dell’alta moda italiana, immortalando i giovani stilisti nei loro atelier e le modelle per strada per riviste come Eva, Annabella, Donna, Bellezza, Arianna, Grazia e Amica. Nel 1956 si trasferisce a Roma dove fonda Foto Italia dell’Agenzia Italia di cui è il primo direttore. Nello stesso tempo testimonia la vita culturale italiana immortalano pittori, scrittori, musicisti, attori di cinema e teatro. Ma fotografa anche la gente comune e la vita negli anni del Dopoguerra. Negli anni Sessanta apre l’agenzia di pubblicità Studio GPO e realizza campagne per aziende come Cirio, Locatelli e Spigadoro. Illustra rubriche di gastronomia e libri di cucina pubblicati da Longanesi e De Agostini. Nel 1968 inizia la sua attività in Rai in qualità di regista e giornalista per alcune rubriche del TG e per una serie di documentari. Al contempo realizza reportage fotografici dedicati a musei, luoghi d’interesse architettonico e paesaggistico, pubblicati poi da Mondadori, Rizzoli, Domus, De Agostini. Nel 1982 con Mario Monti costituisce una casa editrice che dà alle stampe guide di musei attingendo al suo ampio archivio fotografico. Alla fine degli anni Novanta si dedica alla catalogazione e al recupero del suo archivio. Negli anni 2000 chiude la casa editrice e si occupa, con la figlia Isabella, alla sola valorizzazione del proprio archivio.

Immagine: Federico Garolla, Istituto Don Bosco, Napoli, 1959 (dal reportage Infanzia abbandonata) © Archivio Federico Garolla

Informazioni sulla mostra

CittàVenezia
SedeVilla Pisani
DateDal 24/04/2024 al 27/10/2024
ArtistiFederico Garolla
CuratoriUliano Lucas, Tatiana Agliani
TemiNovecento, Fotografia

Stra (Venezia), a Villa Pisani una grande monografica di Federico Garolla. Esposte oltre 100 sue fotografie
Stra (Venezia), a Villa Pisani una grande monografica di Federico Garolla. Esposte oltre 100 sue fotografie


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