Mater dolorosa

Autore: José de Ribera
1638
Kassel, Gemäldegalerie

Dipinta dal pittore spagnolo (ma napoletano d'adozione) José de Ribera nel 1638 (si tratta di un'opera firmata e datata), questa Mater dolorosa era destinata alla devozione privata e, in questo caso, era accompagnata da un pendant, l'Ecce Homo oggi conservato a Greenville negli Stati Uniti presso il Bob Jones University Museum. Ribera dipinse l'opera in più esemplari, e ne sono noti due: uno è questo, conservato a Kassel presso la Gemäldegalerie, mentre l'altro si trova in collezione privata ed è stato rintracciato nel 2003 dall'attuale direttore della National Gallery di Londra, Gabriele Finaldi.

L'iconografia della Mater dolorosa vuole che Maria sia ritratta da sola mentre piange la morte del figlio dopo la sua crocifissione. Ribera affronta il tema con grande patetismo: la sua Madonna non riesce a trattenere la lacrime, che stanno solcando il suo viso, gli occhi sono gonfi e arrossati dal pianto, la bocca aperta in un lamento, le mani giunte in atto di preghiera ma anche di disperazione. Questo di Ribera è un grandissimo capolavoro di espressività, tipico del barocco napoletano di cui l'artista fu uno degli esponenti di punta. Non è facile trovare rappresentazioni così profonde e veritiere del dolore. Si avverte tuttavia una forte influenza tizianesca: posa ed espressione ricordano infatti la Mater dolorosa di Tiziano oggi conservata al Prado di Madrid.

L'opera arrivò a Kassel nel 1803, quando il principe elettore d'Assia, Guglielmo I, la acquisì dall'elettore di Baviera in cambio di un quadro di Paulus Potter.

18 aprile 2017

Mater dolorosa di José de Ribera

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