Natività con i santi Elisabetta e Giovannino

Autore: Correggio
1512 circa
Milano, Pinacoteca di Brera
Immagine

Non sappiamo per chi fu realizzata questa meravigliosa Natività con i santi Elisabetta e Giovannino, opera di Antonio Allegri meglio noto come il Correggio, ma su base stilistica la si può datare al 1512 circa, quando l'artista soggiornava a Mantova. I personaggi principali figurano al centro della scena: Gesù Bambino sta dormendo attentamente vegliato dalla Vergine, e san Giuseppe, sdraiato a fianco a lei, è anch'egli addormentato. Ad adorare il Bambino giungono la cugina di Maria, santa Elisabetta, che tiene sulle ginocchia il figlio, san Giovannino: un'iconografia dunque insolita, dal momento che la natività non prevedeva solitamente la presenza di queste due figure (ci sono comunque dei precedenti). Probabile che si trattasse di una richiesta del committente. Dietro, alcuni angeli accompagnano l'evento, e un paio di pastori già sopraggiunge. Il tutto è ambientato in un rigoglioso ambiente montano la cui protagonista è la grande capanna che occupa tutta la parte destra della composizione. Una capanna davanti alla quale si staglia, peraltro, una colonna classica con capitello ionico che divide nettamente la composizione in due parti distinte, con Gesù Bambino al centro esatto della scena, secondo uno schema compositivo tipico della pittura emiliana e mantovana del tempo (si pensi alle opere del Garofalo).

Il dipinto risente fortemente dell'influenza di Leonardo da Vinci, dal quale il Correggio riprese non soltanto la tecnica dello sfumato, applicata soprattutto sui personaggi, ma anche la prospettiva aerea che qui si risolve in un'aria fresca e sottile che fa stormire le fronde degli alberi (le vediamo muoversi sullo sfondo) e riempie il cielo di nubi sottili, mentre in lontananza già si vedono i bagliori dell'alba. Il fatto che san Giuseppe stia dormendo appoggiato a una sella è un riferimento alla fuga in Egitto: secondo il racconto evangelico, infatti, sarebbe stato avvisato da un angelo in sogno, che gli avrebbe raccomandato di recarsi in Egitto per far sì che Gesù sfuggisse alla strage degli innocenti. Lo scorcio del Bambino invece potrebbe richiamare (anche a livello simbolico) il Cristo morto del Mantegna, principale punto di riferimento del Correggio in età giovanile.

L'opera era catalogata nel 1633 presso le collezioni dei principi Ludovisi di Roma come una "Natività di Christo alta palmi 4 longa pmi 5 [...] del Correggio della prima Maniera. Oggi è invece conservata presso la Pinacoteca di Brera.

1 settembre 2017
Per conoscere l'arte del Correggio: https://www.finestresullarte.info/Puntate/2012/12-correggio-antonio-allegri.php

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