Scoperte due nuove notizie sulla vita di Johannes Vermeer


Durante i preparativi per la mostra sulla Delft di Vermeer che si terrà dal 10 febbraio al Museo Prinsenhof di Delft, sono state scoperte due notizie inedite sulla biografia di Johannes Vermeer. Ecco quali sono.

Sono emerse due nuove scoperte sulla vita di Johannes Vermeer (Delft, 1632 – 1675), il grande artista del Seicento olandese, durante i preparativi per la mostra La Delft di Vermeer che verrà ospitata dal Museo Prinsenhof di Delft, città natale del pittore, dal 10 febbraio al 4 giugno 2023. Si tratta di ritrovamenti definiti “importantissimi” dal museo: l’ex archivista Bas van der Wulp di “Erfgoed Delft”, il dipartimento dei beni culturali della città, ha trovato una nota, finora sconosciuta, su Vermeer nel registro delle sepolture della Oude Kerk (Chiesa Vecchia), che mostra che l’artista ha ricevuto un lussuoso funerale, mentre in un documento dell’archivio sulle richieste di rimborso dei danni, il dipendente Babs van Eijk ha scoperto che la madre di Vermeer, Digna Baltens, ha ricevuto un risarcimento per i danni subiti alla locanda “Herberg Mechelen” dopo il devastante disastro dell’esplosione della polveriera del 1654. Con queste scoperte vengono aggiunte nuove conoscenze sulla vita di Vermeer. Entrambi gli oggetti d’archivio possono essere visti nella mostra dal 10 febbraio al 14 giugno 2023.

Per quanto riguarda la registrazione della sepoltura, la menzione, finora sconosciuta, di Vermeer in un registro funerario della Oude Kerk, dove l’artista è sepolto, afferma che al funerale di Vermeer, il 16 dicembre 1675, la bara fu portata da non meno di quattordici portatori e che la campana della chiesa suonò per un tempo. L’esatta registrazione della sepoltura recita quanto segue: “16 dicembre (1675): Johan Vermeer, pittore dietro il N[ieuwe] Kerck aen de O[ude] Langendijck. tomba propria. 14 portatori, 1 suono di campana. 8 figli minorenni, 3 figli maggiorenni”. Secondo Van der Wulp dovette dunque trattarsi di un funerale molto lussuoso: non sono state trovate cerimonie simili per altri artisti. Tuttavia il cognato di Vermeer, Willem Bolnes, morto nel 1676, ricevette esattamente un funerale del genere, e anche per la suocera di Vermeer, Maria Thins, che morì pochi anni dopo, furono organizzate esequie simili, con la differenza che per lei la campana suonò due ’tempi’ e non uno solo. Si sospetta quindi che il funerale di Vermeer sia stato pagato dalla suocera. “Probabilmente la suocera voleva solo anticipare le spese del funerale di Vermeer alla figlia”, afferma Van der Wulp, “e a quel tempo non era ancora a conoscenza della misera situazione finanziaria che Vermeer si era lasciato alle spalle: tre anni dopo il Disastroso Anno 1672, Vermeer era senza un soldo”.

La scoperta della nota sul funerale può essere considerata notevole, secondo il Museo Prinsenhof, alla luce dell’ampia ricerca su Vermeer fatta da moltissimi studiosi da oltre cento anni. Ad esempio, Van der Wulp, che ha lavorato per l’archivio per 45 anni, non ha mai fatto una scoperta del genere prima. Janelle Moerman, Direttrice del Museo Prinsenhof, dice a questo proposito: “Sono già state fatte così tante ricerche su Vermeer che tutto ciò che si trova sull’artista è già conosciuto. Ogni scoperta aggiunge, per così dire, un pezzo al puzzle sulla vita del più famoso maestro di Delft”.

Per quanto riguarda invece il secondo documento, durante il devastante Delftse donderslag (il “Tuono di Delft”) del 12 ottobre 1654, ovvero l’esplosione della locale polveriera, anche la locanda gestita dalla madre di Vermeer subì dei danni e il consiglio comunale le riconobbe un risarcimento. Era proprio Digna che si occupava dell’attività di ristorazione della famiglia dopo la morte del marito e viveva ancora lì al momento del devastante scoppio della polveriera. Il documento d’archivio con i rapporti sui danni era noto, ma non che la madre di Vermeer avesse ricevuto un risarcimento.

Entrambi i documenti, come detto, saranno presentati alla mostra La Delft di Vermeer, che si focalizza sulla vita del pittore, sulla sua rete sociale e sul suo rapporto con la città di Delft. Sulla base di oltre 100 oggetti provenienti dai Paesi Bassi e dall’estero, tra cui capolavori di pittori di Delft, arti applicate, mappe, stampe, disegni, libri, documenti dell’ego e altri archivi, viene delineato un quadro del vivace clima urbano nel XVII secolo. La mostra corre parallela alla grande mostra su Vermeer al Rijksmuseum, anch’essa in programma dal 10 febbraio al 4 giugno, una delle rassegne più attese del 2023.

Registro del funerale di Vermeer (16/12/1675), Archivio Città di Delft
Registro del funerale di Vermeer (16/12/1675), Archivio Città di Delft
Risarcimento alla madre di Vermeer per i danni alla sua locanda 'Herberg Mechelen' (07/09/1655), Archivio Città di Delft
Risarcimento alla madre di Vermeer per i danni alla sua locanda ’Herberg Mechelen’ (07/09/1655), Archivio Città di Delft

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