World Press Photo 2024, Mohammed Salem vince il premio per la Foto dell'anno


World Press Photo Award 2024: la Foto dell’anno è lo scatto “A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece” del fotografo palestinese Mohammed Salem.

“Connettere il mondo alle storie che contano” è il filo conduttore del World Press Photo Award 2024 che premia le migliori immagini di fotogiornalismo dell’anno. Oggi sono stati comunicati i vincitori del 2024 i cui scatti verranno raccolti nel volume World Press Photo 2024, in uscita il 17 maggio per Marsilio Arte. Nel 2024, sono stati premiati 33 fotografi per 32 servizi fotogiornalistici, selezionati da una giuria internazionale indipendente tra 61062 opere proposte da 3851 fotografi provenienti da 130 Paesi. La Foto dell’anno 2024 è lo scatto A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece del fotografo palestinese Mohammed Salem, già vincitore in precedenti edizioni del World Press Photo Award.

Salem descrive questa foto come un “momento potente e triste che riassume il senso più profondo di ciò che stava accadendo nella Striscia di Gaza”. L’immagine mostra Inas Abu Maamar che culla il corpo di sua nipote Saly di soli cinque anni uccisa insieme alla madre e alla sorella quando un missile israeliano ha colpito la loro casa a Khan Younis, a Gaza. L’opera è stata scelta dalla giuria per la cura e il rispetto della composizione, un racconto visivo allo stesso tempo metaforico e letterale di una perdita inimmaginabile. Il riconoscimento per la Storia dell’anno va al lavoro Valim-Babena di Lee-Ann Olwage realizzato per GEO. In Madagascar, la scarsa consapevolezza pubblica sulla demenza porta spesso alla stigmatizzazione di coloro che mostrano sintomi di perdita di memoria. La giuria ha motivato la scelta spiegando che “questa storia affronta un problema sanitario universale attraverso la lente della famiglia e dell’assistenza. La selezione di immagini è composta con calore e tenerezza, ricordando a chi guarda le immagini l’amore e la vicinanza necessari in un periodo di guerre e aggressioni in tutto il mondo”.

Il premio per il Progetto a lungo termine è stato assegnato invece a The Two Walls, realizzato da Alejandro Cegarra per il New York Times / Bloomberg. A partire dal 2019, le politiche di immigrazione del Messico hanno subito un significativo cambiamento, passando da un paese storicamente aperto ai migranti e ai richiedenti asilo lungo il confine meridionale a uno che applica politiche di immigrazione rigorose. Alejandro Cegarra, basandosi sulla sua esperienza diretta di migrazione dal Venezuela al Messico nel 2017, ha avviato questo progetto nel 2018. La giuria ha riconosciuto che la sua posizione come migrante fornisce una prospettiva sensibile e centrata sull’umanità, concentrata sull’autonomia e la resilienza dei migranti.

Il premio World Press Photo Open Format è stato ottenuto dalla fotografa ucraina Julia Kochetova per War is Personal, un lavoro che fonde fotografia con poesia e musica, realizzato in collaborazione con un illustratore e un DJ ucraino. In mezzo a decine di migliaia di vittime civili e militari e a una situazione di stallo che perdura da mesi, non ci sono segni di pace per la guerra. Mentre i media forniscono aggiornamenti al pubblico attraverso statistiche e mappe, e l’attenzione internazionale si sposta altrove, la fotografa ha creato un sito che unisce il fotogiornalismo a uno stile documentaristico personale, nella forma di un diario. Lo scopo è quello di mostrare al mondo cosa significhi vivere la guerra nella vita quotidiana.

“Tutte le immagini vincitrici hanno la capacità di trasmettere un momento specifico, ma anche di risuonare al di là del loro soggetto e del loro tempo ed è questo quello che speravamo di trovare”, ha affermato Fiona Shields, responsabile della fotografia di The Guardian e presidente della giuria globale del World Press Photo Contest 2024. “La Foto dell’Anno racchiude proprio questo senso di impatto: è incredibilmente commovente quando la si guarda e, allo stesso tempo, fa discutere sulla pace, il che è estremamente potente in un momento in cui la pace può talvolta sembrare solo un’improbabile fantasia”. 

A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece © Mohammed Salem, Palestine, Reuters
A Palestinian Woman Embraces the Body of Her Niece © Mohammed Salem, Palestine, Reuters

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