A Piacenza due artiste contemporanee celebrano Sonia Delaunay e il suo abito manifesto


XNL Piacenza presenta il progetto espositivo di due artiste contemporanee, Meris Angioletti e Ulla von Brandenburg, invitate a riflettere sulla figura di Sonia Delaunay e soprattutto sull’avventura dell’Atelier Simultané.

Dal 24 novembre 2022 al 16 aprile 2023 XNL Piacenza, il Centro di arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano presenta Sul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay, progetto espositivo di Meris Angioletti (Bergamo, 1977) e Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, 1974) dedicato all’artista russo-francese Sonia Delaunay, nata a Odessa nel 1885 e morta a Parigi nel 1979. Il progetto a cura di Paola Nicolin parte proprio dall’invito rivolto alle due artiste contemporanee a riflettere sulla figura di Sonia Delaunay e in modo particolare sull’avventura dell’Atelier Simultané, attivo dal 1923 al 1934, un’estensione della casa-studio a Parigi in Boulevard Malesherbes dove Sonia Delaunay viveva col marito.

Artista capace di applicare il progetto di rifondazione futurista del mondo, Sonia Delaunay ha coltivato una particolare attitudine verso lo sconfinamento della pittura astratta oltre la cornice del quadro, lavorando sulla dinamica dei colori e la loro interazione, per costruire un personale vocabolario espressivo spesso identificato con il concetto di simultaneità. L’artista ha costantemente indagato la natura percettiva del colore, la natura pura della pittura, ed estende questa posizione pittorica entro una dimensione che simultaneamente coinvolge diverse discipline, dalla pittura al design, dalla moda alla poesia, dal cinema alla scultura alla editoria.

Nel 1913 Sonia fa di un abito il suo manifesto poiché affida alla presentazione del suo primo “vestito simultaneo”, costruito attraverso una combinazione di colori e forme, il messaggio di una modernità anti-moderna, androgina, né maschile né femminile, che vive il corpo come laboratorio di ricerca estetica e sociale. Tra i poeti e i letterati amici della coppia che vive e lavora a Parigi sarà Blaise Cendras a dedicare una poesia al vestito, Sur la robe elle a un corps, da cui è tratto il titolo di questa mostra.

Angioletti e von Brandenburg sono invitate a riflettere su questo episodio come esempio di ricerca sulla natura identitaria del tessuto, sulle diverse traduzioni della pittura pura in immagine in movimento, in voce e spazio e sull’idea stessa di arte come campo aperto in cui il corpo agisce e agendo conosce. La proposta di dialogo attorno a Sonia Delaunay vuole quindi essere una domanda aperta a grandi interpreti contemporanee sul nostro tempo, sull’idea di simultaneità come rapporto uomo-società-spazio.

Temi della mostra sono dunque il tessuto e il corpo, la poesia e la voce, la parola e il gesto, il tempo e lo spazio. Entrambe le artiste, nella rispettiva diversità dei loro linguaggi espressivi, operano da anni al confine tra le discipline, interrogandosi sulle relazioni tra il tessuto, la poesia, la danza, il cinema, il teatro, il suono come strumenti di indagine sociale e psicologica, trasformando rituali, letteratura, cultura popolare, teatro e poesia in installazioni esistenziali pensate soprattutto come set di ipotesi possibili.

Artista e ricercatrice, Meris Angioletti concentra la sua pratica sulla relazione tra linguaggio e corpo. Poesia, letteratura, psicologia, trattati di fisica e matematica così come tarocchi e rituali sono alla base di una ricerca sul visibile e invisibile, sul frammento e l’intero, tra consapevolezza e inconsapevolezza delle cose. Questi riferimenti sono al centro di un’arte che prende la forma di installazioni e tracce sonore, performance, reading notturni, coreografie, proiezioni di luce, colore e immagini. La voce è materia prima privilegiata dall’artista mentre l’opera si crea attraverso diverse fasi di traduzione.

Il lavoro di Ulla von Brandenburg è invece un esempio di ricerca sulle relazioni tra il tessuto e il corpo. Quest’ultimo è vissuto come materiale che crea spazio, che trasforma lo spazio e che induce a comportamenti “altri” e che spesso, nelle sue opere, accoglie come un sipario proiezioni cinematografiche legate a performance e messe in scena dirette dall’artista stessa. Film, teatro, performance, letteratura così come personaggi della storia sono elementi di un discorso complesso che l’artista tedesca ha negli anni abilmente tradotto in scenari tridimensionali di colore e forme.

Ciò che Angioletti e von Brandenburg costruiscono insieme è un’opera-mostra composta da un’installazione in tessuto e da una serie di nuovi film e un ampio progetto sonoro. La galleria è preceduta da uno spazio allestito come una camera del tempo dove è presentata una selezione di gouache di Sonia Delaunay provenienti dalla Galleria Gió Marconi di Milano e da una serie di materiali legati alla poetica dell’artista.

La mostra sarà accompagnata nel corso del tempo da un programma di atelier d’artista concepiti da Meris Angioletti, per riflettere sul concetto di museo-atelier, concepito come luogo di intreccio dei saperi e di laboratori produttivi.

Per info: https://xnlpiacenza.it/

Orari: Da venerdì a domenica dalle 10.30 alle 19.30.

Ingresso gratuito.

Immagine: Ulla von Brandenburg, La fenêtre s’ouvre comme une orange (2022) Diciassette tele dipinte, nastro, corda (dimensioni variabili) e tre film super 16 mm trasferiti in video hd, colori, muto (durate variabili, edizione di 5 + 2 PA). Cortesia dell’artista, della Fondazione di Piacenza e Vigevano e delle gallerie: Art : Concept (Parigi); Meyer Riegger (Berlino/Karlsruhe); Pilar Corrias Gallery (Londra) e Produzentengalerie Hamburg (Amburgo) Concettualizzazione scenografica da Julia Mossé.

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraSul vestito lei ha un corpo. Note su Sonia Delaunay
CittàPiacenza
SedeXNL Piacenza
DateDal 24/11/2022 al 16/04/2023
ArtistiSonia Delaunay, Meris Angioletti, Ulla von Brandenburg
CuratoriPaola Nicolin
TemiArte contemporanea

A Piacenza due artiste contemporanee celebrano Sonia Delaunay e il suo abito manifesto
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