Bologna, restaurato importante dipinto di Lavinia Fontana alla Pinacoteca Nazionale


Si è concluso il restauro di un importante dipinto di Lavinia Fontana, l’Apparizione della Madonna col Bambino alle sante Caterina d’Alessandria, Margherita, Agnese, Orsola e Barbara, conservato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Giaceva nei depositi e ora sarà esposto nelle sale del museo.

A Bologna si è concluso il restauro di un importante dipinto di Lavinia Fontana (Bologna, 1552 – Roma, 1614), l’Apparizione della Madonna col Bambino alle sante Caterina d’Alessandria, Margherita, Agnese, Orsola e Barbara, conservato alla Pinacoteca Nazionale di Bologna. Da diversi anni l’opera giaceva nei depositi dell’istituto di Via delle Belle Arti a causa delle cattive condizioni conservative, ma da oggi è nuovamente esposta al pubblico nella sala 22 dedicata al Manierismo. Il dipinto era stato selezionato nell’aprile 2023 nell’ambito della sesta edizione del concorso Opera tua, il progetto di Coop Alleanza 3.0 realizzato in collaborazione con Fondaco Italia e con il patrocinio del Touring Club Italiano. Questo progetto, dedicato alla valorizzazione dei beni culturali italiani, negli anni ha contribuito al restauro di 41 opere d’arte in tutta Italia.

La società che ha eseguito il restauro è la SOS ART di Carlotta Scardovi, che inizialmente ha compiuto un’indagine diagnostica finalizzata allo studio dei materiali e delle tecniche esecutive, per poi procedere con il restauro. La pellicola pittorica presentava uno strato di depositi superficiali di particolato atmosferico e nerofumo. La vernice si presentava molto spessa ed ossidata, tanto da oscurare preziosi dettagli e tridimensionalità della composizione pittorica. Erano presenti residui di colla della velinatura all’interno delle scodelline del cretto e svelature dovute a precedenti interventi di pulitura, in particolare sugli incarnati, sullo stendardo rosso, sulle nuvole a destra e sulle vesti. Si registrava poi la presenza di piccole lacune sul lato superiore del cielo e nell’angolo inferiore sinistro, stuccate con stucco colorato e ritoccate con colori a vernice da restauro. Per quanto riguarda il supporto, la tela del dipinto, che è foderato, si presentava planare e piuttosto tesa. L’ancoraggio al telaio è stato fatto con sellerine e si presenta in buono stato. Erano presenti depositi superficiali di particolato atmosferico e nerofumo, nonché frammenti di materiale incongruo tra tela e telaio nel lato inferiore. Il telaio, non originale, è espandibile ed in buono stato. Era assente la cornice: è stata pertanto realizzata e montata sul dipinto una cornice lignea dorata di tipo a “cassetta”.

L'opera prima del restauro
L’opera prima del restauro
L'opera dopo il restauro
L’opera dopo il restauro

Per quanto riguarda l’intervento, è stata operata una pulitura attraverso una spolveratura con pennelli morbidi e successiva pulitura a tampone con soluzione acquosa a ph 7,5 controllato, leggermente basico per la rimozione del nerofumo più coeso. La vernice ossidata è stata rimossa, previo test di solubilità, con tamponcini, con una miscela di solventi liberi IA4 ossia isottano ed acetone. La rimozione della vecchia vernice solubilizzata è stata eseguita con ligroina ed alcool isopropilico 9:1. È stata poi eseguita la stuccatura delle lacune, imitazione della superficie con gesso e colla, completamento dell’intervento con integrazione mimetica ad acquerello. Il ritocco pittorico puntuale è stato eseguito con particolare cura, con colori a vernice per restauro, per ridurre le interferenze di zone particolarmente svelate in presenza di preparazione a vista. L’intervento sulla superficie è terminato con la verniciatura finale di protezione. Sul retro, a seguito di una spolveratura, è stata fatta la rimozione dei materiali incongrui presenti tra tela e telaio nel lato inferiore. In occasione del restauro è stata inoltre smontata la stecca di supporto alla tela, che è sostituita con una nuova cornice.

Il dipinto raffigurante l’Apparizione della Madonna col Bambino alle sante Caterina d’Alessandria, Margherita, Agnese, Orsola e Barbara viene esposto per la prima volta dopo il restauro accanto al Ritratto della famiglia Gozzadini e al Bambino nella culla, in un’apposita sezione dedicata alle opere di Lavinia Fontana.

La piccola pala con l’apparizione della Madonna col Bambino è firmata e datata 1601. Proveniente dalla chiesa di san Michele in Bosco, raffigura l’apparizione della Vergine alle sante Caterina d’Alessandria al centro, Agnese e Margherita a destra, Barbara ed Orsola a sinistra, tutte riconoscibili dai rispettivi attributi iconografici. Nell’impianto generale e nella disposizione delle figure, l’opera si ispira all’Estasi di santa Cecilia di Raffaello, esposta nella sezione del Rinascimento della Pinacoteca, rivisitata attraverso un’elegante e preziosa interpretazione del colorismo veneto e della pittura manierista parmense.

Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro
Particolare del restauro

“È un momento di grande felicità ed importanza per la Pinacoteca di Bologna, come del resto per ogni museo, quando si restituisce un bene alla fruizione pubblica”, afferma la direttrice Maria Luisa Pacelli. “Ed è per questa ragione che voglio esprimere la mia più sentita gratitudine a Coop Alleanza 3.0 non solo per il restauro del nostro dipinto di Lavinia Fontana, ma più in generale per l’impegno del gruppo a favore dei beni culturali. Come sappiamo, infatti, senza una reale e fattiva sinergia tra pubblico e privato, e senza la passione e la competenza di professionisti e operatori del settore, sarebbe molto difficile garantire la tutela di un patrimonio assai vasto e fragile come quello del nostro paese”.

“Con l’edizione 2023 di Opera tua e attraverso il recupero di questo dipinto di grandissimo valore e degli altri due capolavori locali ora nuovamente esposti a Padova e Fermo, la Cooperativa ha coniugato in modo concreto e tangibile la valorizzazione del territorio con la promozione dell’inclusione di genere”, dichiara Alice Podeschi, Direttrice Relazione e ingaggio Soci e Stakeholder di Coop Alleanza 3.0 “La visione della cultura che ha la Cooperativa è caratterizzata da condivisione e inclusività, all’interno di un percorso costruito con la comunità e le istituzioni e centrato sul concetto di vicinanza al territorio: valorizzarne le peculiarità, le personalità, la storia, non è solo un modo per rendere omaggio alle sue eccellenza, ma anche per far sì che queste siano fruibili anche dalle generazioni future: un impegno che, dal 2017 ad oggi, grazie ad Opera tua ha trovato concretezza nel restauro di 41 opere, con un investimento di circa 900 mila euro”.

Figlia e allieva del pittore Prospero Fontana, Lavinia Fontana compie la propria formazione nella bottega paterna dove attinge ad una vasta gamma di modelli espressivi, dalle esperienze emiliane, venete, lombarde a quelle tosco-romane. Presso il padre entra in contatto con i riformatori della pittura italiana, Ludovico, Agostino e Annibale Carracci, poco più giovani di lei, ma che non mancano di arricchire la sua cultura figurativa. Nella città felsinea, la pittrice elabora un linguaggio autonomo e acquista ben presto fama di abile ritrattista, distinguendosi per l’accuratezza nella resa di acconciature, abiti e gioielli. Nei ritratti di illustri personalità della sua epoca, tra cui aristocratici, eruditi, diplomatici ed ecclesiastici, riesce a far convivere sapientemente i prototipi della moda internazionale, le esigenze di severità morale della controriforma cattolica e le nuove istanze del naturalismo bolognese. Il Ritratto della Famiglia Gozzadini è tra gli esempi più autorevoli del genere. La sua copiosa produzione pittorica comprende soggetti mitologici, storici, biblici, sacri e numerose pale d’altare. I maggiori successi li consegue a Roma, dove si trasferisce stabilmente nel 1603 su invito del nuovo papa Gregorio XIII, il bolognese Ugo Boncompagni, del quale esegue un famoso ritratto, soggiornandovi fino alla sua morte. Lavinia è oggi universalmente riconosciuta, assieme a Sofonisba Anguissola, Artemisia Gentileschi ed Elisabetta Sirani, tra le protagoniste femminili della pittura italiana tra Cinque e Seicento.


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