Trovarsi tra le stelle: a Carrara l'installazione del duo Antonello Ghezzi


Dal 23 marzo al 2 giugno 2024 il mudaC di Carrara ospiterà l’installazione site-specific del duo Antonello Ghezzi. L’opera nasce dalla riflessione sulla distanza tra piattaforme virtuali e realtà.

Il duo artistico Antonello Ghezzi, che a Carrara è stato presentato con l’Albero cosmico in Piazza Duomo, torna in città dal 23 marzo al 2 giugno 2024 al mudaC | museo delle arti Carrara con l’installazione site-specific Trovarsi tra le stelle, promossa dal Comune di Carrara e curato da Cinzia Compalati. Gli Antonello Ghezzi tornano per la terza volta a lavorare in una città creativa UNESCO dimostrandosi testimoni della creatività quale mezzo di rigenerazione urbana e della comunità. L’intervento di Antonello Ghezzi al mudaC nasce dalla riflessione sulla contemporaneità e la crescente distanza tra le piattaforme virtuali e la realtà delle piazze.

Nonostante l’iperconnessione, siamo disconnessi dall’interiorità e dal significato profondo della vita. Al mudaC, Ghezzi ha sfruttato il marmo in modo consapevole, con un approccio di economia circolare. Ha creato un modulo base di albero di Natale che verrà reinterpretato ogni anno da un diverso artista. L’installazione Trovarsi tra le stelle, pensata per Carrara, trasformerà lo spazio dedicato alle mostre temporanee. Gli spettatori, privati del telefono cellulare che spesso ostruisce la visione dell’altro, si troveranno in uno spazio lunare, con dune di marmo che ricordano le cave di Carrara e un’atmosfera da pianeta remoto. Un binocolo mostrerà due persone che sembrano guardarsi l’un l’altra, con una struttura insolita composta da periscopi che emergono dalla terra e dall’universo. Grazie a immagini fornite dall’Osservatorio Europeo Australe e dalla NASA, si potranno osservare la Terra e le stelle della Via Lattea da una prospettiva lontana. Guardando fuori dal periscopio, ci si riconoscerà negli occhi di un’altra persona.

Note sugli artisti

Nadia Antonello (Cittadella, 1985) e Paolo Ghezzi (Bologna, 1980) si formano all’Accademia di Belle Arti di Bologna e nel 2009 fondano il duo Antonello Ghezzi. La loro ricerca si focalizza sulla leggerezza e la magia. I progetti che li hanno visti esporre in tante parti del mondo, con il supporto di numerose istituzioni, tentano di rendere tangibili le favole.

Le loro installazioni fanno parte di numerose collezioni private e sono state presentate, unitamente alle performance, in contesti italiani ed internazionali, tra i quali: Museo Plaza Cielo Tierra di Córdoba (Argentina), Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile, Istituto Italiano di Cultura di Madrid, Ambasciata Italiana ad Atene, WhiteSpaceBlackBox a Neuchâtel, Kunsthall di Bergen, Beit Beirut, Wayfarers di Brooklyn a New York, Parlamento Europeo di Bruxelles, Gnration di Braga in Portogallo, Museo per la Memoria di Ustica di Bologna, Miasto Ogródow di Katowice, Palazzina dei Bagni Misteriosi di Milano, Artbab Manama in Bahrain, Sound Design Festival di Hamamatsu in Giappone, Istituto Italiano di Cultura di Atene, Art Foundation di Atene, Museo Davia Bargellini di Bologna, Usina del Arte a Buenos Aires, Pinacoteca Nazionale di Bologna, Museo di Villa Croce di Genova, Moscow Biennale, Pitti Uomo di Firenze, Sarajevo Winter Festival, Blik Openerdi Delft, Arsenale di Verona e CIFF di Copenhagen. Nel 2022 vincono il Piano per l’Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea facendo acquisire come opera permanente la loro bandiera della Via Lattea alla Fondazione Rocca dei Bentivoglio. Nel 2023 il CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea della Spezia dedica loro la mostra Terra Cielo Iperuranio, prima antologica del duo, a cura di Eleonora Acerbi, da cui nasce l’omonima monografia edita da Metilene con testi critici di Cinzia Compalati e Cesare Biasini Selvaggi.

Trovarsi tra le stelle: a Carrara l'installazione del duo Antonello Ghezzi
Trovarsi tra le stelle: a Carrara l'installazione del duo Antonello Ghezzi


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