Biomega Multiverso, la nuova personale site specific di Cosimo Veneziano


Dal 19 luglio al 15 settembre 2019, la Tenuta Cucco di Serralunga d’Alba ospita la mostra ’Biomega Multiverso’, personale di Cosimo Veneziano.

Dal 19 luglio al 15 settembre 2019, Cosimo Veneziano (Moncalieri, 1983), uno dei più promettenti giovani artisti italiani, è in mostra alla Tenuta Cucco - Chiesa di San Sebastiano in Borgo di Serralunga d’Alba (Cuneo) con la personale Biomega Multiverso, curata da Ilaria Bonacossa, già direttrice del Museo di Villa Croce di Genova e attuale direttore artistico di Artissima. Biomega Multiverso è un progetto site specific organizzata da Fondazione La Raia – arte cultura territorio nell’ambito del progetto Biomega: si tratta di un’installazione composta da serigrafie e ricami su tessuto in dialogo con un’inedita piralide in marmo, una farfalla della specie Ostrinianubilalis il cui bruco è un parassita devastatore del mais. Uno degli obiettivi del progetto è indurre il visitatore a interrogarsi su quanto l’estetica e l’applicazione degli studi delle neuroscienze possano influire sulle sue scelte di consumatore.

Il progetto unisce tecniche artistiche tradizionali, quali la serigrafia e il ricamo, alle nuove tecnologie. È infatti attraverso l’utilizzo dell’eye tracker, usato dai laboratori di neuromarketing per tracciare i movimenti oculari automatici e continui, che Veneziano conduce lo spettatore verso nuove letture del visibile. La tracciatura dei movimenti oculari automatici, chiamati saccadi, è riprodotta in questa installazione attraverso i ricami su tessuto. Ogni ricamo costituisce la mappatura dei punti di osservazione dell’occhio delle persone invitate dall’artista a sottoporsi al test mentre osservavano fotografie di repertorio. Queste immagini (stock photos) sono generalmente utilizzate dalle agenzie di comunicazione per realizzare pubblicità di prodotti alimentari, nello specifico di frutta e verdura visivamente perfette per veicolare l’idea di qualità. Dopo un lavoro di stilizzazione, Veneziano ha riprodotto queste immagini nelle sue stampe serigrafiche.

“In una condizione di globalità dell’immagine, la fotografia e la relativa storia si inseriscono in un regime visuale e percettivo più ampio nel quale produzione, circolazione e distribuzione delle fotografie costituiscono una rappresentazione iconica che rivela come i saperi vengano veicolati dalle immagini”, affermano l’artista e i curatori del progetto. “L’attenzione verso tecnologia e neuroscienza porta chi osserva ad indagare l’immagine nella sua grammatica, nell’intrigante tentativo di comprendere cosa si nasconda dietro il visibile e il rappresentabile, attraverso la rappresentazione dell’invisibile”.

Il progetto analizza l’espressione culturale della fotografia studiandone i codici. La fotografia svela quelle forme emozionali e biologiche che guidano, orientano e talvolta influenzano la conoscenza. “Sopra l’installazione, dietro i tessuti serigrafati e ricamati”, afferma Ilaria Bonacossa, “campeggia come memorandum (e monito) un disco di marmo nero con incisa la farfalla Ostrinianubilalis. Esteticamente perfetta, sana, delicata e innocua, nasconde una minaccia per l’agricoltura: è la metamorfosi di un bruco, parassita responsabile della distruzione delle coltivazioni di grano e, soprattutto, del mais”.

Attraverso la mostra, Fondazione La Raia prosegue nella sua missione di suggerire riflessioni critiche sul paesaggio, sulla sua trasformazione, sulla capacità che hanno le arti, le più diverse, di farcene cogliere le peculiarità, inducendoci, anche come consumatori, a compiere scelte sempre a favore delle generazioni future. Il progetto Biomega nasce dall’incontro, in occasione della residenza d’artista presso Guilmi Art Project (2016), tra Cosimo Veneziano e Filippo Racciatti, “agricoltore per scelta”, che da alcuni anni si occupa di raccogliere e selezionare semi per creare un archivio di piante non geneticamente modificate. Collegandosi a temi e pratiche di attualità come collective farming, orti urbani e riorganizzazione comunitaria della produzione agricola, Biomega interconnette arte contemporanea, neuroscienze, antropologia e scienze della terra in un percorso articolato che tocca aspetti culturali, sociologici e politico-economici della nostra società.

Oltre alla mostra Biomega Multiverso, il lavoro di Cosimo Veneziano verrà esposto a ottobre nell’ambito di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, all’interno della mostra collettiva Ka art. Per una cartografia corale della Basilicata, a cura di Katia Anguelova, progetto co-prodotto dall’Associazione ArtePollino e dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019. Inoltre, dal 16 gennaio al 16 febbraio 2020, l’opera sarà presentata da Walter Guadagnini e curata da Beatrice Zanelli (Arteco) e Vincenzo Estremo nella Project Room di CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia, Torino. A novembre 2019 sarà pubblicato da NERO il libro d’artista, a cura di Arteco, dedicato all’intero progetto.

Cosimo Veneziano vive e lavora a Torino dove ha co-fondato la residenza Internazionale Progetto Diogene, nata nel 2007. La sua pratica è caratterizzata da un’ampia attività di ricerca e workshop legata alla lettura degli archivi e si focalizza sullo sviluppo della scultura e del disegno in stretta correlazione con i luoghi che li hanno ispirati. Tra le mostre personali si ricordano: Rompi la finestra e ruba i frammenti!, AlbumArte, Roma, 2018; Petrolio, MEF - Museo Ettore Fico, Torino, 2016; Verso occidente l’impero dirige il suo corso, Galleria Alberto Peola, Torino, 2014; Monochrome, Villa Straüli, Winterthur, 2015; Los contrabandistas copiaron una escultura de mucho valor, Lugar a Dudas, Cali (Colombia), 2013; Cattedrale, Careof DOCVA, Milano, 2013; L’epoca delle passioni tristi, Tirana Institute for Contemporary Art, Tirana, 2011. Oltre ad aver partecipato anche a numerose mostre collettive, la sua produzione si è sviluppata verso l’ideazione di opere nello spazio pubblico, tra le quali il monumento dedicato a Pinot Gallizio e Constant ad Alba (2016), i progetti per Nuovi Committenti a Rovigo (2017) e Dencity a Milano (2015).

Fondazione La Raia ‐ arte cultura territorio è nata nel giugno 2013 con l’obiettivo di promuovere in Italia e all’estero una riflessione critica sul paesaggio, attraverso contributi che riguardano più campi di indagine. Sviluppa attività artistiche, culturali, didattiche, scientifiche e di ricerca volte a promuovere anche la conoscenza specifica del territorio del Gavi. Fondazione La Raia, diretta da Ilaria Bonacossa, è stata creata da Giorgio Rossi Cairo e Irene Crocco, ideatrice del progetto Nel Paesaggio che ha tracciato, con la realizzazione delle prime opere e una serie di incontri pubblici, l’indirizzo di indagine della Fondazione. Ad oggi sono state realizzate le opere permanenti di Remo Salvadori, Koo Jeong A, Michael Beutler e Adrien Missika (visibili al pubblico), la mostra di Francesco Jodice “Il Corsaro Nero e la vendetta del Gavi” presso il Forte di Gavi, una pubblicazione con Elio Franzini edita da Corraini e numerose conferenze pubbliche dedicate alla riflessione sul paesaggio, protagonisti, tra gli altri, Gilles Clément e il gruppo francese Coloco, Paolo D’Angelo, Adriana Veríssimo Serrão, Francesco Jodice e Francesco Zanot, Stefanie Hessler e Franco Farinelli. Il Comitato scientifico è composto da Flavio Albanese, Marco Galateri di Genola, Vicente Todolì, Stefano Baia Curioni e James Bradburne.

Nell’immagine: Cosimo Veneziano, Biomega_Multiverso (Piralide), disegno preparatorio per scultura in marmo, 2019

Informazioni sulla mostra

Titolo mostraCosimo Veneziano. Biomega Multiverso
CittàSerralunga d'Alba
SedeTenuta Cucco - Chiesa di San Sebastiano in Borgo
DateDal 19/07/2019 al 15/09/2019
ArtistiCosimo Veneziano
CuratoriIlaria Bonacossa
TemiArte contemporanea

Biomega Multiverso, la nuova personale site specific di Cosimo Veneziano
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