Mi ricordo bene quel pomeriggio caldo in cui per la prima volta con Gianluca siamo andati a vedere la Project room del MudaC. Varcata la soglia della stanza la prima impressione fu pessima! La saletta del primo piano era ingombra di sedie, la parete migliore era “mangiata” da un grosso televisore nero, il pavimento a scacchiera in marmo bianco e grigio, il condizionatore… inoltre la stanza non disponeva di un sistema di illuminazione adeguato allo scopo a cui era destinata, per non parlare del classico corredo di arredi per la sicurezza a norma di legge…
Ricordo che ci guardammo negli occhi e la prima cosa che pensammo fu: “lasciamo perdere”.
Ma era troppo facile andarsene senza neanche provare a metterci sopra la testa. Così iniziammo a ragionare, ed una cosa fu subito chiara: bisognava lavorare sullo spazio. Lì, non era possibile fare diversamente, appendere dei quadri alle pareti o mettere delle sculture preesistenti su delle basi non avrebbe funzionato in nessun modo. Bisognava vivere questa occasione come una sfida, un’opportunità per spingersi oltre. Ricordo che Gianluca decise di accogliere la sfida assecondando le caratteristiche dello spazio partendo proprio da uno degli elementi che più lo caratterizzava: il pavimento a scacchiera. Mentre io non sapevo ancora come, ma sentivo il desiderio fisico di irrompere in quello spazio. A quella prima visita ne sono seguite molte altre e, a onor del vero, va detto che alcune cose sono cambiate nella stanza rendendola pian piano più adatta ad accogliere delle esposizioni.
Sabato 14 giugno si è inaugurata la mostra Universo di Gianluca Sgherri che sarà visitabile fino al 28 settembre. L’insieme che Gianluca ha messo appunto per questa occasione presenta il suo lavoro restituendo la complessità del suo percorso, quasi quarantennale, attraverso uno sguardo fresco, inedito e autoironico. Un monito a tutto coloro che si recheranno a vedere questa mostra: attenti a dove mettete i piedi!
L'autore di questo articolo: Gabriele Landi
Gabriele Landi (Schaerbeek, Belgio, 1971), è un artista che lavora da tempo su una raffinata ricerca che indaga le forme dell'astrazione geometrica, sempre però con richiami alla realtà che lo circonda. Si occupa inoltre di didattica dell'arte moderna e contemporanea. Ha creato un format, Parola d'Artista, attraverso il quale approfondisce, con interviste e focus, il lavoro di suoi colleghi artisti e di critici. Diplomato all'Accademia di Belle Arti di Milano, vive e lavora in provincia di La Spezia.
