Alla Tate Britain inaugurato il murale di Chris Ofili che omaggia le vittime della Grenfell Tower


Alla Tate Britain di Londra è stato inaugurato questa mattina il murale di Chris Ofili che omaggia le vittime dell’incendio della Grenfell Tower del 2017, nel quale morirono 72 persone, tra cui anche l’artista Khadija Saye, amica di Ofili, alla quale l’artista ha riservato un posto particolare nell’opera.

È stata svelata oggi alla Tate Britain di Londra una nuova, importante opera site-specific di Chris Ofili (Manchester, 1968): s’intitola Requiem ed è un omaggio alle vittime dell’incendio della Grenfell Tower di Londra. Il devastante incendio, provocato da un cortocircuito e divampato nella notte del 14 giugno del 2017 nel grattacielo situato nel quartiere di North Kensington, costò la vita a 72 persone e provocò 74 feriti. L’opera intende offrire una riflessione poetica sulla perdita, sulla spiritualità e sulla trasformazione.

Nel corso dell’incendio perse la vita anche l’artista anglo-gambiana Khadija Saye (Hammersmith, 1992 – Londra, 2017). Chris Ofili incontrò Khadija Saye nel maggio 2017 mentre entrambi esponevano a Venezia. Un mese dopo, Saye morì tra le fiamme della Grenfell Tower. I ricordi del loro incontro hanno avuto un profondo impatto su Ofili, che lo ha aiutato a trovare un percorso per creare il murale Requiem. Il lavoro finito apre oggi al pubblico dopo le visite private per la famiglia di Saye e la comunità di Grenfell all’inizio di questo mese.

Requiem è un viaggio attraverso un paesaggio immaginario di cieli giganteschi con vasti orizzonti e acqua corrente, che si svolge in tre capitoli. Sulla parete sinistra è raffigurata una figura inchinata che rappresenta un profeta o un testimone. Tiene la torre in fiamme come se stesse celebrando una cerimonia di perdita e le sue lacrime cadono in un oceano di disperazione. Khadija Saye è mostrata al centro di una forza energetica in alto sulla parete centrale. La sua posa è tratta dal suo lavoro Andichurai del 2017, una serigrafia del quale è esposta anche alla Tate Britain. Il vaso di incenso del Gambia che tiene in mano simboleggia la possibilità di trasformazione attraverso la fede. A destra c’è un paesaggio paradisiaco di speranza e pace, dove due esseri mitici suonano all’ombra di un albero. L’intera composizione è unita dall’acqua, che rappresenta il dolore collettivo e collega Venezia, Londra e la casa di Ofili a Trinidad.

Nel realizzare quest’opera, l’artista ha ricordato le sensazioni provate quando ha realizzato No Woman, No Cry nel 1998 come omaggio a Stephen Lawrence e sua madre Doreen. Per Ofili, “una dichiarazione di tristezza si è manifestata in No Woman, No Cry. Quella sensazione di ingiustizia è tornata. Volevo realizzare un’opera in omaggio a Khadija Saye. Ricordando l’incendio della Grenfell Tower, spero che il murale continui a parlare nel tempo alla nostra tristezza collettiva”.

Alla Tate Britain inaugurato il murale di Chris Ofili che omaggia le vittime della Grenfell Tower
Alla Tate Britain inaugurato il murale di Chris Ofili che omaggia le vittime della Grenfell Tower


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