Ben Vautier muore suicida poco dopo la scomparsa della moglie. I figli: “non poteva vivere senza lei”


È scomparso tragicamente Ben Vautier, artista tra i fondatori del movimento Fluxus. Poche ore prima sua moglie era scomparsa a seguito di un ictus, e Vautier si è suicidato poco dopo. I figli dichiarano: “non voleva e non poteva vivere senza di lei”.

Addio a Ben Vautier, l’artista francese che fu tra i fondatori del movimento Fluxus. Vautier è stato trovato morto nella sua casa di Aspremont, vicino Nizza, nella giornata di ieri: accanto al suo corpo è stata trovata un’arma da fuoco. Solo martedì, a seguito di un ictus, era scomparsa sua moglie Annie Baricalla, e Ben Vautier si è suicidato nelle ore successive: i due hanno trascorso insieme tutta la vita (si erano sposati nel 1964, lui aveva all’epoca ventinove anni, lei venticinque). “I geni non restano mai soli”, hanno dichiarato i figli della coppia, Eva e François Vautier. “Ricorderemo Annie e Ben Vautier come una coppia emblematica dell’arte del XX secolo”. I figli hanno spiegato in un comunicato inviato alla stampa che l’artista “non volendo e non potendo vivere senza sua moglie” si è tolto la vita poche ore dopo la scomparsa di Annie. Secondo France3, Ben Vautier avrebbe anche lasciato un biglietto in cui spiegava la sua intenzione di ricongiungersi alla moglie nell’impossibilità di vivere senza di lei.

Benjamin Vautier, comunemente noto semplicemente come Ben, è uno degli artisti contemporanei più versatili e provocatori del XX secolo. Nato il 18 luglio 1935 a Napoli da famiglia francese di origini svizzere, Ben ha trascorso la maggior parte della sua vita in Francia, dove ha sviluppato il suo stile unico che mescola arte, filosofia e umorismo. È principalmente associato al movimento Fluxus.

Ben Vautier ha iniziato la sua carriera artistica negli anni Cinquanta, da autodidatta, inizialmente interessato alla musica e alla scrittura. Tuttavia, è stato l’incontro a Parigi con il movimento Fluxus, e col suo fondatore George Maciunas, che ha segnato una svolta decisiva nella sua vita. Il movimento Fluxus promuoveva l’idea che l’arte dovesse essere un’esperienza partecipativa, in grado di rompere le barriere tra artista e pubblico: questa filosofia ha influenzato profondamente Ben Vautier, che ha iniziato a esplorare nuove forme di espressione artistica.

L’arte di Ben Vautier è caratterizzata da un uso audace delle parole e dei testi. Le sue opere spesso consistono in frasi brevi e provocatorie scritte su tele, oggetti di uso quotidiano o muri. Queste dichiarazioni sono dirette e provocatorie, spingendo gli spettatori a riflettere sulle convenzioni sociali, politiche e artistiche. Frasi come “Non capisco”, “Che cos’è l’arte?”, “Fluxus è la vita”, “Tutto è arte”, “L’arte è dappertutto” sono tra le sue scritture più celebri, in grado d’invitare il pubblico a una riflessione critica sulla natura dei concetti sui quali Vautier voleva porre l’accento. Un’altra caratteristica distintiva del lavoro di Ben è il suo approccio partecipativo, con performance che coinvolgevano direttamente il pubblico, sfidando la tradizionale separazione tra artista e spettatore, e in linea con la filosofia del Fluxus, che promuoveva un’arte democratica e accessibile a tutti. Nel 1981 ha anche fondato un suo movimento, chiamato “Figuration Libre”. Suoi lavori fanno parte del Centre Pompidou di Parigi, del MoMA di New York, del Museo Reina Sofía di Madrid e di altre importanti raccolte.

Nella foto, Ben Vautier e Annie Baricalla

Ben Vautier muore suicida poco dopo la scomparsa della moglie. I figli: “non poteva vivere senza lei”
Ben Vautier muore suicida poco dopo la scomparsa della moglie. I figli: “non poteva vivere senza lei”


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