Roma, restaurata la cupola della Chiesa Nuova. Laboratorio di restauro a oltre 40 metri d'altezza


Concluso il restauro della cupola della Chiesa Nuova a Roma con gli affreschi di Pietro da Cortona. Il laboratorio è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma ed è stato allestito ad oltre quaranta metri di altezza. 

Si è concluso l’intervento di restauro della cupola della Chiesa Nuova a Roma, realizzato con fondi ordinari del FEC; il laboratorio di restauro è stato curato dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, ed è stato allestito ad oltre quaranta metri di altezza consentendo al team di specialisti, coordinato dall’architetto Alessandra Fassio, di entrare in diretta connessione con gli affreschi e gli stucchi della cupola ideata da Pietro da Cortona.

“L’importante intervento di restauro”, ha dichiarato Daniela Porro, “testimonia in modo esemplare l’azione volta alla conservazione di una storia che appartiene a tutti e che continua a destare meraviglia. In questi anni, al fianco del Fondo Edifici di Culto e con la Congregazione Oratoriana, è stato condotto un lavoro mirabile che restituisce alla collettività uno dei capolavori di Pietro da Cortona”.

Sono state utilizzate strategie a basso impatto ambientale ed ecosostenibili dal punto di vista della tecnologia utilizzata, oltre ad un elevatore di servizio che ha ampliato le possibilità di salita al cantiere in totale sicurezza.

Per la prima volta, dopo il precedente restauro risalente 1893, si è intervenuti sulle architetture e sugli apparati decorativi. Le attività di restauro sugli affreschi di Pietro da Cortona hanno costituito l’ultimo segmento, in ordine temporale, del progetto complessivo che ha coinvonto anche i cantieri per la messa in sicurezza della volta e delle pavimentazioni della Cappella Spada, la messa in sicurezza della cappella della Presentazione, la parziale revisione delle coperture con l’installazione del sistema linea vita e la messa in sicurezza della Cupola stessa compresi i quattro pennacchi e le decorazioni a stucco.

La fase di restauro si è conclusa con la predisposizione di un sistema di illuminazione volto alla valorizzazione del bene. In considerazione delle dimensioni del monumento e della molteplicità delle tematiche è stato necessario suddividere gli interventi per i diversi ambiti di interesse. La Chiesa e i locali annessi infatti evidenziavano un diffuso degrado delle superfici interne, imputabile ad infiltrazioni di acque meteoriche e umidità da risalita capillare, che hanno richiesto un accurato accertamento diagnostico per poi procedere agli aspetti operativi degli interventi realizzati con tecniche d’avanguardia.

Le attività volte al restauro e alla valorizzazione del sito proseguiranno con i nuovi fondi stanziati ex legge 160 dal FEC che riguarderanno gli interventi di consolidamento strutturale, restauro delle superfici decorate dell’abside e della volta della navata centrale, restauro delle navate laterali, realizzazione del nuovo impianto di illuminazione. Inoltre, con i fondi della programmazione ordinaria FEC, si è dato seguito al consolidamento strutturale, al restauro delle superfici pittoriche e degli stucchi decorativi al ripristino delle pavimentazioni e delle fodere marmoree della navata centrale della chiesa e alla risoluzione delle problematiche infiltrative.

Il restauro è stato presentato in occasione di una cerimonia alla quale sono intervenuti il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, la Soprintendente Speciale Daniela Porro e il Preposito della Congregazione Oratoriana Padre Rocco Camillò. La cerimonia è stata preceduta da una visita dei Ministri Piantedosi e Sangiuliano al cantiere dove sono state realizzate le attività di restauro.

“Siamo orgogliosi dell’impegno e della passione che funzionari delle Soprintendenze e del Fondo edifici di culto del Viminale pongono nel preservare e tutelare beni dall’immenso valore storico e artistico”, ha dichiarato il ministro Piantedosi. “E il restauro della cupola di Santa Maria in Vallicella, con lo splendido dipinto di Pietro da Cortona, curato dalla Soprintendenza Speciale con il finanziamento del Ministero dell’Interno, ne è la piena testimonianza. Proseguiremo lungo questa strada per conservare, valorizzare e fare scoprire ai cittadini un patrimonio inestimabile costituito dagli edifici di culto di proprietà dello Stato e dalle opere d’arte che vi sono custodite”.

“Il patrimonio religioso è parte del patrimonio identitario della Nazione”, ha aggiunto il ministro Sangiuliano, “ed è nostro dovere prendercene cura. Siamo impegnati in tanti interventi che prevedono il restauro e la valorizzazione di abbazie, monasteri e chiese”.

Roma, restaurata la cupola della Chiesa Nuova. Laboratorio di restauro a oltre 40 metri d'altezza
Roma, restaurata la cupola della Chiesa Nuova. Laboratorio di restauro a oltre 40 metri d'altezza


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