Genova, nelle chiese i presepi storici della città sono aperti: eventi e visite guidate


A Genova sono aperti i presepi storici nelle chiese della città: partono dunque eventi e visite guidate. Eccone alcuni.

Nonostante la pandemia, Genova quest’anno non mancherà l’appuntamento con la sua storica tradizione presepiale che, nata intorno all’inizio del XVII secolo, si sviluppò in modo straordinario, tanto che la città ligure si affermò, accanto a Napoli, come uno dei centri più attivi nella produzione di figure da presepe. Nel Natale del Covid-19, Genova ha infatti deciso di aprire comunque le porte dei suoi Presepi, con una serie di visite guidate, proposte dallo IAT Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica del Comune e svolte in piena sicurezza.

Via dunque all’appuntamento Andar per Presepi: sabato 19 e domenica 20 dicembre un percorso guidato darà modo di ammirare, in compagnia di una guida professionista, alcuni dei presepi locali più interessanti. Non mancheranno, oltre alle chiese del centro storico, soste e visite a luoghi e botteghe storiche dove scoprire curiosità legate alla tradizione e alla Natività. E ancora, il programma Il Tempo dei Presepi offrirà numerose proposte: allestimenti di presepi storico-artistici d’eccellenza nazionale, tradizionali, scenografici, paesaggistici, meccanici, antichi, moderni, viventi in costumi barocchi e tradizionali; concerti di musica sacra, classica, barocca e tradizionale; itinerari tematici, visite e tour guidati, mercatini natalizi e tante altre iniziative. Inoltre, alcuni presepi sono inseriti nel programma dell’evento online Le Chiese dei Palazzi dei Rolli, protagonista del Natale 2020: una rassegna di spettacolari video inediti dedicati allo splendore delle chiese genovesi e ai loro capolavori.

Tra i presepi di più lunga storia, figurano sicuramente il Presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, il Presepe del Museo dei Beni Culturali Cappuccini, il Presepe dell’Accademia Ligustica e il Presepe del Santuario di Nostra Signora del Monte esposto presso Regione Liguria.

Il Presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, detto “La Madonnetta”, presenta storiche statuine databili dal XVII al XIX secolo): a destra il corteo dei Magi (paggi, soldati, cavalli) che avanza di notte nella città di Gerusalemme e si dirige verso la grotta della Natività; al centro la città di Genova, con alcuni monumenti fra i più rappresentativi (San Matteo, palazzo Doria, Palazzo San Giorgio, Torre degli Embriaci, Porta Siberia e la Lanterna con le navi, Porta Soprana e Porta Pila, il quartiere di Via Madre di Dio, i portici di Sottoripa e il mercato natalizio, Salita della Madonnetta e l’ingresso del convento) nonché i personaggi che muovono verso il Santuario stesso, ove è ambientata la stalla della Natività, per adorare il Bambino Gesù; a sinistra una tipica fattoria genovese, con stalla e cucina, nel paesaggio della Val Bisagno ricoperta di neve, con ponte Sant’Agata e San Siro di Struppa. Il santuario è raggiungibile utilizzando la funicolare che dal centro cittadino (Largo Zecca), sale verso le colline del Righi, scendendo alla fermata “Madonnetta”.

Il Presepe del Museo dei Beni Culturali Cappuccini, opera di Franco Curti, è invece un presepe meccanico animato, con 150 statuine in movimento e quasi 40 metri quadrati di scene e ricostruzioni paesaggistiche di Betania, di Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù. All’interno del Museo sono inoltre esposte, come tradizione, le statuine settecentesche a manichino della scuola di Anton Maria Maragliano e Pasquale Navone accompagnate da statuine popolari genovesi e napoletane. Come ogni anno, inoltre, il Museo ha allestito una mostra dedicata ai Presepi, che può essere visitata attraverso un video su YouTube, stante la chiusura dei musei a causa del dpcm del 3 dicembre.

L’antico Presepe dell’Accademia Ligustica è pervenuto all’Accademia nel 1874, con il lascito dell’erudito e collezionista genovese Antonio Merli: il manufatto fu registrato come “piccolissimo presepe intagliato in avorio”. In realtà il presepe, siglato in basso a destra col monogramma “GBC”, è opera di Johann Baptist Cetto (1671 circa - 1738), un ceroplasta bavarese di origine italiana il quale, con una tecnica prodigiosa, rappresentava minuscole scene assai ricercate dai collezionisti di tutta Europa e conservate nelle più esclusive wunderkammer dell’epoca. Alle opere straordinarie del Cetto e del figlio Nikolaus Engelbert è stata dedicata nel 2013 una grande mostra monografica nella città di Tittmoning, in Baviera. Una preziosa cornice in ebano e filigrana d’argento racchiude un rilievo di minuscole dimensioni (84 x 62 x 16 mm): raffinatissime figurine modellate in cera bianca popolano i ruderi di un tempio che accoglie la Natività. Alberi e palme scandiscono la prospettiva della scena mentre in lontananza si scorge l’annuncio ai pastori sullo sfondo di una fantastica città turrita che domina un paesaggio lacustre.

Infine, il Presepe del Santuario di Nostra Signora del Monte, esposto presso la sede della Regione Liguria in piazza De Ferrari (in collaborazione con l’Accademia Ligustica delle Belle Arti di Genova e il laboratorio di restauro di Regione Liguria) è un presepe storico-artistico della tradizione ligure, che quest’anno si compone di statuine settecentesche provenienti dal Santuario di Nostra Signora del Monte, la maggior parte delle quali realizzate dalla bottega di Pasquale Navone (Genova, 1746 - 1791), il più prolifico scultore settecentesco impegnato nella creazione di figure presepiali. Le statuine fanno parte del nucleo donato al santuario nel 1926 da Enrico Luigi Peirano, tra i più noti collezionisti di figurine da presepe del suo tempo. Per rispettare le normative anti-Covid, il presepe non è stato allestito all’interno della Sala Trasparenza come negli scorsi anni, ma accanto all’ingresso principale, sempre al piano terra, proprio per essere visibile dall’esterno da tutti attraverso un vetro.

Nella foto, il presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara. Ph. Credit Fabio Bussalino

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