L'arte contemporanea arriva in venti borghi d'Italia con Una Boccata d'Arte


Torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea che ogni anno porta in venti borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, venti interventi legati al territorio realizzati da venti artisti italiani e internazionali. 

Dal 24 giugno al 24 settembre 2023 torna Una Boccata d’Arte, il progetto d’arte contemporanea promosso da Fondazione Elpis in collaborazione con Galleria Continua e con la partecipazione di Threes. Ogni anno venti borghi di tutta Italia, uno per ogni regione, accolgono venti artisti italiani e internazionali di età, formazione e pratiche differenti. Invitati a trascorrere un breve periodo di residenza, gli artisti realizzano venti interventi legati al territorio e alle tradizioni delle comunità locali. Le inaugurazioni si terranno sabato 24 e domenica 25 giugno in tutti i borghi.

Ciascun artista, entrando in connessione con il borgo, la sua storia e i suoi abitanti, pone in relazione la propria ricerca personale con le peculiarità del luogo, realizzando un intervento inedito composto talvolta da più opere diffuse.

Una Boccata d’Arte è un progetto diffuso su tutto il territorio italiano: un itinerario culturale che di regione in regione promuove il patrimonio costituito dai piccoli centri, per mettere in risalto la storia e le tradizioni locali attraverso l’arte contemporanea. Un invito al viaggio e alla scoperta attraverso la condivisione di pratiche e linguaggi artistici diversi, con una particolare attenzione alle ultime generazioni. Obiettivo di Una Boccata d’Arte è rendere l’arte accessibile a tutti, portarla nei luoghi pubblici, nelle piazze e nelle vie dei paesi, a partire da quelli più remoti,per attivare un processo creativo inclusivo e che permette di rivolgersi a un pubblico sempre più ampio e trasversale, anche grazie al coinvolgimento delle comunità e alle relazioni che si generano tra artista, abitanti, amministrazioni, associazioni, commercianti e artigiani locali.

“È un momento molto intenso, di grande fermento, per Fondazione Elpis: lo scorso autunno abbiamo inaugurato la nostra sede a Milano, un passo importante nato dalla volontà di creare un punto di riferimento stabile e di collegamento fra tutti i luoghi, gli artisti, le persone che abbiamo incontrato in questi anni”, spiega Marina Nissim, Presidente di Fondazione Elpis. “Una preziosa rete, umana e professionale che continua a crescere attraverso processi di scambio e di condivisione in Italia e all’estero. Ad arricchirla ulteriormente è l’edizione in partenza di Una Boccata d’Arte, la quarta, che anche quest’anno rinnova la propria vocazione internazionale e conferma la volontà di dare spazio ai giovani, alla loro capacità di proporsi in maniera sempre originale, lavorando con media diversi e attivando un dialogo artistico e umano sorprendente in grado di incuriosire e coinvolgere le comunità locali, tra performance e laboratori per bambini. Un ringraziamento particolare va ai sindaci e alle amministrazioni locali che in alcuni casi si candidano spontaneamente per partecipare e valorizzare così il proprio territorio attraverso lo sguardo inedito degli artisti”.

"Fin dalla prima edizione, la ricerca e la selezione degli artisti partecipanti è stata guidata dal desiderio di fornire una preziosa occasione di espressione principalmente a giovani artisti, sicuri che fossero capaci di centrare uno dei grandi obiettivi di Una Boccata d’Arte: diffondere arte con alta qualità di ricerca in quei borghi - perle del nostro paesaggio - spesso lontani dai circuiti di mostre d’arte contemporanea", racconta Maurizio Rigillo, Direttore di Galleria Continua. “Poniamo quindi sempre grande attenzione alle combinazioni borgo-artista, cercando di guardare sia alla specificità dei luoghi sia alla ricerca condotta da ciascun artista. Edizione dopo edizione, ne è scaturito un mosaico di opere eccellenti, che hanno saputo trarre ispirazione dalle realtà locali, coinvolgere gli abitanti, creare meraviglia e stupore nei visitatori, confermando quanto sia peculiare nella creazione dell’opera il contesto fisico e di relazione con le persone. É così che, già alla quarta edizione, Una Boccata d’Arte è diventata un atteso appuntamento annuale per l’arte contemporanea in tutto il Paese, e siamo entusiasti di continuare a collaborare per questo progetto”.

“Anche quest’anno siamo felici di prendere parte a Una Boccata d’Arte, progetto con il quale, sin dalla prima edizione, condividiamo visioni e metodologie”, spiega il team curatoriale Threes. “Il campo d’indagine dei progetti da noi curati mette in relazione la componente sonora con il tema dell’ecologia, nel confronto con il territorio di ciascun borgo. Sviluppiamo tre interventi site specific in Lombardia a Gardone Riviera (BS), in Piemonte a Vermogno - frazione di Zubiena (BI) e in Valle d’Aosta a Fénis (AO), coinvolgendo artisti che integrano una forte componente sonora all’interno della propria pratica. Rispettivamente: Jacopo Benassi, artista affermato e da sempre punto di riferimento della cultura underground, è anche conosciuto per le sue performance di estrema intensità; Simone Bertuzzi e Simone Trabucchi, insieme come Invernomuto, portano avanti una ricerca visiva e sonora fortemente sperimentale sia come singoli individui che come duo; Stefanie Egedy, artista nata a San Paolo, Brasile, vive a Berlino, esplora l’interazione tra corpo, basse frequenze e subwoofer”.

Partendo dal borgo di Fénis in Valle d’Aosta, l’intervento site-specific BODIES AND SUBWOOFERS (B.A.S.) 8.0: PERMANENZA di Stefanie Egedy, a cura di Threes, è un’installazione sonora composta da otto subwoofer che, attraverso onde sonore a bassa frequenza, creano un’esperienza vibrazionale per il corpo e la mente; a Vermogno - frazione di Zubiena in Piemonte, VICTIMULA di Invernomuto, a cura di Threes, è un invito all’esplorazione, un gioco collettivo che ripropone in forma virtuale la caccia all’oro, praticata nel territorio della Bessa fin dai tempi dei romani; Se si resta sul posto di Leonardo Meoni è un intervento diffuso che indaga il rapporto tra Castelvecchio di Rocca Barbena in Liguria e il silenzio, traducendo in opera elementi e forme ricorrenti nel borgo; a Gardone Riviera in Lombardia SERENATA AGITATA di Jacopo Benassi, a cura di Threes, è un insieme di dieci bandiere che, issate su un unico pennone, evocano un mare in costante movimento; To Live Inside a Second di Benjamin Jones è un intervento diffuso nel borgo di Pieve Tesino in Trentino-Alto Adige che, in due diversi formati, racconta le storie delle persone che, partendo dal Tesino, portarono in tutta Europa le stampe che ritraevano i soggetti dell’epoca e la singola storia di Alcide De Gasperi, statista italiano e padre fondatore della Comunità europea; a Costozza - frazione di Longare in Veneto, Il frullamento del mare di latte di Diego Perrone è un’installazione ambientale nella piccola chiesa di San Michele, composta da una serie di opere scultoree e una selezione di libri che ripercorrono le peculiari origini geologiche del territorio; in Friuli-Venezia Giulia ad Aquileia, uno dei principali siti archeologici romani della penisola, l’artista tedesca Judith Hopf presenta Relation Rests, un intervento composto da un’opera sonora e due sculture - un uomo e una donna colti mentre utilizzano uno smartphone - che indaga il rapporto tra contemporaneo e reperto archeologico, tra quotidiano e antico.

Proseguendo nel centro Italia, l’intervento La montagna è ancora in movimento di Raghad Saqfalhait a Travo in Emilia-Romagna si ispira ai racconti degli abitanti del borgo e alla sua millenaria storia geologica in un Sentiero d’Artista composto da una serie di sculture realizzate con materiali di differente durevolezza e un video concepito come mappatura affettiva degli abitanti; la video installazione Rosa Mystica di Theodoulos Polyviou in collaborazione con Loukis Menelaou a Fosdinovo in Toscana, realizzata con tecniche di scansione e animazione digitale, esplora le potenzialità delle nuove tecnologie di soddisfare il desiderio di relazionarsi alle immagini per percepire il trascendente; a Toscolano - frazione di Avigliano Umbro in Umbria l’opera Pila Thinkerwiller di Mattia Pajè è composta da due lastre di metallo incise che, collocate alle estremità nord e sud del borgo, raccolgono i progetti degli abitanti stessi trasformando il paese in una grande pila, un amplificatore di idee, un ritratto di un tempo, di un luogo e di una comunità; Eight Types of Whistles di Margherita Raso a Petritoli nelle Marche è un intervento diffuso composto da un’installazione sonora che indaga gli aspetti linguistici e comunicativi del suono-fischio e una serie di otto disegni affissi per le vie del borgo concepiti come una traduzione visiva del suono; a Rocca Sinibalda nel Lazio, il progetto Follow the Braid di Laetitia KY consiste in una statua in scala 1:1 del corpo dell’artista, dotata di capelli realizzati con lunghe corde intrecciate che si diramano tra le vie del borgo conducendo il pubblico ad una serie di fotografie installate in luoghi nascosti; Sagra della Lucertola di Simone Carraro a Pietracamela in Abruzzo è un percorso simbolico, una messa in scena carnevalesca sullo sfondo di un borgo brulicante di muschi e piccoli rettili, dove la presenza umana è legata al ricordo di un tempo in cui l’uomo era strettamente legato al territorio.

In Molise, nel borgo di Agnone, Diego Miguel Mirabella ha realizzato una scultura in bronzo intitolata Il buffone: un malinconico cantastorie, un albero ricoperto con i decori della Pontificia Fonderia Marinelli che dal 1040 realizza le campane per i Papi; a Cetara in Campania il progetto diffuso Abbronzatissimi Pallidissimi di Serena Vestrucci innesca una ’perturbazione atmosferica’ che porta la neve al mare: i pupazzi di neve protagonisti dell’intervento sono estranei al contesto e la loro presenza invita a riflettere sul valore dell’accoglienza e dell’ospitalità; con Barely Invisible Cities a Maruggio in Puglia, Evita Vasiļjeva riflette sulla funzione preclusiva di recinzioni e cancelli attraverso tre sculture-panchine che si appropriano dell’estetica di inferriate arrugginite e rappresentano un invito alla sosta, all’incontro e allo scambio; Me ne andrei nella roccia della Lieta di Arianna Pace, a Rivello in Basilicata, è un intervento diffuso nel borgo che prende le mosse da una riflessione sul paesaggio locale e sul monumentale pino domestico, il più grande della Basilicata, abitante partecipe alla vita del paese per quasi due secoli; a Santa Severina in Calabria l’artista Mohsen Baghernejad Moghanjooghi realizza l’intervento d’io, bio composto da tre opere in cui la parola scritta diventa materia e si piega alle esigenze espressive dell’artista; in Sicilia Axis Mundi di Ella Littwitz è un obelisco collocato nel punto più alto di Pollina, una scultura in marmo che diventa lo strumento per restituire storie e leggende legate al territorio; SERPENTINA Per un mūsēum senza tempo di Raffaela Naldi Rossano a Belvì in Sardegna nasce dall’osservazione della collezione del futuro Museo di Scienze Naturali del borgo e racconta un museo che esiste nell’immaginario della comunità, in una condizione atemporale.

Per info: www.unaboccatadarte.it

Immagine: Pieve Tesino (Trento). Foto di Josè Alberto Biason. Su gentile concessione di Comune di Pieve Tesino.

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