Visite guidate nel labirinto di Arnaldo Pomodoro ispirato al primo poema epico della storia

Ingresso nel Labirinto è un’installazione ambientale di circa 170 metri quadrati realizzata da Arnaldo Pomodoro in sedici anni di attività, dal 1995 al 2011, come sintesi della sua produzione. Situato negli spazi sotterranei dell’ex Riva Calzoni, il Labirinto, ora showroom Fendi, è un luogo che intende esplorare le metafore dell’esperienza umana: accedervi è infatti fare un viaggio magico e misterioso nella mente dell’artista, tra rielaborazioni di sculture già note e forme ancora in divenire. 

L’ambiente si ispira all’Epopea di Gilgamesh, primo poema epico della storia, inciso su dodici tavolette di argilla in caratteri cuneiformi. “Ho sempre subito grande fascino per tutti i segni, soprattutto quelli arcaici. Anche la scrittura mi ha attratto, dai segni primordiali nelle grotte, alle tavolette degli Ittiti e dei Sumeri, tanto che ho dedicato una mia opera, Ingresso nel Labirinto, a Gilgamesh, che è il primo (2000 a.C. circa) grande testo poetico e allegorico sull’esperienza umana. Le impronte che scavo, irregolari e fitte, nella materia artistica, i cunei, le trafitture, i fili, gli strappi, m vengono inizialmente da certe civiltà arcaiche” ha raccontato Pomodoro. 

L’installazione rimanda al tema del viaggio e del labirinto come metafora della vita e intende essere un omaggio alla scrittura e alla comunicazione. Dalla superficie magmatica, in fiberglass opacizzato e trattato con foglie di rame patinate, affiorano u segni di una forma di scrittura primitiva, scandita verticalmente dalle spalle levigate della porta d’accesso al labirinto che ruota sul proprio cardine per svelare uno spazio altro, sconosciuto e celato alla vista. 

Arnaldo Pomodoro descrive il Labirinto così: “Esiste un luogo - oririco, ineffabile - che tutti noi conosciamo, tutti sperimentiamo: è l’archetipo del labirinto che ci rimanda all’eterna sfida del segreto della vita e che nei millenni si è manifestato nel mito e nelle arti. Il mio Ingresso nel Labirinto è un invito nei meandri di un percorso, dove il tempo è trasformato in spazio e lo spazio a sua volta diventa tempo. Una riflessione su tutto il mio lavoro: il gesto di riappropriazione e di recupero di un’attività artistica che ha attraversato i decenni della mia vita e ne costituisce una sorta di sintesi. Perché il labirinto non può che essere percorso, nel suo stesso svelarsi motore oscuro di ogni esperienza umana che sempre si compie tra slanci e impasse, arresti e riprese: nel suo progredire verso una maturità che è ritorno all’origine e alla sua incertezza. Perché ritengo, come ha scritto Bruno Schulz che ’maturare verso l’infanzia sarebbe l’autentica maturità’”. 

La Fondazione Pomodoro organizza visite guidate nella grande opera del maestro Ingresso nel labirinto: oltre trenta appuntamenti, dal 17 luglio all’11 settembre 2021, che propongono percorsi di visita studiati per diverse fasce di pubblico, dai bambini agli adulti, per scoprire un luogo nel quale arte e introspezione si intrecciano. 

La visita guidata dai 12 ai 99 anni avrà la durata di 45 minuti. Costo intero 11 euro, ridotto 8 euro.
A luglio si terranno alle ore 18.30 nei giorni 20, 22, 23, 27, 29, 30 (il 22 e il 29 luglio anche alle 19.30), mentre a settembre si terranno nei giorni 1, 2, 3, 4, 7, 8, 9, 10, 11 alle ore 18.30 (il 2 anche alle 19.30 e il 4 e l’11 anche alle ore 11.30, 14.30, 17.30). 

La visita guidata per bambini dai 5 agli 11 anni (accompagnati da un adulto che partecipa alla visita) avrà la durata di un’ora e si terrà il 4 e l’11 settembre alle ore 10.30, 15.30, 16.30. 

Per info e prenotazioni: https://www.fondazionearnaldopomodoro.it/prodotto/il-labirinto-visita/

Immagine: Arnaldo Pomodoro, Ingresso nel Labirinto (1995-2011; installazione). Ph.Credit Dario Tettamanzi. Courtesy Fondazione Arnaldo Pomodoro. 

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