Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, il Sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Giovanni Ghilardi e il Presidente del Museo Nazionale di Fotografia Davide Rondoni annunciano la trasformazione del MUFOCO – Museo di Fotografia Contemporanea, fondato nel 2004 e ospitato nella sede di Villa Ghirlanda a Cinisello Balsamo (Milano), in MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia.
Con la modifica e adozione del nuovo Statuto, si è concluso l’iter amministrativo e giuridico che sancisce questa trasformazione. In seguito all’accordo di valorizzazione, il Ministero della Cultura è ufficialmente entrato a far parte della Fondazione come Ente fondatore e promotore, affiancandosi ai membri storici: la Città metropolitana di Milano e il Comune di Cinisello Balsamo.
Il Ministro Giuli ha confermato con decreto Davide Rondoni come Presidente della Fondazione Museo Nazionale di Fotografia – MUNAF. Il Consiglio di Amministrazione è composto da Sonia Bedeschi, Angelo Giovanni De Boni, Davide Colombo (designato dalla Città metropolitana di Milano) e Massimo Pratelli (designato dal Comune di Cinisello Balsamo). Il Presidente e i membri del CdA resteranno in carica per cinque anni, a partire dal 19 settembre 2025, con possibilità di un solo rinnovo.
Il Museo Nazionale di Fotografia disporrà prossimamente di una sede ampliata all’interno del complesso seicentesco di Villa Ghirlanda e del suo parco storico. La nuova istituzione avrà la missione di rafforzare l’offerta culturale italiana nel campo della fotografia, collaborando con istituzioni nazionali e internazionali, valorizzando e arricchendo costantemente le proprie collezioni e promuovendo la conoscenza, la ricerca e la diffusione della cultura fotografica. Tra gli obiettivi figurano anche il sostegno alla produzione contemporanea e il dialogo tra le diverse arti.
Il museo parte con un patrimonio di due milioni di fotografie, suddivise in più di quaranta fondi fotografici, che raccolgono opere di oltre mille autori italiani e stranieri. Le collezioni, che spaziano dal secondo dopoguerra ai giorni nostri (con presenze anche ottocentesche e delle avanguardie), offrono un ampio panorama della fotografia italiana ed europea, documentando temi cruciali della ricerca contemporanea: dal mutamento del paesaggio al ritratto, dall’indagine sociale alla sperimentazione artistica. Tra i fondi più significativi, Viaggio in Italia (1984), progetto collettivo ideato da Luigi Ghirri e considerato il manifesto della Scuola italiana di Paesaggio; Archivio dello Spazio e Milano senza confini, nati da importanti progetti di committenza pubblica; il fondo Lanfranco Colombo, che riunisce opere di autori internazionali esposti al Diaframma, la prima galleria milanese dedicata interamente alla fotografia (aperta nel 1967); l’archivio dell’Agenzia Grazia Neri, che documenta quarant’anni di fotogiornalismo internazionale; e infine la Raccolta antologica che riunisce le acquisizioni dei più rilevanti artisti italiani contemporanei collezionate dal museo dal 2004 a oggi.
“In un’epoca in cui le immagini dominano i flussi comunicativi, il Ministero della Cultura si fa promotore della costituzione di un Museo Nazionale della Fotografia per riaffermare il ruolo centrale di questo linguaggio come forma d’arte, strumento di conoscenza e bene culturale primario”, ha dichiarato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Il MUNAF avrà un compito fondamentale nella tutela degli archivi storici, dalla promozione internazionale dei talenti emergenti alla diffusione e valorizzazione della cultura fotografica sul territorio nazionale”.
“Per la Città metropolitana di Milano, tra gli enti fondatori del Museo di Fotografia Contemporanea, è una grande soddisfazione ottenere la qualifica di Museo nazionale”, ha affermato il vicesindaco di Milano Francesco Vassallo. “Ciò dimostra il valore di questa realtà e conferma la lungimiranza di chi, anni fa, scelse di promuoverla e sostenerla. Oggi più che mai, il nostro Paese e le nuove generazioni soprattutto hanno bisogno di cultura e di riscoprire il grande patrimonio artistico di cui disponiamo. È ancora più motivo di orgoglio vedere come una realtà locale, di grande prestigio e valenza culturale, assuma, finalmente e con merito, un ruolo di primo piano nell’offerta culturale nazionale: grazie a chi, a vario titolo, ha permesso di arrivare fin qui e a chi, da oggi poi, contribuirà a costruire un nuovo percorso ricco di soddisfazioni”.
“La trasformazione da MUFOCO a MUNAF è per noi motivo di grande orgoglio. La decisione di costruire un Museo Nazionale della Fotografia è il frutto di un lavoro che mi vede impegnato fin dagli inizi del mio primo mandato. Finalmente siamo arrivati a una svolta decisiva per il futuro di questa prestigiosa istituzione e del suo patrimonio, con una proposta che offre il giusto riconoscimento e valorizza sia il Museo sia la nostra città che ne ha dato i natali. La valenza di Museo Nazionale porterà sicuramente un valore aggiunto a tutto il territorio”, ha dichiarato il Sindaco di Cinisello Balsamo Giacomo Giovanni Ghilardi.
“Il passaggio a Museo Nazionale di Fotografia corona un lungo percorso e ne inizia uno nuovo. Va dato merito a tutti coloro che in questi 20 anni hanno creduto alla preziosità di un museo autorevole dedicato alla fotografia: soci fondatori direttori staff presidenti e amministratori. E va dato atto al coraggio mostrato negli ultimi anni di riaffermarne il valore nonostante le difficoltà di varia natura. Sono contento che, sotto la guida di un poeta, la fotografia trovi il suo museo nazionale, segno del legame tra le arti e della importanza del gesto umano dell’arte che qualifica la nostra natura mentre molti vorrebbero ridurci a carciofi o a algoritmi. L’arte mostra l’anima di una persona e le varie anime di un’epoca. Ora il percorso riparte in un tempo dove la creazione di immagini è attitudine e arte che interroga vivacemente le coscienze sotto molti profili. Grazie a tutti, dunque. E al lavoro”, ha affermato il Presidente del MUNAF Davide Rondoni.
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